Attualità Pubblicato il 17/12/2024

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Decontribuzione Sud: ritorna, ridotta, nel 2025

di Redazione Fisco e Tasse

Il governo introduce un emendamento alla legge di bilancio riproponendo uno sgravio contributivo per gli occupati stabili delle imprese al Sud ma riduce i fondi per la ZES



Tra le novità delle ultime ore in legge di bilancio sarà probabilmente vista con soddisfazione il ritorno della  decontribuzione Sud,  anche se l’emendamento porta con sé una riduzione  della percentuale di sgravio e anche degli incentivi  complessivi destinati alle imprese del Mezzogiorno per lo sviluppo industriale. Il  Sole 24 ore ha calcolato un saldo negativo per circa 2 miliardi di euro.

Vediamo in particolare la nuova formulazione della misura di sgravio contributivo per l'occupazione stabile nelle regioni del Sud  descritta nel ultimo fascicolo di emendamenti della Camera.

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Decontribuzione Sud al 25%

La manovra approvata a ottobre aveva confermato,  all'articolo 72  la decontribuzione Sud,  richiedibile fino al 31.12 2024 solo per le assunzioni effettuate entro giugno scorso 

Ora,  con l’ultimo emendamento presentato dai relatori  alla  Camera, si ritorna  anche per  il 2025 alla decontribuzione per  tutti i contratti a tempo indeterminato attivi  nelle regioni meridionali.

 L’intensità, però, è inferiore rispetto alla versione originaria: 

L'ultima proroga aveva previsto  una riduzione dei contributi con una scala decrescente:

La copertura finanziaria di questa misura è di circa 7,1 miliardi di euro fino al 2030.

Da segnalare che questa  misura  assorbe praticamente le risorse del Fondo per il contrasto al divario occupazionale e allo sviluppo delle aree svantaggiate, il quale destinava risorse specifiche per l’acquisizione di beni strumentali da parte delle imprese del Sud con una dotazione di 9,1 miliardi di euro fino al 2029.

In parallelo, lo stesso emendamento introduce alcune misure di compensazione per le imprese meridionali.

Vengono  infatti   riconvertiti 600 milioni di euro per il 2025 destinati al credito d’imposta per gli investimenti nelle Zone Economiche Speciali (ZES) del Mezzogiorno. 

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Il Governo aveva previsto 3,2 miliardi di euro per il credito d’imposta ZES, ma le richieste effettive delle imprese si sono fermate a 2,55 miliardi e l'avanzo è stato  quindi riallocato al 2025.

Giova ricordare sempre che occorre attendere l'approvazione del Parlamento comunque per la conferma dell'effettiva entrata in vigore della misura .



TAG: Legge di Bilancio 2025 Incentivi assunzioni e sgravi contributivi 2024 La rubrica del lavoro