Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali italiano Calderone e il Ministro del Lavoro e della Protezione Sociale della Moldova Alexei Buzu hanno firmato il 31 ottobre 2024 a Roma un nuovo Accordo bilaterale in materia di sicurezza sociale che prevede la possibilità di totalizzazione dei contributi previdenziali.
“Si tratta di un segnale di attenzione nei confronti degli interessi dei cittadini italiani e moldavi, della comunità moldava in Italia, un contributo alla crescita della collaborazione economica e sociale tra i nostri Paesi. Un segno concreto del sostegno italiano al percorso europeo della Moldova” ha commentato il Ministro Calderone.
Tra i due paesi è già in vigore dal 2023 un accordo in materia di sicurezza sociale che pero non prevedeva la totalizzazione dei contributi. Con il nuovo accordo di semplifica il raggiungimento dei requisiti di pensione.
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La Legge n. 94 dell'11 luglio 2023, contenente la Ratifica e l'esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica Italiana e la Repubblica di Moldova in materia di sicurezza sociale, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 172 del 25 luglio 2023. L'accordo, con il testo integrale allegato, era stato firmato a Roma il 18 giugno 2021 ed è entrato in vigore il 26 luglio 2023, con durata illimitata.
L’accordo stabilisce il campo di applicazione delle prestazioni previdenziali e assistenziali in ciascuno dei due Stati. Nello specifico:
Per la Repubblica di Moldova, l'accordo si riferisce alle seguenti prestazioni:
Per la Repubblica Italiana, l’accordo copre:
L’accordo si applica a coloro che sono o sono stati beneficiari delle prestazioni sopra elencate, nonché ai loro familiari e superstiti.
Secondo l’accordo, ciascuna istituzione nazionale erogherà le prestazioni direttamente ai beneficiari residenti o domiciliati nell’altro Stato. I pagamenti saranno effettuati nella valuta ufficiale dello Stato di competenza o, qualora la valuta non sia convertibile, in una valuta alternativa convertibile.
Come specificato dalla circolare Inps 28 2024 con le istruzioni operative sull'accordo 2023, non era prevista la totalizzazione internazionale dei contributi tra Italia e Moldova ai fini dell’acquisizione del diritto a pensione. Ciò significa che in caso di rimpatrio in Moldova l’extracomunitario che abbia lavorato in Italia ottiene la pensione di vecchiaia all’età di 67 anni in deroga al requisito minimo di 20 anni di contributi a condizione che il primo accredito contributivo decorra dopo il 31 dicembre 1995.
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A seguito del nuovo accordo verranno certamente pubblicati nuovi chiarimenti dall'Istituto sull'applicazione della novità.