Domanda e Risposta Pubblicata il 13/11/2024

Massimale contributivo INPS cos'è? come funziona?

di Redazione Fisco e Tasse

Il massimale contributivo INPS è il reddito annuo massimo su cui è possibile calcolare i contributi previdenziali obbligatori. A cosa serve, come si applica. Le istruzioni



Il massimale contributivo INPS  è il limite massimo di reddito annuo su cui è possibile calcolare i contributi previdenziali obbligatori per determinate categorie di lavoratori. Al superamento di questa soglia, non vengono più applicati contributi previdenziali sul reddito eccedente, influenzando di conseguenza sia i versamenti dei contributi sia la futura pensione del lavoratore.

Vediamo la normativa  e prassi in materia 

Contesto normativo e funzione

Introdotto in Italia a partire dal 1996 con la riforma del sistema pensionistico (articolo 2, comma 18, della legge 8 agosto 1995, n. 335, legge Dini), il massimale contributivo è un concetto legato al sistema di calcolo contributivo della pensione. La sua applicazione è obbligatoria per tutti i lavoratori che hanno iniziato a versare contributi a partire dal 1° gennaio 1996, e viene rivisto annualmente

.L’introduzione del massimale contributivo mira a ridurre il costo complessivo del sistema previdenziale, in modo da garantire la sostenibilità finanziaria del sistema pensionistico.

Il massimale contributivo ha due effetti principali:

  1. Limite al calcolo dei contributi: una volta raggiunto il massimale, il datore di lavoro e il lavoratore smettono di versare contributi sul reddito eccedente.
  2. Limite al calcolo della pensione: la pensione è calcolata solo sui redditi fino al massimale. Questo significa che, anche se un lavoratore percepisce un reddito annuo superiore a tale soglia, la quota eccedente non sarà considerata per il calcolo della pensione.

Esempio pratico

Se un lavoratore guadagna 120.000 euro in un anno e il massimale contributivo per quell'anno è fissato a 113.520 euro, i contributi previdenziali saranno calcolati solo su 113.520 euro. I restanti 6.480 euro non contribuiranno all'importo della futura pensione.

Eccezioni e categorie escluse

Il massimale contributivo si applica solo ai lavoratori il cui rapporto di lavoro è iniziato dopo il 1° gennaio 1996 o a chi ha optato per il sistema contributivo. Non si applica invece a chi ha avuto contributi versati prima di tale data e si trova in un sistema misto (retributivo e contributivo).


Importo del massimale contributivo 2024

L’importo del massimale contributivo viene aggiornato ogni anno e varia a seconda degli indici di variazione dei prezzi al consumo pubblicati dall’ISTAT. Ad esempio, nel 2024, il massimale per i lavoratori soggetti al sistema contributivo è stato fissato a  113.520 euro.

Casi particolari: superamento del massimale rapporti di lavoro multipli

Nel messaggio 5062/2020 Inps ha  fornito  alcune  precisazioni  in particolare sui casi di superamento del massimale 

  1. dato che il calcolo del massimale opera  come  parametro annuo indipendentemente dal numero dei rapporti di lavoro svolti nel corso dell'anno,  in caso di più rapporti di lavoro in successione di saturazione del limite nell’ambito del primo rapporto, l’ultimo datore di lavoro dovrà adempiere per le sole contribuzioni minori; l’intera retribuzione  erogata sarà esclusa dall’IVS e dovrà essere riportata nell’elemento in UNIEMENS
  2. eventuali redditi presenti in Gestione separata, sia da attività di collaborazione sia da attività professionale, non si sommano ai redditi da lavoro dipendente ai fini dell’applicazione del massimale.

Massimale contributivo: le istruzioni INPS

Il messaggio  5062/2024  ricordava le circolari  e messaggi più rilevanti relative alla disciplina del massimale contributivo: 

Fonte: Inps


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