Attualità Pubblicato il 14/11/2024

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ENPACL consulenti lavoro: gestione patrimoniale e risultati 2024

di Redazione Fisco e Tasse

Relazione ENPACL alla commissione bicamerale di controllo sulla gestione patrimoniale dell'ente di previdenza e assistenza dei consulenti del lavoro. Strategie e risultati



L'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Consulenti del Lavoro (ENPACL) ha presentato in questi giorni  alla Commissione bicamerale di controllo  una relazione nell'ambito della Indagine conoscitiva sugli investimenti finanziari e sulla composizione del patrimonio degli enti previdenziali e dei fondi pensione anche in relazione allo sviluppo del mercato finanziario e al contributo fornito alla crescita dell'economia reale.

Si ricorda che l'ente che garantisce la  previdenza e l'assistenza agli iscritti all'Albo dei Consulenti del Lavoro, (v. ultimo paragrafo) è stato fondato come ente pubblico non economico nel 1971,e  ha assunto la forma di associazione privata nel 1995 ai sensi del D. Lgs. 509/1994.

ENPACL opera con sede unica a Roma ed è sottoposta alla vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il controllo generale della Corte dei Conti.

Vediamo di seguito una sintesi della memoria  depositato in Commissione

QUI IL TESTO INTEGRALE

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ENPACL: la governance e gli obiettivi di investimento

La struttura di governance della Cassa è articolata per garantire un'efficace gestione e monitoraggio del patrimonio, con particolare attenzione alla sostenibilità e al contenimento dei rischi. 

Gli organi principali includono l'Assemblea dei Delegati (AdD), che approva l'asset allocation strategica e definisce le politiche di investimento; il Consiglio di Amministrazione (CdA), che gestisce le operazioni di investimento con l'ausilio di organi interni come la Direzione Finanza e il Risk Manager; e una Commissione Investimenti, con funzione consultiva e di monitoraggio sulle scelte di portafoglio. L'ENPACL adotta il Modello di prevenzione dei rischi ex D. Lgs. 231/2001 per minimizzare i rischi di natura operativa e reputazionale.

Gli obiettivi di investimento di ENPACL sono orientati a garantire la sostenibilità a lungo termine e a sostenere la crescita economica nazionale e delle PMI italiane, strategicamente rilevanti per la Categoria. 

L’Ente segue una politica di diversificazione prudente, bilanciando le esigenze di rendimento e sostenibilità attraverso l’integrazione di criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) nelle decisioni di investimento.

 Il portafoglio è allocato per generare rendimenti sostenibili in linea con il modello di Asset & Liability Management (ALM) e con un approccio di gestione patrimoniale che minimizza i rischi complessivi, anche nei contesti di mercato avversi. La gestione del portafoglio è strutturata per mantenere un Funding Ratio adeguato e assicurare il pagamento delle prestazioni nel lungo termine, consolidando al contempo l’impatto positivo su settori chiave dell’economia e sulla collettività.

ENPACL Sintesi della Gestione 2024

Ecco una sintesi della gestione finanziaria ENPACL per il 2024

1. Struttura del Portafoglio e Obiettivi di Rendimento 

Nel 2024, l'ENPACL ha strutturato il portafoglio finanziario per ottimizzare il rapporto rischio-rendimento e allinearsi agli obiettivi di sostenibilità.

 Il patrimonio totale ammonta a 1.539 milioni di euro al 30 settembre 2024, con una distribuzione orientata verso investimenti a basso rischio e un peso significativo in Europa (84,6%) e Italia (58,8%).

2. Rendimenti e Rischio 

Al 30 settembre 2024, il rendimento lordo annualizzato si attesta al 4,36%, mentre quello netto raggiunge il 3,57%.

 La performance a valori di mercato mostra un rendimento del 12,79%, sostenuto dall’ottimizzazione del portafoglio rispetto al benchmark. 

Gli investimenti in obbligazioni governative e strumenti societari di alta qualità hanno contribuito a ridurre la volatilità, mantenendo un ESG score di 74,8.

3. Investimenti in Economia Reale e Sostenibilità 

ENPACL ha consolidato investimenti nel settore immobiliare e infrastrutturale, con particolare enfasi sulle proprietà ESG-compliant.

 È stato attuato un piano di investimenti in immobili istituzionali e fondi infrastrutturali orientati verso la rigenerazione urbana e il sostegno delle PMI italiane. Anche il venture capital e i fondi dedicati alle piccole capitalizzazioni sono stati incrementati per favorire la crescita delle imprese.

Questo approccio nella gestione ha permesso a ENPACL di mantenere un’elevata sostenibilità economica e sociale, contribuendo alla crescita dell’economia italiana e integrando criteri ESG in tutto il processo decisionale.

Tabella 1: Capitalizzazione per Classe di Attività (Settembre 2024)

Classe di AttivitàImporto Investito (milioni €)Percentuale del Totale (%)
Patrimonio Mobiliare1.26181,94%
Cash684,42%
Bond52534,11%
Equity33521,77%
Investimenti Sistemici1056,82%
Alternativi22814,81%
Patrimonio Immobiliare27818,06%


TOTALE PATRIMONIO  COMPLESSIVO  1539 milioni di euro 

Tabella 2: Investimenti in Fondi Immobiliari e Alternativi (Settembre 2024)

Tipo di InvestimentoValore Investito (milioni €)Percentuale del Totale (%)
Immobili Diretti362,34%
Fondi Immobiliari24215,72%
Private Equity1399,09%
Private Debt20,13%
Fondi Infrastrutturali895,82%

ENPACL 2024: riepilogo iscritti, contribuzione e prestazioni

Giova forse ricordare le fonti finanziarie dell'ente derivanti dalla contribuzione degli iscritti e le relative prestazioni erogate.

Il numero di iscritti all'ENPACL ha mostrato una lieve flessione negli ultimi anni:

Contribuzione

La contribuzione ha seguito un andamento crescente, con due principali componenti:

Prestazioni Previdenziali

L'adeguamento inflazionistico ha visto un aumento dell’8,1% per le pensioni liquidate prima del 2023. Le prestazioni erogate nel 2023 comprendono:

Il numero di pensionati è aumentato in modo costante:

Questi dati evidenziano una solida crescita della base contributiva e delle prestazioni, con un aumento significativo nei contributi integrativi e un incremento delle prestazioni dovuto all'adeguamento inflazionistico.



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