Legge di bilancio e sanità: borse specializzandi e altre novità

La legge di bilancio sta per essere approvata definitivamente dal Senato in questi giorni.   Un ampio capitolo è dedicato alle risorse per il  settore sanitario   con numerose misure, ma con fondi limitati rispetto alle prime ipotesi circolate. 

Una delle novità, confermate,  piu positive si rivolge ai giovani futuri professionisti  della sanità e prevede un nuovo  sostegno economico  per il completamento degli studi degli specializzandi in ambito sanitario non specificamente medici  e un incremento delle borse già in vigore.

Vediamo meglio  nei paragrafi seguenti.

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Borse di studio specializzandi medici e non medici: novità e aumenti

A decorrere dall'anno accademico 2024 -2025 I laureati   

• veterinari, 
• odontoiatri, 
• farmacisti, 
• biologi, 
• chimici,
•  fisici,
•  psicologi

iscritti  alle scuole di specializzazione post-laurea,  avranno diritto ad una borsa di studio pari a circa 450 euro mensili (4933 euro annui).

Inoltre a decorrere dall’anno accademico 2025/2026,  si prevede un  doppio incremento del trattamento economico per gli specializzandi medici  pari: 

1. al 5 per cento della parte fissa del trattamento economico per tutte le specializzazioni; 
2. al 50 per cento della parte variabile del medesimo trattamento per le seguenti specializzazioni: Anatomia patologica; Anestesia Rianimazione, Terapia Intensiva e del dolore; Audiologia e foniatria; Chirurgia Generale; Chirurgia Toracica; Farmacologia e Tossicologia Clinica; Genetica medica; Geriatria; Igiene e medicina preventiva; Malattie Infettive e Tropicali; Medicina di comunità e delle cure primarie; Medicina d'emergenza-urgenza; Medicina e Cure Palliative; Medicina interna; Medicina nucleare;  Microbiologia e virologia; Nefrologia; Patologia Clinica e Biochimica Clinica; Radioterapia; Statistica sanitaria; Biometria.

Previsto a tal fine un onere di 120 milioni di euro annui a decorrere dall’anno  2026.

Legge di bilancio: i finanziamenti per la sanità

In generale la legge di bilancio 2025 incrementa il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato di  1.302 milioni di euro per l’anno 2025, di 5.015,4 milioni di euro per l’anno 2026, di 5.734,4 milioni di euro per l’anno 2027, di 6.605,7 milioni di euro per l’anno 2028, di 7.667,7 milioni di euro per l’anno 2029 e di 8.840, 7 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2030 

Rispetto alla prima bozza , come anticipato sopra,  gli importi sono diminuiti con differenze pari a 62,6 milioni nel 2026, 45,6 milioni nel 2027, 57,3 milioni per

ciascuno degli anni 2028 e 2029, e 57,3 milioni a decorrere dal 2030.

Piu in dettaglio , per il triennio 2025-2027, gli oneri posti a carico del bilancio statale per la contrattazione collettiva nazionale e per i miglioramenti economici del personale statale in regime di diritto pubblico sono complessivamente determinati in 1.755 milioni di euro per l'anno 2025, in 3.550 milioni di euro per l'anno 2026 e in 5.550 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2027) con le seguenti destinazioni ( in grassetto gli incrementi economici per le risorse umane) :

• finanziamento per l’aggiornamento delle tariffe per la remunerazione delle  prestazioni per acuti e post acuzie e dei LEA,
• piano pandemico nazionale 2025-2029,
• misure per l'acquisto di dispositivi medici per la perfusione, conservazione, trasporto e gestione di organi e tessuti per trapianto),
• incremento dell'indennità per il personale operante nei servizi di pronto soccorso,
• quota aggiuntiva sul prezzo dei farmaci a favore delle aziende farmaceutiche,
• incremento delle risorse per le cure palliative,
• disposizioni per i medici in formazione specialistica,
• incremento dell'indennità di specificità per la dirigenza medica e veterinaria, per la dirigenza sanitaria non medica, incremento dell'indennità di specificità infermieristica e   dell'indennità di tutela del malato e per la promozione della salute,
• premialità per le liste di attesa,
• disposizioni in materia di prestazioni sanitarie offerte da comunità terapeutiche in regime di mobilità interregionale.