Via alle domande per il Bando marchi collettivi 2024 del MIMIT con 2,5 milioni di euro disponibili e soggetto gestore Unioncamere.
In particolare, viene pubblicato il Decreto n 18380 dell'10 dicembre con le regole per partecipare.
Le domande rivolte a:
- associazioni rappresentative delle categorie produttive
- consorzi di tutela di cui all’art. 53 della legge 24 aprile 1998, n.128
- altri organismi di tipo associativo o cooperativo.
possono essere inviate dal 18 dicembre 2024 e fino al 20 gennaio 2025.
È oggetto dell’agevolazione la realizzazione di un progetto di promozione all’estero di un marchio collettivo o di certificazione, già registrato, così come definito dagli articoli 11 e 11bis, del Codice della Proprietà Industriale (CPI) come modificati dal decreto legislativo 20 febbraio 2019, n. 15.
Il progetto deve prevedere, a pena di inammissibilità, la realizzazione di almeno due delle seguenti INIZIATIVE finalizzate alla promozione del marchio:
- A. FIERE E SALONI INTERNAZIONALI. Si intendono ricomprese anche fiere e saloni internazionali svolti in modalità “virtuale” su piattaforme digitali;
- B. EVENTI COLLATERALI ALLE MANIFESTAZIONI FIERISTICHE INTERNAZIONALI. Si intendono ricompresi anche eventi di intrattenimento/informazione come serate a tema, degustazioni, ecc. che si svolgano in location diverse dagli spazi fieristici ma in concomitanza dello svolgimento della fiera;
- C. INCONTRI BILATERALI CON ASSOCIAZIONI ESTERE. Si intendono ricompresi anche incontri che abbiano luogo in Italia o all’estero, oppure su piattaforme digitali, non necessariamente legati a fiere e saloni;
- D. SEMINARI IN ITALIA CON OPERATORI ESTERI E ALL’ESTERO. Si intendono ricompresi anche seminari di natura divulgativa aperti ad imprese e consumatori svolti anche su piattaforme digitali;
- E. AZIONI DI COMUNICAZIONE SUL MERCATO ESTERO, ANCHE ATTRAVERSO GDO E CANALI ON-LINE. Si intendono ricomprese anche campagne pubblicitarie su stampa estera e on-line, corner presso punti vendita GDO esteri, ecc.
- F. CREAZIONE DI COMUNITÀ VIRTUALI A SUPPORTO DEL MARCHIO.
Il progetto deve essere concluso entro 6 mesi dalla notifica di concessione dell’agevolazione di cui al successivo art. 8.
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Bando Marchi Collettivi: le agevolazioni
Le agevolazioni sono concesse nella misura del 70% delle spese valutate ammissibili e sono finanziabili iniziative quali:
- partecipazione a fiere e saloni internazionali;
- eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali;
- incontri bilaterali con associazioni estere;
- seminari in Italia con operatori esteri e all'estero;
- azioni di comunicazione sul mercato estero, anche attraverso GDO e canali on-line;
- creazione di comunità virtuali a supporto del marchio.
L’importo massimo dell’agevolazione in favore di ciascun soggetto beneficiario non può superare 150 mila euro.
I progetti devono concludersi entro sei mesi dalla notifica di concessione dell’agevolazione.
Bando Marchi Collettivi: requisiti
I soggetti beneficiari al momento della presentazione della domanda devono, a pena di inammissibilità, essere titolari di un marchio collettivo o di certificazione già registrato ex artt. 11 e 11 bis del Codice della Proprietà Industriale (CPI) come modificato dal decreto legislativo 20 febbraio 2019, n. 15, ovvero essere in possesso di idoneo titolo per l’uso e/o la gestione di un marchio collettivo o di certificazione già registrato.
Il possesso dell’idoneo titolo deve risultare da un atto formale che dimostri il conferimento dell’attività di uso e/o gestione del marchio da parte del soggetto titolare del marchio registrato al soggetto richiedente l’agevolazione e che indichi, altresì, la durata temporale dell’attività di uso e/o gestione del marchio stesso.
Inoltre, i beneficiari alla data di presentazione della domanda di agevolazione devono, a pena di inammissibilità, essere in possesso dei seguenti requisiti generali:
- a) avere sede legale ed operativa in Italia;
- b) nel caso di associazioni riconosciute, essere iscritte al Registro delle Persone Giuridiche di cui al DPR 10 febbraio 2000 n. 361;
- c) non avere in corso procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca per indebita percezione di risorse pubbliche;
- d) non avere assunto delibere di scioglimento né di liquidazione ai sensi della disciplina vigente per ciascuna delle categorie di beneficiari di cui al comma 1.;
- e) non essere destinatari di divieti, decadenze o sospensioni ai sensi dell’art. 67 della vigente normativa antimafia (D. Lgs. n. 159/2011 e s.m.i.);
- f) non essere sottoposti a procedure concorsuali, ove applicabili;
- g) essere iscritti al Registro delle Imprese e attivi, ove applicabile; h) di aver ottemperato agli obblighi di prevenzione dell’antiriciclaggio di cui al D.Lgs 21 novembre 2007, n. 231, ove applicabile.
Consulta il Decreto MIMIT 10 dicembre 2024 per presentare la domanda