Attualità Pubblicato il 24/12/2024

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Decontribuzione mamme: dal 2025 parziale ma ampliata alle autonome

di Redazione Fisco e Tasse

In legge di bilancio 2025 estensione anche alle lavoratrici con P.IVA dello sgravio per le lavoratrici dipendenti con almeno 2 figli. L'esonero non sarà piu totale



La legge di bilancio 2025 è ormai in dirittura d'arrivo con  l'approvazione già ottenuta alla Camera e il passaggio  previsto al Senato probabilmente senza modifiche subito dopo Natale. Tra i capitoli più attesi e preannunciati da tempo, ci sono diverse  misure di sostegno alla genitorialità.

In particolare sono previste, oltre  al nuovo bonus nascita di 1000 euro, l'ampliamento del bonus asili nido, l'estensione a tre mesi dell'indennità maggiorata all'80%  per i congedi parentali , la riconferma della decontribuzione per le lavoratrici dipendenti con almeno due figli  con estensione di questo sgravio alle lavoratrici autonome  con partita IVA  ma contestuale rimodulazione 

Vediamo  i dettagli sulla misura in vigore e le novità nei paragrafi seguenti.

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La decontribuzione madri già in vigore per il triennio 2024-2026

Il comma 180  della  legge di bilancio 213 2023  come detto prevedeva due diverse misure: 

In entrambi i casi resta ferma l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, cioè il calcolo della pensione non prevede riduzioni.

Decontribuzione madri nella legge di bilancio 2025

 Il Ministero dell'economia  aveva  annunciato di aver destinato un fondo specifico  di 300 milioni di euro per  ampliare la misura alle lavoratrici autonome, ricordando che nel 2024 erano state  interessate circa 570.000 lavoratrici dipendenti.

ATTENZIONE Il nuovo testo  fa riferimento ad un esonero parziale, non più totale, sia per le lavoratrici dipendenti che autonome

La Camera ha specificato con il comma 220  che  il parziale esonero contributivo sarà riconosciuto alle lavoratrici  iscritte all'assicurazione generale obbligatoria o alla gestione separata  sulla base del valore del minimale di reddito,

L’esonero contributivo  spetta a condizione che la retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non sia superiore all’importo di 40.000 euro su base annua,

Per maggiori dettagli sulla percentuali di riduzione  e le modalità applicative occorrerà attendere il  decreto ministeriale previsto dalla norma

In ogni caso sono escluse:

    le contribuenti che hanno optato per il regime forfettario  e 

    per gli anni 2025 e 2026  le lavoratrici  già beneficiarie dell’esonero contributivo per dipendenti.





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