Attualità Pubblicato il 18/04/2024

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Invalidità: cosa prevede il decreto in arrivo

di Redazione Fisco e Tasse

Le novità in arrivo sull' invalidità: nuove modalità di valutazione unitaria per una migliore assistenza e integrazione Tabella classificazione e fasi dell'accertamento



Il decreto  legislativo approvato il 15 aprile 2024   e in attesa di pubblicazione in Gazzetta ufficiale , in attuazione della legge delega, introduce nuove modalità di  valutazione, assistenza ai fini dell'integrazione di persone con disabilità, presentando dettagliate disposizioni su procedure, termini e organi competenti.  

La riforma conta su un finanziamento parziale di circa 50 milioni annui in quanto in buona parte  della spesa poggerà sui fondi già a disposizione degli enti locali e della sanità

L''obiettivo finale della procedura che è quello di costruire per ogni persona un "progetto di vita", mirato a migliorare l'inclusione sociale  e la qualità di vita

Viene modificata  in primo luogo  la terminologia sostituendo varie espressioni attualmente utilizzate  ( handicap, invalidità )  con "persona con disabilità"  per scongiurare possibili implicazioni   svalutative e  discriminanti .

Sono  quindi stabiliti principi della valutazione di base della disabilità che dovrà avvenire con un procedimento unitario   multidisciplinare  che avrà anche un  efficacia provvisoria anticipata e in maniera conforme alle classificazioni internazionali ICD e ICF.

Vengono anche specificate le modalità di integrazione delle nuove procedure nel  Fascicolo Sanitario Elettronico  già in uso per il riconoscimento di prestazioni assistenziali e previdenziali.  Inoltre sono definiti i livelli essenziali delle prestazioni di supporto a persone con disabilità.


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Decreto valutazione disabilità - Il dettaglio degli articoli

Articolo 1: Definisce l'oggetto del decreto e i principi generali relativi alla disabilità.

Articolo 2: Stabilisce le definizioni chiave utilizzate nel decreto, come "disabilità", "barriere", ecc.

Articolo 3: Introduce le modifiche legislative necessarie per l'applicazione del decreto.

Articolo 4: Aggiorna la terminologia relativa alla disabilità e specifica la classificazione delle disabilità.

Articolo 5: Stabilisce le finalità e i principi della valutazione di base della disabilità.

Articolo 6: Dettaglia il procedimento per la valutazione di base della disabilità.

Articolo 7: Illustra le fasi del procedimento di valutazione.

Articolo 8: Specifica i termini e le condizioni per l'accertamento medico-legale.

Articolo 9: Definisce i criteri di valutazione multidisciplinare.

Articolo 10: Tratta l'efficacia provvisoria del riconoscimento di disabilità.

Articolo 11: Regola le procedure di revisione della valutazione di base.

Articolo 12: Aggiorna i criteri di valutazione conforme alle classificazioni internazionali.

Articolo 13: Tratta l'utilizzo del certificato di disabilità.

Articolo 14: Specifica le disposizioni per l'informazione alle persone con disabilità.

Articolo 15: Dettaglia l'obbligo di aggiornamento periodico delle informazioni.

Articolo 16: Introduce disposizioni per la formazione del personale coinvolto nei procedimenti.

Articolo 17: Stabilisce i diritti delle persone con disabilità nel procedimento di valutazione.

Articolo 18: Definisce il "progetto di vita" per le persone con disabilità.

Articolo 19: Specifica le fasi di avvio del procedimento per la formazione del progetto di vita.

Articolo 20: Illustra i criteri per la formazione del progetto di vita.

Articolo 21: Tratta l'approvazione e l'implementazione del progetto di vita.

Articolo 22: Specifica i criteri per la revisione e l'aggiornamento del progetto di vita.

Articolo 23: Descrive le procedure di supporto amministrativo per il progetto di vita.

Articolo 24: Discute il finanziamento delle misure di supporto.

Articolo 25: Illustra le disposizioni per la cooperazione tra varie agenzie e organizzazioni.

Articolo 26: Tratta l'integrazione del progetto di vita con altri piani e programmi.

Articolo 27: Stabilisce le disposizioni finanziarie per l'attuazione del decreto.

Articolo 28: Illustra le misure per la raccolta e l'analisi dei dati sulla disabilità.

