Attualità Pubblicato il 06/12/2024

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Rottamazione quinquies: in arrivo nel 2025?

La rottamazione quinquies delle cartelle, annunciata nel collegato fiscale e poi accantonata, dovrebbe tornare nel 2025 con un progetto di legge appena presentato alla Camera



Con un emendamento al Dl n 155/2024 collegato alla Legge di bilancio 2025 si voleva prevedere un rattomazione quinquies, successivamente la norma è stata accantonata.

In data 4 dicembre è stato invece presentato un Progetto di Legge che vorrebbe rinnovare la rottamazione dal 2025.

Prima dei dettagli ricordiamo che entro il 9 dicembre è ancora possibile pagare la VI rata della Rottamazione quater, in porposito leggi: Rottamazione quater: per la VI rata c'è tempo fino al 9.12.

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Rottamazione quinquies: cosa dovrebbe prevedere

Già negli scorsi mesi si era parlato di questa ipotesi di Rottamazione cinque, poi smentita dal Governo.

Nonostante la Rottamazione quinquies sia stata esclusa dalla Legge di Bilancio 2025, il 27 novembre è stato presentato un progetto di legge alla Camera dei Deputati per riproporla nel 2025 con un progetto di legge che sarà oggetto di discussione a gennaio.

Alberto Gusmeroli, Presidente della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera ha presentato una nuova proposta di legge alla Camera per rilanciare la cosiddetta rottamazione quinquies.

Il 4 dicembre si è svolta alla Camera una conferenza stampa per presentare le novità. 

Come evidenziato dall’Ansa, sono state evidenziate le caratteristiche della rottamazione quinquies, che consentirebbe ai titolari di carichi compresi nel periodo dal 2000 al 2023 di pagare il capitale, senza interessi e sanzioni, in 120 rate, e quindi in 10 anni.

La proposta di legge permetterebbe di pagare in un periodo temporale più ampio e spetterebbe al contribuente anche in caso di ritardi nel pagamento.

Ad oggi, il contribuente decade per il mancato pagamento di una rata, ma secondo la proposta in corso, la Rottamazione quinquies parrebbe migliorativa.

Secondo la nuova formulazione, si passerebbe ad una soglia di tolleranza di 8 quote non pagate in tempo, anche se non consecutive.

La norma parrebbe inoltre fissare al 31 luglio 2025 il primo versamento.

Il testo della proposta di legge non è disponibile pertanto si tratta di sole anticipazioni alla stampa, da prendere con le giuste cautele.



TAG: Pace fiscale 2023