Hanno iniziato a scadere il 25 maggio scorso i termini per le domande di Assegno di inclusione presentate tra il mese di dicembre 2023 e il mese di gennaio 2024 per presentarsi al primo appuntamento con i servizi sociali . L'incontro è obbligatorio per l'attivazione del Patto obbligatorio per mettere a punto il percorso personalizzato di tutti i nuclei familiari beneficiari .
Lo ricorda con il messaggio 2132 del 5 giugno l'INPS, spiegando che tale termine ha iniziato a decorrere dal 26 gennaio 2024 (data di avvio della trasmissione ai Comuni delle domande accolte) Iniziano quini anche anche le prime sospensioni del beneficio economico in caso di mancata presentazione del nucleo familiare entro tale termine. Viene anche ricordato che per le domande a partire dal primo marzo il conteggio dei termini è stato modificato a seguito della nota ministeriale)
Vediamo tutti i dettagli sulle procedure anche per la ripresa dei pagamenti in caso di sospensione, nei paragrafi successivi .
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Per tutti i dettagli sull'Assegno di inclusione leggi Assegno di inclusione 2024 tutte le regole e calendario pagamenti
Con la nota 6062 del 28 marzo 2024 il Ministero del lavoro è intervenuto per correggere le precedenti indicazioni sulle procedure riguardanti l'Assegno di inclusione ADI per le prime domande inviate.
In particolare viene precisato che per le domande di assegno di inclusione inviate fino al 29 febbraio 2024, la scadenza per il primo incontro dei richiedenti con i servizi sociali dei Comuni di residenza, fissata al massimo a 120 giorni, si calcola dal momento in cui Inps ha inviato i dati al Comune e NON, come dice la norma, dalla data della firma del Patto digitale. L'intervento si è reso necessario a causa dell'invio in ritardo, da parte dell'Inps ai Comuni, dei dati delle domande, partite già dal 18 dicembre 2023 dagli interessati ma inoltrate solo a fine gennaio, più di un mese dopo.
Ciò ha reso difficile, se non impossibile. predisporre , in particolare per i Comuni con più richieste, gli appuntamenti obbligatori con i servizi sociali, nei tempi stretti previsti dal decreto 48 2023.
La nota precisa comunque che per le domande presentate a partire dal 1° marzo 2024 il termine dei 120 giorni per la convocazione e la conseguente presentazione al primo appuntamento decorrerà dal momento della sottoscrizione del PAD.
Il ministero ricorda che in ogni caso resta applicabile la decadenza dal beneficio in caso di mancata presentazione del nucleo ad una convocazione .
Per le domande presentate a partire dal 1° marzo 2024, si conferma che resta valido il termine di 120 giorni dalla sottoscrizione del PAD entro i quali i beneficiari sono convocati o, in assenza di convocazione, devono presentarsi per il primo appuntamento presso i servizi sociali al fine di consentire la valutazione multidimensionale dei bisogni del nucleo familiare. In altre parole:
L'istituto nel messaggio 21 32 ricorda che per conoscere la situazione dei beneficiari
Gli interessati devono essere convocati o presentarsi per il primo appuntamento presso i Servizi sociali ento i 120 giorni con le regole sopra citate
Viene specificato che i Servizi sociali hanno a disposizione nella piattaforma dedicata GEPI, gli elenchi dei nuclei familiari beneficiari con l’indicazione della data di decorrenza dei 120 giorni, pertanto dovrebbero convocare i nuclei familiari in tempo per evitare la sospensione dell’erogazione della mensilità spettante oppure per sbloccare la sospensione già avvenuta.
ATTENZIONE: E' possibile presentarsi anche senza convocazione.
Gli eventi che è possibile annotare nel sistema sono:
In quest’ultimo caso resta permane per i Servizi sociali l’obbligo della convocazione del nucleo familiare entro termini congrui, tenuto conto della motivazione presentata, senza dovere aspettare la successiva scadenza.
Le registrazioni che perverranno entro il giorno 20 del mese saranno rielaborate in tempo utile per il pagamento nello stesso mese
Quelle che verranno inserite successivamente saranno rielaborate per i pagamenti del mese successivo e i I beneficiari recupereranno gli arretrati
Si ricorda, da ultimo, che per le domande presentate a fare data dal 1° marzo 2024, il termine di 120 giorni decorre dalla data di sottoscrizione del Patto di attivazione digitale del nucleo familiare.
Il messaggio precisa ancora che i beneficiari diversi da quelli obbligati al lavoro sono tenuti a presentarsi presso i Servizi sociali ogni 90 giorni per aggiornare la loro posizione. In caso di mancata presentazione il beneficio economico è sospeso. restano esclusi i componenti del nucleo familiare di età pari o superiore a 60 anni, i componenti con disabilità certificata ai fini ISEE e le donne vittime di violenza, con o senza figli, prese in carico dai centri antiviolenza (sempr che non siano unico componente adulto del nucleo).
I componenti tenuti all’obbligo di attivazione lavorativa invece dopo il primo incontro, devono, presentarsi ogni 90 giorni ai Centri per l’impiego o alle agenzia per il lavoro per aggiornare la propria posizione, pena la sospensione del beneficio economico.