Articolo 29: Tratta la cooperazione internazionale per la promozione dei diritti delle persone con disabilità.

Articolo 30: Specifica le sanzioni per il mancato rispetto delle disposizioni del decreto.

Articolo 31: Introduce una commissione di monitoraggio per l'attuazione del decreto.

Articolo 32: Specifica i termini per la presentazione di rapporti sull'attuazione del decreto.

Articolo 33: Tratta le disposizioni transitorie per l'attuazione del decreto.

Articolo 34: Stabilisce le disposizioni finanziarie e l'uso del fascicolo sanitario elettronico.

Articolo 35: Specifica le misure per la formazione e l'aggiornamento professionale nel settore della disabilità.

Articolo 36: Introduce misure per la sensibilizzazione pubblica sulle questioni della disabilità.

Articolo 37: Discute le disposizioni per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni.

Articolo 38: Include una clausola di salvaguardia per le regioni a statuto speciale.

Articolo 39: Enumera le leggi e disposizioni abrogate o modificate.

Decreto disabilità tabella nuova classificazione

Il decreto introduce una nuova classificazione delle disabilità, sostituendo terminologie meno precise con definizioni più chiare e allineate agli standard internazionali. Questo cambio di terminologia mira a garantire una maggiore precisione e uniformità nell'identificazione e nella gestione delle varie forme di disabilità.

Ecco una tabella che illustra la nuova classificazione delle disabilità, come definita dall'articolo 4:

Categoria di DisabilitàDescrizione Dettagliata
Disabilità FisicaLimitazioni nell'attività motoria e nello svolgimento delle attività quotidiane a causa di condizioni fisiche. Includono disabilità locomotorie, neuromuscolari e altre condizioni che influenzano la mobilità.
Disabilità SensorialeInclude disabilità visive e uditive. Definite dalla limitazione o dall'assenza di capacità di vedere o sentire, anche con l'ausilio di dispositivi correttivi.
Disabilità IntellettivaRitardo o limitazioni significative nelle capacità cognitive e di apprendimento. Includono condizioni che influenzano il funzionamento intellettivo e adattivo.
Disabilità PsicosocialeDisturbi mentali e condizioni psicologiche che influenzano il comportamento, l'interazione sociale e la capacità di gestire le routine quotidiane.

le fasi dell'accertamento

Il procedimento di valutazione della disabilità, come delineato nel decreto, è composto da diverse fasi, che includono accertamenti medico-legali e valutazioni multidisciplinari. Questo processo è fondamentale per determinare il grado di disabilità di una persona e per stabilire i tipi di supporto e le prestazioni a cui ha diritto.

Il procedimento inizia con la presentazione di una domanda alla competente autorità sanitaria locale. La domanda può essere presentata dal soggetto stesso, dai suoi familiari o da un tutore legale.

Dopo la ricezione della domanda, vengono programmati gli accertamenti medico-legali. Questi sono condotti da un medico specializzato, il quale valuta le condizioni fisiche e psichiche del soggetto attraverso esami clinici, test diagnostici e valutazioni funzionali specifiche, a seconda della natura della disabilità sospettata.

Successivamente agli accertamenti medico-legali, si procede con una valutazione multidisciplinare. Questa fase coinvolge un team di professionisti che può includere, oltre al medico, anche psicologi, terapisti occupazionali e assistenti sociali che valutano l'impatto della disabilità sulla vita quotidiana del soggetto e le sue capacità di interagire e partecipare alla società.

Sulla base degli accertamenti e delle valutazioni, il medico compila un certificato di disabilità che dettaglia il tipo e il grado di disabilità, nonché le raccomandazioni per le prestazioni assistenziali e supporti necessari.

Il certificato e le raccomandazioni vengono esaminati da una commissione, che emette un giudizio formale sulla disabilità. Questo giudizio è cruciale per l'accesso a programmi di supporto e benefici legali.

il decreto stabilisce che la valutazione della disabilità debba essere periodicamente rivista per aggiornare le prestazioni e i supporti in base alle esigenze attuali del soggetto.


