L'UE ha accolto la proroga dell'obbligo di fatture elettroniche, richiesta dall'Italia lo scorso 11 aprile, fino al 31 dicembre 2025. La decisione è attesa in gazzetta dell'unione europea per l'entrata in vigore.
Ricordiamo che questa è la terza richiesta presentata dall'italia per dare piena attuazione alla fatturazione elettronica nazionale, in attesa dell'entrata in vigore della Direttiva VIDA che sta proseguendo il suo iter.
A tal proposito, il 5 novembre, si è tenuta la nuova riunione Ecofin che doveva pronunciarsi in merito quindi, facciamo il punto su come si conciliano norme UE e nazionali.
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Lo scorso maggio si era tenuta la riunione del Consiglio Ecofin (responsabile della politica dell'UE in tre settori principali: politica economica, questioni fiscali e regolamentazione dei servizi finanziari) per raggiungere un accordo sul pacchetto IVA UE.
Durante l'incontro, l'Estonia si era mostrata contraria all'espansione delle norme sulle piattaforme digitali IVA come riformulate nel testo del regolamento, pertanto la decisione sul pacchetto IVA era stata rinviata a novembre.
Ieri, 5.11, si è nuovamente tenuta la riunione Ecofin, durante la quale, è stato finalmente superato l'ostacolo emerso in precedenza, ed è stato raggiunto un accordo anche sull'IVA e la fatturazione elettronica a livello UE.
Nella riunione di ieri, è stato raggiunto un accordo, e il testo del provvedimento sarà sottoposto nuovamente all’approvazione del Parlamento europeo.
Alla luce delle modifiche apportate rispetto al testo originariamente licenziato l'8 dicembre 2022, l'entrata in vigore delle norme IVA UE dovrebbe avvenire per il 2025.
In sostanza, con l'attuaizone delle norme UE sull'IVA gli Stati membri saranno legittimati a imporre l’utilizzo della fatturazione elettronica per le transazioni nazionali, senza necessità di richiedere l’approvazione preventiva della Commissione europea.
Inoltre, dal 1° luglio 2030 verrà modificata la nozione di fattura elettronica, come quella emessa, trasmessa e ricevuta in un formato elettronico strutturato e si prevederà che tutte le transazioni avvenute in UE dovranno essere documentate con e-fattura, con emissione entro dieci gironi dall’evento imponibile.
In attesa di ulteriori certezze sulle norme del pacchetto Vida, l'Italia come sopra anticipato ha già ottenuto la proroga per la fatturazione elettronica fino al 31.12.2025.