Il Fondo Nuove Competenze, giunto alla sua terza edizione, è ormai prossimo alla pubblicazione del bando per il 2024, con il decreto firmato dal Ministro del Lavoro Marina Calderone attualmente al vaglio della Corte dei Conti.
Una volta ottenuta la registrazione (prevista entro novembre), l'avviso sarà pubblicato e le imprese potranno presentare i piani formativi, presumibilmente a partire da dicembre, con un periodo di circa un mese per l'invio delle candidature.
Questa edizione del Fondo, finanziata inizialmente con 731 milioni di euro, ha il potenziale di aumentare fino a circa 800 milioni grazie ai risparmi accumulati nelle precedenti edizioni.
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Il Fondo nuove competenze era stato istituito dal Decreto Rilancio 34 2020 e rifinanziato dal Decreto Agosto (n.104/2020) per contribuire alla formazione dei lavoratori nelle imprese in crisi per la pandemia Covid.
E' stato poi rifinanziato per sostenere la ripresa economica, anche alla luce delle nuove esigenze di sostenibilità e digitalizzazione richiesti dal mercato mondiale.
Nel 2022 il rifinanziamento è stato ottenuto grazie alle risorse del fondo europeo React EU per il PNRR
Lo strumento è stato molto apprezzato dalle imprese in quanto prevede la possibilità di ottenere finanziamento a fondo perduto per:
dei lavoratori per i periodi dedicati in percorsi formativi adattati alle nuove esigenze produttive dell’impresa .
Per ottenere il finanziamento dei progetti è necessaria la firma di accordi sindacali preventivi .
I corsi di formazione previsti dagli accordi possono essere erogati :
Leggi per ulteriori dettagli Fondo nuove competenze 2023 istruzioni Faq e modelli
In risposta a due interpellanze parlamentari di aprile scorso il Governo si era impegnato ad investire ancora nella formazione dei lavoratori e chiarito che con " il Programma nazionale Giovani, donne e lavoro, cofinanziato dal Fondo sociale europeo Plus, prevede la priorità del finanziamento del Fondo nuove competenze con una dotazione di circa 800 milioni.
Tra le novità della nuova edizione, spicca la possibilità di includere nei percorsi formativi finanziati anche il personale non ancora assunto, favorendo l’integrazione tra formazione e selezione, con percorsi dedicati anche ai neoassunti e ai disoccupati che hanno superato una preselezione.
Vincenzo Caridi, capo dipartimento del Ministero del Lavoro, aveva evidenziato come il Fondo intenda promuovere la rete tra imprese, la transizione digitale e green e l’inclusione generazionale, oltre a prevedere incentivi per la formazione dei lavoratori stagionali prima dell’avvio dell'attività.
Lo strumento è di importanza strategica nel Programma nazionale Giovani, Donne e Lavoro 2021-2027 e ha finora coinvolto:
per più di 93 milioni di ore di formazione.