Il Credito transizione 5.0 rientra tra le misure disciplinate dal Decreto 24 luglio 2024 pubblicato in GU n 183/2024, che reca le modalità attuative della disciplina di cui all'articolo 38 del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 aprile 2024, n. 56, che istituisce il Piano Transizione 5.0.
In particolare il decreto riconosce un credito d'imposta alle imprese che effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell'ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici.
Il Piano Transizione 5.0 insieme al piano transizione 4.0, sostiene il processo di trasformazione digitale ed energetica delle imprese mettendo a disposizione nel biennio 2024-2025 12,7 miliardi di euro.
Già mese di ottobre scorso il MIMIT aveva annunciato lavori in corso per implementare queste misure ma in data 21 novembre durante un question time, il Ministro Urso ne ha specificato i tempi.
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Nel question time datato 21 novembre, svoltosi alla Camera, il Ministro Urso ha dichiarato che:
“(...) con un emendamento al decreto Fiscale, incrementeremo l’intensità del contributo e, soprattutto, semplificheremo le procedure, in particolare quelle che riguardano il calcolo del risparmio energetico. Siamo in contatto con la Commissione per un altro confronto con la Commissione stessa per fare qualcosa di più, ma le risposte non le avremo prima del mese di gennaio o di febbraio”
Ricordiamo che il Ministro Adolfo Urso aveva incontrato presso il ministero una delegazione di Confindustria guidata dal presidente di Confindustria, Emanuele Orsini al fine di aprire un tavolo di lavoro con le parti in causa.
L'intenzione era appunto quella di introdurre alcune modifiche per migliorare l’accesso alla agevolazione, dopo alcune difficoltà incontrate nei primi mesi per le procedure e certificazioni da presentare.
Questa volontà viene quindi confermata con la prossima introduzione di un emendamento nel Collegato Fiscale, pertanto si tratterà una norma, che visto l'iter di approvazione della legge di bilancio e del collegato fiscale, avrà validità a partire dal 1° gennaio 2025.
Ricordiamo che la piattaforma del Gse per la prenotazione dei crediti d’imposta è operativa dal 12 settembre scorso (accessibile dall’Area Clienti del sito istituzionale del GSE).
Il principale problema evidenziato dalle imprese nel primo periodo di utilizzo è stato il divieto di cumulo con altri incentivi, sia nazionali che regionali.
Il ministero dopo gli incontri con le imprese ha deciso di rivedere a rialzo tetti e aliquote della agevolazione.
Tra le ipotesi vi è appunto quella di innalzare da 2,5 a 5 milioni la prima soglia di investimenti.
Vedremo il perimetro delle implementazioni dal prossimo emendamento annunciato il 21 novembre e in arrivo nel Collegato Fiscale.