Attualità Pubblicato il 08/04/2024

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Contributo Capitalizzazione PMI: il regolamento MIMIT

di Redazione Fisco e Tasse

In GU n 80 il Regolamento per la capitalizzazione della PMI: regole in vigore dal 20 aprile, entro il 1 luglio gli schemi per le domande



Pubblicato in GU n 80 del 5 aprile il Regolamento MIMIT (DL n 43/2024) per la capitalizzazione delle PMI che intendono realizzare programmi di investimento.

Ai sensi dell'art 3 le disponibilità finanziarie per la concessione del contributo di cui al presente decreto ammontano a 80.000.000,00 di euro. 

In particolare, il decreto, in  attuazione di  quanto disposto dall'articolo  21, comma  3,  del  decreto-legge n. 34/2019, è finalizzato all'incentivazione dei processi di capitalizzazione delle PMI tramite l'incremento dell'ammontare del contributo a fronte di investimenti previsti dal decreto 22/4/2022.
Con il DL in oggetto si definiscono i requisiti, le condizioni e le modalità per l'accesso delle PMI al contributo in attesa del decreto attuativo, da emanarsi entro la data del 1° luglio 2024, con le istruzioni necessarie per la fruizione delle agevolazioni e definisce gli schemi di domanda e di dichiarazione, nonché l'ulteriore documentazione che l'impresa è tenuta  a  presentare  per poter beneficiare delle agevolazioni.

Attenzione al fatto che il regolamento entra in vigore dal giorno 20 aprile 2024.

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Contributo Capitalizzazione PMI: i beneficiari

Possono  beneficiare  delle  agevolazioni  le  PMI  che,  alla  data  di presentazione  della  domanda, risultino in possesso dei requisiti di cui all'articolo 7 del decreto 22/4/2022 e dei seguenti ulteriori requisiti:

Non possono beneficiare delle agevolazioni le PMI nei cui confronti sia verificata l'esistenza di  una causa ostativa ai sensi della disciplina antimafia di cui al  decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159.

Contributo Capitalizzazione PMI: le regole

Ai sensi dell'art 5 si prevede che entro la data di presentazione della domanda di contributo, la PMI deve avere deliberato un aumento del capitale sociale in misura non inferiore al 30 per cento dell'importo del finanziamento.

L'aumento di  capitale  può essere  effettuato  esclusivamente nella forma del  conferimento in  denaro  e deve  risultare  dalla delibera  adottata  dalla  PMI come «versamento  in  conto  aumento capitale».

A pena di revoca del  contributo,  l'aumento  di  capitale  deve essere sottoscritto dalla PMI entro e non oltre i trenta  giorni successivi alla concessione del contributo di cui all'articolo 6.
Entro il termine di cui sopra, la PMI à tenuta a  versare almeno il 25 per  cento  dell'aumento  di  capitale, oltre  l'intero valore del sovrapprezzo delle azioni, se previsto.
Ai sensi degli articoli 2481-bis e 2463-bis del  codice  civile, qualora l'aumento di capitale sia effettuato dall'unico socio  ovvero da una società a responsabilità limitata semplificata, l'aumento di capitale deve risultare interamente versato entro il termine di  cui al comma 3.
L'aumento di capitale sottoscritto deve  essere  effettuato  ai sensi di quanto previsto dagli articoli 2438 e  2481,  comma  2,  del codice civile.
A pena di revoca  del  contributo,  il  versamento  della  quota dell'aumento di capitale non versata entro il termine di cui al comma 3 deve risultare effettuato dalla PMI entro e non oltre  la  data  di presentazione delle singole richieste di erogazione del contributo di cui al decreto 22/4/2022, in misura almeno proporzionale  alle  quote del contributo stesso e secondo  quanto  espressamente  previsto  dal provvedimento di concessione di cui all'articolo 8.

La misura del contributo di cui si tratta ai sensi dell'art 6 del regolamento a fronte dell'aumento di capitale il contributo  di cui  all'articolo  11 del decreto 22/4/2022 è incrementato:

In caso di riduzione dell'importo del  finanziamento, l'importo dell'aumento di capitale può essere ridotto purche'  sia  rispettato il limite di cui all'articolo 5, comma 1.

Contributo Capitalizzazione PMI: la domanda

Le PMI interessate che  abbiano deliberato  l'aumento  di  capitale devono presentare la domanda di contributo  utilizzando esclusivamente gli schemi definiti con il provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese di prossima pubblicazione (art 12 del presente decreto).
Con la presentazione della domanda la PMI  si impegna alla sottoscrizione ed al versamento dell'aumento di capitale deliberato nei termini e con le modalità previsti dall'articolo 5.
A pena di improcedibilità della domanda di contributo,  la  PMI deve allegare alla stessa una dichiarazione sostitutiva  di  atto  di notorietà resa ai sensi degli articoli 47, 75 e 76 del decreto  del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000,  n.  445  e  successive modificazioni e integrazioni, attestante  l'avvenuta adozione  della delibera di aumento del capitale sociale.
Qualora  la  PMI  beneficiaria  non   adempia   al   versamento dell'aumento di capitale, è fatto divieto alla medesima di  chiedere la conversione dell'istanza nella domanda  ordinaria  di  accesso al contributo per investimenti in beni strumentali, 4.0 e green  di  cui all'articolo 11 del decreto 22/4/2022.

Nel caso, l'impresa  dovrà presentare una  nuova  domanda,  fermo  restando  quanto previsto dall'articolo 9, comma 9, del decreto 22/4/2022. 



TAG: Agevolazioni per le Piccole e Medie Imprese Contabilità e Bilancio PMI