Le istituzioni coinvolte nella valutazione e assistenza

 il processo di valutazione della disabilità coinvolge diverse istituzioni specifiche, tra cui:

INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale):

L'INPS gioca un ruolo centrale nel processo di valutazione della disabilità, in quanto è l'ente preposto alla gestione delle prestazioni economiche legate alla disabilità, come l'indennità di accompagnamento e altre forme di supporto economico. L'INPS si occupa anche della raccolta e dell'analisi delle certificazioni mediche e delle decisioni delle commissioni mediche.

ASL (Aziende Sanitarie Locali):

Le ASL, attraverso le loro unità operative di valutazione multidisciplinare, sono responsabili per la conduzione degli accertamenti medico-legali necessari per stabilire il grado di disabilità. Le ASL organizzano le commissioni mediche che valutano le condizioni di salute e le capacità funzionali delle persone con disabilità.

Commissioni Mediche INPS:

Queste commissioni sono composte da medici legali e altri specialisti che valutano le condizioni di salute fisica e mentale per determinare il riconoscimento dello status di disabilità e l'eventuale diritto a benefici economici e supporti.

Servizi Sociali Comunali:

I servizi sociali comunali possono essere coinvolti per fornire supporto nel processo di valutazione e assistenza, lavorando insieme alle famiglie e alle persone con disabilità per identificare le necessità di supporto a livello locale.

Centri per l'Impiego:

I centri per l'impiego possono partecipare al processo per determinare le capacità lavorative delle persone con disabilità e per facilitare la loro integrazione o reintegrazione nel mondo del lavoro.

Uffici Territoriali:

Gli uffici territoriali hanno il compito di facilitare le interazioni tra i cittadini e le diverse agenzie statali, inclusa la gestione delle domande e la facilitazione dell'accesso ai servizi.


Decreto disabilità: cosa significa progetto di vita

Il "progetto di vita" è il  concetto centrale nel nuovo decreto sulla disabilità, introdotto per garantire che le persone con disabilità possano godere di un percorso personalizzato di inclusione sociale e integrazione. Il procedimento di definizione del progetto di vita mira a creare un piano comprensivo che tenga conto delle esigenze, desideri e aspettative della persona con disabilità, in modo da promuovere la sua autonomia e partecipazione attiva nella società.

Nel decreto si afferma che la persona con disabilità è al centro del processo di definizione del progetto di vita. È fondamentale che il suo parere, i suoi desideri e le sue aspettative siano al centro di ogni decisione, rispettando il principio di autodeterminazione.

Quando appropriato e possibile, la famiglia e i caregiver sono coinvolti nel processo di definizione del progetto di vita, supportando la persona con disabilità nelle decisioni e nell'organizzazione delle attività quotidiane e delle cure.

I servizi sociali del comune di residenza giocano un ruolo chiave nella gestione e coordinazione del progetto di vita. Sono responsabili dell'organizzazione delle risorse necessarie e del coordinamento tra i vari enti e servizi coinvolti attraverso le figure professionali  (medici, psicologi, terapisti occupazionali, assistenti sociali, e altri professionisti pertinenti, viene coinvolto per valutare complessivamente le esigenze della persona e per fornire un supporto mirato in vari ambiti della vita.

Il processo inizia con una valutazione iniziale che include una valutazione medica, psicologica e sociale per identificare le necessità, le capacità e le preferenze della persona con disabilità.

Basandosi sui risultati della valutazione iniziale, viene redatto un progetto preliminare che dettaglia gli obiettivi specifici, le strategie e le risorse necessarie per raggiungere tali obiettivi. Questo documento è redatto con la collaborazione attiva della persona con disabilità e del suo supporto familiare.

Una volta steso, il progetto di vita deve essere approvato dall'ente locale responsabile, che può essere l'ASL o un altro organismo designato. L'approvazione è cruciale per garantire che tutte le parti siano d'accordo e che le risorse necessarie siano allocate.

Dopo l'approvazione, il progetto viene implementato. Include servizi di supporto personalizzati, interventi educativi, formazione professionale, opportunità di lavoro, e qualsiasi altro supporto ritenuto necessario. Il progresso viene monitorato regolarmente per assicurarsi che gli obiettivi vengano raggiunti e per apportare eventuali modifiche necessarie.

Il progetto di vita è soggetto a revisioni periodiche per assicurare che rimanga rilevante e efficace rispetto alle esigenze in evoluzione della persona con disabilità.




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