Attualità Pubblicato il 10/01/2025

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Decontribuzione mamme 2025 anche a lavoratrici autonome

di Redazione Fisco e Tasse

In legge di bilancio 2025 estensione anche alle lavoratrici con P.IVA dello sgravio per le lavoratrici dipendenti con almeno 2 figli. Ma l'esonero non sarà piu totale



La legge di bilancio 2025 è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale l'ultimo giorno utile, iil 31 dicembre 2024 E' la legge 207 2024  Tra i capitoli più attesi e preannunciati da tempo, ci sono diverse  misure di sostegno alla genitorialità.

In particolare sono previste, oltre  al nuovo bonus nascita di 1000 euro, l'ampliamento del bonus asili nido, l'estensione a tre mesi dell'indennità maggiorata all'80%  per i congedi parentali , la riconferma della decontribuzione per le lavoratrici dipendenti con almeno due figli  con estensione di questo sgravio alle lavoratrici autonome  con partita IVA ,  ma contestuale rimodulazione  del beneficio 

Vediamo  i dettagli su quest'ultima  misura  con le differenze rispetto alla norma in vigore e le novità 2025

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La decontribuzione madri già in vigore per il triennio 2024-2026

Il comma 180  della  legge di bilancio 213 2023   prevedeva due diverse misure: 

  1. dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 
    •  l' esonero del cento per cento della quota dei contributi previdenziali IVS a carico  delle  lavoratrici  purche:
    • madri di 3 o piu figli, 
    • con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, anche part time,sia del settore privato che del pubblico impiego, 
    • ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico 
    • fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, 
    • nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile.
  2. SOLO per il 2024  lo stesso sgravio  anche per :
    •  le lavoratrici madri di due figli  (sempre con contratto a  tempo indeterminato,  ed esclusi i rapporti di  lavoro domestico)
    • fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

In entrambi i casi resta ferma l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, cioè il calcolo della pensione non prevede riduzioni.

Decontribuzione madri nella legge di bilancio 2025: misura e durata

 Il Ministero dell'economia  aveva  annunciato già ad ottobre  di aver destinato un fondo specifico  di 300 milioni di euro per  ampliare la misura alle lavoratrici autonome, ricordando che nel 2024 erano state  interessate circa 570.000 lavoratrici dipendenti.

 Il nuovo testo  però fa riferimento ad un esonero parziale, non più totale, sia per le lavoratrici dipendenti che autonome.

Al comma 219-220, nel testo definitivo,    si prevede che   il parziale esonero contributivo sarà riconosciuto:

DAL  2025 

DAL 2027, per le madri di tre o più figli, l’esonero contributivo spetta fino al mese del compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo. 

Per gli anni 2025 e 2026 l’esonero, non spetta alle lavoratrici beneficiarie di quanto disposto dall’articolo 1, comma 180, della legge 30 dicembre 2023, n. 213.

Dunque dal 2026 resta confermato per le madri di due figli  per un  massimo di 10 anni , e con l'esclusione delle lavoratrici già beneficiarie della misura nella forma precedente

L’esonero contributivo  spetta a condizione che la retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non sia superiore all’importo di 40.000 euro su base annua,

Per maggiori dettagli sulla percentuali di riduzione  e le modalità applicative occorrerà attendere il  decreto ministeriale da emanare entro il 30 gennaio 2025.




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