Attualità Pubblicato il 10/06/2024

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Liste d'attesa visite mediche: novità dal Governo

di Redazione Fisco e Tasse

DL e un DDL con misure urgenti per sbloccare le liste d'attesa delle visite mediche e garantire le prestazioni sanitarie: controlli e divieto di chiudere le prenotazioni



Pubblicato in GU n 132 del 7 giugno il Decreto della Salute con Misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie

Ricordiamo che il Consiglio dei ministri del 4 giugno ha approvato dei provvedimenti urgenti a tema sanità pubblica con:

Tra le novità:

  1. visite mediche possibile anche al sabato e alla domenica,
  2. controlli attivabili su richiesta anche dei cittadini,
  3. sistema di disdetta delle prenotazioni e ottimizzare l'agenda,
  4. nell'ipotese che le classi di priorità non possano essere rispettati il ricorso alla libera professione intramuraria.

Vediamo i dettagli dal comunicato del Governo.

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Liste d'attesa sanità: il DL con le nuove regole

Il decreto con Misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie appena approvato prevede l’istituzione, presso l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari (AGENAS), della Piattaforma nazionale delle liste di attesa, interoperabile con le piattaforme delle liste di ciascuna regione e provincia autonoma, in coerenza con l’obiettivo «Potenziamento del Portale della Trasparenza» previsto dal PNRR. 

Attraverso il monitoraggio dei dati, nell’ambito del controllo delle agende di prenotazione, si potrà attivare un meccanismo di audit per le aree ove si rilevino inefficienze o anomalie.

Inoltre, al fine di rafforzare le attività di monitoraggio e controllo del Sistema nazionale di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria (SIVeAS), si istituisce presso il Ministero della salute l’Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria, con il compito di verificare il corretto funzionamento del sistema di gestione delle liste di attesa e dei relativi piani operativi per il recupero. 

L’Organismo, con il supporto dei Carabinieri per la tutela della salute, potrà accedere presso vari soggetti sanitari pubblici e privati accreditati per verificare e analizzare le disfunzioni delle agende di prenotazione su segnalazione dei cittadini, degli enti locali e delle associazioni di categoria degli utenti; inoltre, al fine di corrispondere a segnalazioni da parte di cittadini, potrà acquisire documentazione dalle regioni e dalle province autonome.

Gli esiti delle verifiche costituiscono elementi di valutazione ai fini dell’applicazione delle misure sanzionatorie e premiali nei confronti dei responsabili a livello regionale o aziendale, inclusa la revoca o il rinnovo dell’incarico.

Si prevede la convergenza al Centro unico di prenotazione (CUP) regionale o infra-regionale, già utilizzato per gli erogatori di servizi sanitari pubblici, anche degli erogatori privati accreditati, ospedalieri e ambulatoriali e si condiziona alla interoperabilità tra CUP pubblici e centri di prenotazione privati la stipula degli accordi contrattuali tra regioni e strutture sanitarie private per l’erogazione delle relative prestazioni sul territorio.

Si dispone l’attivazione da parte del CUP di un sistema di disdetta delle prenotazioni per ricordare la data di erogazione della prestazione e l’attivazione di sistemi di ottimizzazione delle agende di prenotazione, secondo linee guida omogenee di livello nazionale.

Inoltre, si stabilisce che vi siano agende dedicate per le prestazioni presenti nei percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali (PDTA), si introduce il divieto per le aziende sanitare e ospedaliere di sospendere o chiudere le attività di prenotazione relative ai livelli essenziali di assistenza e si raddoppiano le sanzioni per la sospensione o chiusura delle attività di prenotazione.

Nell’eventualità che i tempi previsti dalle classi di priorità indicate dal Piano Nazionale di Governo delle liste di attesa 2019-2021 non possano essere rispettati, le direzioni generali aziendali dovranno garantire l’erogazione delle prestazioni richieste attraverso l’utilizzo dell’attività libero-professionale intramuraria o del sistema privato accreditato, anche al di fuori degli accordi contrattuali vigenti, sulla base della tariffa nazionale vigente. 

I direttori generali delle aziende sanitarie dovranno vigilare sul rispetto di tale disposizione, anche ai fini dell’esercizio dell’azione disciplinare e di responsabilità erariale nei confronti dei soggetti ai quali sia imputabile la mancata erogazione della prestazione nei confronti dell’assistito.

Si introduce un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali, che riduce al 15 per cento il prelievo tributario sugli emolumenti percepiti dal personale sanitario per gli straordinari svolti nell’ambito dei piani di riduzione delle liste d’attesa a seguito dell’entrata in vigore del decreto.

Si prevede che le visite diagnostiche e specialistiche siano effettuate anche nei giorni di sabato e domenica con orario prolungato.

Presso ogni azienda sanitaria e ospedaliera è in ogni caso assicurato il corretto ed equilibrato rapporto tra l’attività istituzionale e la corrispondente attività libero-professionale

DDL Garanzia prestazioni sanitarie: cosa prevede

Il testo introduce misure per la garanzia dei tempi di erogazione delle prestazioni sanitarie per la riduzione delle liste d’attesa.

Le norme prevedono, tra l’altro:


1 FILE ALLEGATO:
Decreto Legge 73 del 07.06.2024 - Liste d'attesa sanità

TAG: Riforme del Governo Meloni Emergenza Coronavirus- Green pass