Sul sito ministeriale dedicato all'Assegno di inclusione sono state pubblicate il 1 ottobre 2024 nuove faq aggiornate rivolte sia ai cittadini che agli operatori sociali e delle agenzie coinvolte nella gestione dell'ADI .
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Vediamo due chiarimenti sull'obbligo di presentare l'attestazione di svantaggio necessaria per ottenere l'ADI.
A chi chiedere la certificazione della condizione di svantaggio e/o di partecipazione ai programmi di cura che devono essere posseduti dai componenti in condizione di svantaggio prima della presentazione della domanda ADI?
La presa in carico e la certificazione delle condizioni di svantaggio devono essere rilasciate dalle pubbliche amministrazioni competenti, come i Comuni, i Servizi Sanitari o Socio-Sanitari e le strutture giudiziarie.
Nella domanda, è necessario inserire i dati relativi sia al possesso della condizione di svantaggio che alla presa in carico ed inserimento in progetto di cura e assistenza, specificando l’amministrazione che ha rilasciato la certificazione di svantaggio, la data e, ove possibile, in numero di protocollo della certificazione, nonché la data di inizio e fine del progetto di cura e assistenza, tenendo presente che la data di fine progetto non potrà essere antecedente alla domanda ADI, e indicando inoltre l’amministrazione presso cui si è in carico.
Nel caso in cui il richiedente non sia in possesso di queste certificazioni, dovrà prima richiedere alla amministrazione competente il rilascio della attestazione di cui all’Allegato A alle Linee di indirizzo sulla presa in carico, sociale integrata e il progetto personalizzato per le persone in condizioni di svantaggio, approvate con decreto ministeriale del 29 dicembre 2023, disponibili al seguente link https://www.lavoro.gov.it/notizie/pagine/adi-linee-di-indirizzo-sulla-presa-carico-sociale-integrata-e-il-progetto
Attenzione: il richiedente deve essere inserito in programmi di cura e assistenza. L’erogazione di supporti meramente economici o le attività di presa in carico che non prevedano anche erogazione di servizi nei confronti del richiedente non sono sufficienti a configurare l’inserimento in programmi di cura e assistenza. Pertanto, a titolo esemplificativo, le prese in carico avviate durante la fruizione del Reddito di Cittadinanza non necessariamente rilevano ai fini dell’accesso all'ADI.
La certificazione della condizione di svantaggio e dell’inserimento in programmi di cura/assistenza deve essere richiesta per tutti i componenti il nucleo familiare richiedente l’ADI che siano in una condizione di svantaggio?
La condizione di svantaggio e la presa in carico ed inserimento in programmi di cura e assistenza devono essere certificate per i componenti il nucleo familiare che si trovino in una delle condizioni previste dall’art. 3, comma 5 del decreto 154/2023 di attuazione dell’ADI, ad eccezione dei componenti minorenni, con disabilità, come definita ai fini ISEE (ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n.159), dei componenti con almeno 60 anni di età e dell’unico componente adulto in aggiunta ai componenti già oggetto di tutela.