È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 4 del 7 gennaio 2025, il D.P.R. 13 novembre 2024, n. 213 recante “Regolamento recante modifiche ai criteri e alle procedure per l’utilizzazione della quota dell’otto per mille dell’IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76”.
Il decreto, che consta di 12 articoli, entra in vigore dal 22 gennaio 2025.
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Il decreto in oggetto ritocca il DPR n. 76/1998 con i criteri e le procedure per l'utilizzazione della quota dell'otto per mille dell’Irpef gestita direttamente dallo Stato.
In particolare si evidenziano le principali novità:
Relativamente ai criteri di ripartizione della dote disponibile, la quota dovrà essere ripartita in misura proporzionale alle scelte effettuate dai contribuenti rispetto alle tipologie d'intervento ammesse al contributo.
Per le risorse residue, per le scelte non espresse, il Consiglio dei ministri potrà deliberare, entro il 30 novembre di ogni anno, la destinazione dei corrispondenti importi a specifiche tipologie d'intervento, in mancanza la distribuzione dovrà rispecchiare in misura proporzionale, la volontà dei cittadini.
Con sostanziali modifiche all’articolo 3 del Dpr n. 76/1998 sono rivisti i requisiti soggettivi stabiliti per la partecipazione al beneficio da parte delle amministrazioni pubbliche, delle persone giuridiche e degli enti pubblici e privati senza fini di lucro ammessi alla ripartizione.
Relativamente ai requisiti oggettivi degli interventi ammessi, devono essere definiti, in ogni loro aspetto tecnico, funzionale e finanziario e risultare da una relazione tecnica redatta seguendo lo schema del modulo disponibile nella sezione dedicata all'otto per mille del sito della presidenza del Consiglio dei ministri o secondo quanto previsto dal bando pubblicato sul sito del ministero dell’Istruzione, corredata dalla documentazione prevista e firmata dal legale rappresentante e dal rappresentante tecnico della gestione dell’intervento.
Per ciò che concerne le domande devono essere presentate online, con apposito modulo, entro il 30 settembre di ogni anno, secondo le modalità e le linee guida disponibili sul sito della presidenza del Consiglio dei ministri nella sezione dedicata all’argomento.
È ammessa anche la presentazione con posta elettronica certificata e, soltanto per le domande di contributo riferibili ai fondi 2025, tramite posta raccomandata.
È comunque obbligatorio caricare le domande sulla piattaforma informatica entro il termine comunicato dalla presidenza del Consiglio dei ministri.