In attesa della decisione sul Registro dei Titolari effettivi rinviata alla Corte di Giustizia UE, lasciando nel dubbio i soggetti obbligati all'adempimento, i Commercialisti scrivono al Ministro.
Ricordiamo che ai sensi dell'art 3 comma 6 ultimo periodo del DM n 55/2022 le comunicazioni dei dati e delle informazioni sulla titolarità effettiva sono effettuate entro i 60 giorni successivi alla pubblicazione del provvedimento attestante l’operatività del registro avvenuta con il DM MIMIT 29.09.2023 pubblicato in GU n 236 del 9.10.2023.
Da allora è trascorso un anno con diverse vicende giudiziarie, prima delle quali è stata la sospensione del registro ad opera del TAR del Lazio.
In ultimo, il Consiglio di Stato che aveva sospeso la decisione fino al 19 settembre scorso, si è pronunciato, il16 ottobre, rendendo disponibile l'Ordinanza n 8245/2024 con cui rimanda la decisione alla Corte di Giustizia UE.
Il corposo provvedimento ha riepilogato tutta la vicenda e a conclusione, ha rimesso alla Corte di giustizia dell'Unione europea, le questioni pregiudiziali indicate in motivazione formulando istanza di trattazione accelerata della domanda pregiudiziale ai sensi dell'art. 105 del Regolamento di procedura della Corte di Giustizia.
Vediamo le richieste formalizzate. e quanto chiedono ora i Commercialisti con una lettera di novembre al MIMTI e al MEF
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Era CIRCA un anno fa che il TAR del Lazio sospendeva il Registro dei titolari effettivi e ancora oggi restano dubbi sulle comunicazioni da effettuare.
Viste le numerose incertezze interpretative attinenti alla normativa europea in materia e alla relativa declinazione nazionale nell’ambito del DLgs. 231/2007, il Consiglio di Stato, a fronte dell'ultima sospensione del Registro, ha diffuso ieri l'Ordinanza n. 8248 con cui, “stante la delicatezza delle questioni involte”, ha sospeso il giudizio, rimettendo alla Corte di Giustizia europea.
Sinteticamente l'Ordinanza rimette all'UE i seguenti quesiti:
Il CNDCEC nella missiva indirizzata al MEF e al MIMIT ha denunciato il disorientamento in cui operano le Camere di Commercio chiedendo risposte certe.
Si spiega in proposito che a fronte della sospensione decisa dal Consiglio di Stato, alcune Camere di Commercio hanno optato per la sospensione di tutti gli adempimenti di comunicazione, variazione, conferma e consultazione del Registro; altre, invece, stanno continuando ad accettare le comunicazioni di prima iscrizione, ovvero di conferma o variazione dei dati.
Il Presidente De Nuccio ha evidenziato che “Tale modus operandi sta generando numerosi problemi interpretativi per le imprese e per i commercialisti che, pur consapevoli che la sospensione dell’operatività del Registro importa quale conseguenza il blocco integrale del sistema, vedono abilitata sul sistema anche la funzione di ricezione delle comunicazioni di conferma annuale dei dati e legittimamente si interrogano sul corretto modo secondo cui operare per non incorrere in sanzioni”.
A fronte di questa situazione: “si rende indispensabile un intervento dei Ministeri volto ad indicare agli Enti camerali il comportamento uniforme da adottare in pendenza del giudizio della Corte UE”.
I Commercialisti chiedono, come soluzione utile, quella di attuare una “sospensione totale del sistema, non solo per le richieste di accreditamento e per le attività di consultazione, ma anche per le comunicazioni”.
Infine il Consiglio Nazionale chiede anche di fare chiarezza sull’irrogazione di eventuali sanzioni.
Si attende la risposta da parte dei ministri.