Attualità Pubblicato il 08/10/2024

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Nuove sanzioni per omissioni contributive: istruzioni INPS

di Redazione Fisco e Tasse

il nuovo regime di sanzioni per omissioni contributive ravvedimento operoso e rafforzamento della comunicazioni ai contribuenti per semplificare la regolarizzazione



Con la Circolare n. 90 del 4 ottobre 2024  ha fornito  le istruzioni operative sulle recenti  modifiche al regime sanzionatorio per omissioni ed evasioni contributive introdotte dall’articolo 30 del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito con modificazioni dalla legge 29 aprile 2024, n. 56. 

Ecco una sintesi dei contenuti principali.

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Sanzioni civili per omissione contributiva

L’omissione contributiva  a norma dell'Art. 116, comma 8, lettera a), della legge n. 388/2000,  si verifica quando non viene effettuato il pagamento dei contributi entro i termini previsti. La nuova normativa consente una riduzione delle sanzioni civili nel caso in cui il pagamento venga effettuato entro 120 giorni dalla scadenza legale. La sanzione sarà ridotta, eliminando l’aggravio del 5,5% sul tasso ufficiale di riferimento se il pagamento avviene spontaneamente prima della  richiesta da parte degli enti impositori

Viene specificato,  in merito alla definizione di "unica soluzione", che possono essere effettuati più versamenti purché avvengano entro 120 giorni e coprano l'intero ammontare dovuto. È utile sottolineare anche che la circolare ribadisce l'esclusione della possibilità di rateazione per accedere all'agevolazione.

Sanzioni civili per evasione contributiva

  Per l' evasione contributiva (Art. 116, comma 8, lettera b), della legge n. 388/2000) che si verifica in presenza di omissioni dolose nelle dichiarazioni obbligatorie, la nuova disciplina prevede una sanzione del 30% dell’importo dovuto in caso di mancato pagamento e una riduzione delle sanzioni se il pagamento viene regolarizzato entro 30 o 90 giorni dalla denuncia spontanea. 

Inoltre, per incentivare la regolarizzazione, è previsto che, in caso di pagamento in unica soluzione entro 90 giorni, la sanzione sarà ridotta a un tasso ufficiale di riferimento maggiorato del 7,5%.

Sanzioni civili post accertamenti e incertezze giuridica

In caso di accertamenti d'ufficio o a seguito di verifiche ispettive, è prevista una riduzione del 50% delle sanzioni se il pagamento avviene entro 30 giorni dalla notifica. Anche qui è possibile usufruire di una rateazione, con la condizione che la prima rata venga pagata entro i termini stabiliti.

Le sanzioni civili sono calcolate in ragione d'anno dal giorno successivo alla scadenza del pagamento e vengono applicate sia per omissioni che per evasioni contributive. In caso di rateizzazione, la mancata o insufficiente regolarizzazione comporta il ricalcolo delle sanzioni secondo la misura ordinaria.

Infine la circolare ricorda che  in caso di mancato o ritardato pagamento dei contributi a causa di incertezze giurisprudenziali o amministrative, le sanzioni siano ridotte agli interessi legali previsti dall'articolo 1284 del codice civile, purché il pagamento venga effettuato nei termini  prefissati .

Omissioni contributive comunicazione agli utenti e aggiornamenti delle procedure

 In merito alla  compliance  cioè la regolarizzazione  spontanea  delle violazioni  l'art. 30, commi da 5 a 9, del decreto-legge n. 19/2024 prevede che INPS promuova  nuove forme di comunicazione con i contribuenti per rendere note le possibili agevolazioni come la riduzione delle sanzioni in caso di regolarizzazione entro i termini previsti, con una sanzione agevolata pari al tasso ufficiale di riferimento (omissioni) o maggiorato di 5,5 punti (evasioni).

Sono previsti aggiornamenti delle procedure informatiche per adeguare il sistema ai nuovi regimi sanzionatori introdotti dalle norme.

Omissioni contributive: novità sugli accertamenti

Resta ferma l'attività di accertamento d’ufficio (Art. 30, commi da 10 a 14, del decreto-legge n. 19/2024)  sui contributi dovuti  che puo avvenire utilizzando anche dati di altre amministrazioni pubbliche. I contribuenti hanno l'obbligo di fornire chiarimenti e documentazione in risposta agli inviti dell'ente. 

Se il pagamento avviene entro 30 giorni dall’accertamento, si applica un regime sanzionatorio agevolato.




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