Ad oggi 14 gennaio non risulta ancora pubblicato il decreto attuativo del nuovo obbligo per le imprese, relativo alle polizze catastrofali, obbligo che ha fatto molto discutere ed ha richiesto parecchi lavori con le parti interessate.
Il ritardo di pubblicazione del provvedimento, lascia ipotizzare che la proroga appena disposta dal Decreto Milleproroghe possa richiedere ulteriori modifiche con emendamento in fase di conversione.
Prima di riepilogare il perimetro del nuovo obbligo, previsto dalla Legge di bilancio 2024, ricordiamo appunto che il Decreto Milleproroghe, pubblicato in GU n 302 del 27 dicembre, ha previsto lo slittamento al 31 marzo dell’obbligo di assicurazione anti-catastrofi per le imprese.
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Con il Milleproroghe si rinvia al 31 marzo del 2025 l’obbligo, per le imprese, di stipulare un’assicurazione contro i danni da calamità naturali ed eventi catastrofali.
Tale obbligo è stato introdotto dall’articolo 1, commi da 101 a 111, della legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023), e si applica a tutte le imprese, sia con sede legale in Italia che ad imprese con sede legale all’estero ma con stabile organizzazione in Italia, tenute all’iscrizione in Camera di Commercio.
Attenzione al fatto che sono invece escluse dall’obbligo assicurativo:
La polizza assicurativa dovrà riguardare i beni di cui all'articolo 2424, primo comma, sezione Attivo, voce B-II, numeri 1), 2) e 3), del codice civile.
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Per le regole attuative è necessario il decreto MIMIT i cui contenuti sono già stati discussi e approvati ma il testo non ancora diffuso.
La scadenza per la pubblicazione del decreto non ancora onorata, rende sempre più probabile che tra gli emendamenti al decreto Milleproroghe, che saranno depositati nei prossimi giorni, ve ne sia uno con un ulteriore rinvio della data dalla quale fare decorrere l’obbligo a stipulare una copertura contro i danni da calamità naturali.
Il decreto è stato più volte rivisto a seguito anche dei due pareri del Consiglio di Stato, uno sul decreto e l’altro sulla convenzione Ania-Sace, del dicembre scorso.
Uno dei rilievi sollevati dalla sezione che si è espressa sul decreto, era proprio relativo al periodo transitorio lasciato alle imprese prima che scattasse l’obbligo di stipulare la polizza.
Nella bozza di decreto fatta circolare prima del passaggio in Consiglio di Stato erano stati previsti tre mesi di tempo dall’entrata in vigore per adeguarsi.
E' stato però evidenziato che quel periodo transitorio fosse in contraddizione con quanto previsto dalla finanziaria approvata a fine 2023, la quale fissava il 31 dicembre 2024 come scadenza.
L’Esecutivo ha pertanto deciso di inserire nel Milleproroghe lo slittamento al 31 marzo del 2025.
Ricordiamo infine che, dalle indiscrezioni, il testo approvato, dovrebbe contenere la proporzionalità al diverso livello di rischio all’interno del territorio nazionale, e l'intenzione di stimolare, anche con una politica di sconto legata alla capacità delle imprese assicurate, l'adozione di misure di sicurezza idonee a prevenire e gestire al meglio i rischi e proteggere i beni assicurati.
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