Domanda e Risposta Pubblicata il 22/05/2024

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Rendita vitalizia INPS, cos'è?

di Redazione Fisco e Tasse

Lo strumento per recuperare contrbuti previdenziali omessi dal datore di lavoro o committente



La rendita vitalizia è uno strumento che consente di recuperare i periodi di lavoro non coperti da contributi o con contribuzione insufficiente, evitando danni alla futura pensione, anche quando è scaduto il termine di prescrizione. Questo riscatto può essere richiesto dal datore di lavoro o, in sua assenza, dal lavoratore stesso.

Vediamo di seguito i punti principali:

Cos'è e come si ottiene:

 La rendita vitalizia permette di riscattare, pagando un onere, i periodi di lavoro non coperti da contributi, migliorando così la posizione pensionistica del lavoratore.

 Secondo la circolare INPS del 29 maggio 2019, n. 78, la domanda deve essere supportata da vari mezzi di prova. La normativa di riferimento è l'art. 13 della legge n. 1338/1962.Non ci sono limiti temporali alla richiesta, che puo essere fatta anche dopo la concessione della pensione.

Leggi tutti i dettagli in Rendita vitalizia istruzioni per la richiesta  

E' possibile anche per omissioni parziali, se la contribuzione versata è inferiore a quella dovuta, per coprire solo i periodi necessari al raggiungimento dei requisiti pensionistici.

Soggetti interessati:

Possono fare richiesta:

Include lavoratori subordinati, familiari coadiuvanti di artigiani e commercianti, collaboratori di coltivatori diretti, e collaboratori  iscritti alla gestione separata. Non riguarda  invece titolari di imprese e lavoratori autonomi che sono chiamati a versare  direttamente i  propri contributi.

Quali contributi e come si calcola l'onere 

 I contributi devono essere prescritti, cioè non versati da  almeno 5 anni se  la dichiarazione viene dal datore di lavoro, mentre il termine per la denuncia del lavoratore è di 10 anni .

Il calcolo dell'onere è diversificato 

La rendita vitalizia permette al lavoratore di rivalersi sul datore di lavoro per recuperare l'importo pagato per il riscatto, garantendo così una pensione adeguata nonostante le omissioni contributive del datore di lavoro.


Fonte: Inps


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