E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 6 marzo 2024 il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 18 gennaio 2024 , di concerto con il Dipartimento per le pari opportunità che stabilisce i criteri per il riparto e l'erogazione delle risorse alle Regioni e provincie autonome per la programmazione delle misure formative alle aziende per l'ottenimento della certificazione di parità di genere"
Il provvedimento era atteso per contribuire all'attuazione del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 recante «Codice delle pari opportunita' tra uomo e donna, a norma dell'art. 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246» e successive modificazioni e, in particolare, dell'art. 46-bis, comma 1, che prevedeva: «A decorrere dal 1° gennaio 2022 e' istituita la certificazione della parita' di genere al fine di attestare le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere in relazione alle opportunita' di crescita in azienda, alla parita' salariale a parita' di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternita'»
Per il finanziamento di iniziative pubbliche di formazione rivolte alle aziende e ai lavoratori sul tema della certificazione di parita di genere era stato istituito l'apposito Fondo.
I progetti formativi cosi finanziati dovranno essere realizzati entro il 30 giugno del 2025. Si attendono pero entro 90 giorni le linee guida ministeriali eper orientare la qualità della programmazione delle attività formative.
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Le regioni, utilizzando le risorse allocate, dovranno pianificare e finanziare le attività formative per le imprese o i loro lavoratori, basandosi sui parametri minimi stabiliti precedentemente dal Ministro per le pari opportunità e la famiglia.
Il decreto precisa che saranno esclusi dal finanziamenti i costi direttamente connessi all'accertamento dei requisiti per il rilascio e il mantenimento della certificazione di parità di genere dal finanziamento del Fondo.
Viene inoltre sottolineato che le regioni dovranno operare in modo coordinato per evitare dispersione o duplicazione dei finanziamenti, in complementarità agli interventi del PNRR e avranno la possibilità di
tutti gli interventi formativi devono concludersi entro il 30 giugno 2025, con la rendicontazione finale prevista entro il 31 dicembre 2025.
Sono assegnati 3 milioni di euro per l'anno 2022 al Fondo, con ripartizione delle risorse riportata nella tabella seguente tra le regioni e le province autonome in base al numero delle imprese attive nel 2021.
Le risorse saranno erogate in due tranches:
La mancata trasmissione della documentazione necessaria entro il 30 giugno 2024 (assunzione di impegno vincolante) potrà portare al disimpegno e riassegnazione delle somme non utilizzate.
Regioni e provincie | coefficiente | risorse |
---|---|---|
Lombardia | 16,00 | 471.336,00 |
Campania | 9,92 | 292.273,00 |
Lazio | 9,36 | 275.809,00 |
Veneto | 8,34 | 245.678,00 |
Emilia Romagna | 7,82 | 230.493,00 |
Sicilia | 7,50 | 221.099,00 |
Piemonte | 7,46 | 219.813,00 |
Toscana 6,8 | 2 | 200.838,00 |
Puglia | 6,51 | 191.736,00 |
Calabria | 3,16 | 93.032,00 |
Sardegna | 2,85 | 83.934,00 |
Marche | 2,78 | 81.899,00 |
Liguria | 2,62 | 77.139,00 |
Abruzzo | 2,47 | 72.889,00 |
FriuliͲVenezia Giulia | 1,74 | 51.117,00 |
Umbria | 1,56 | 45.967,00 |
Provincia Autonoma di Bolzano | 1,12 | 32.998,00 |
Basilicata | 1,05 | 30.829,00 |
Provincia Autonoma di Trento | 0,92 | 27.121,00 |
Molise | Sotto soglia | 27.000,00 |
Valle d'Aosta | Sotto soglia | 27.000,00 |
TOTALE | 100,00 | 3.000.000,00 |