Domanda e Risposta Pubblicata il 27/10/2023

Tempo di lettura: 1 minuto

Buoni pasto: si possono concedere per un periodo limitato?

Il buono pasto costituisce un erogazione al dipendente esente da imposizione fiscale ma è concessa unilateralmente dal datore di lavoro quindi...



I buoni pasto  sono documenti, emessi in forma cartacea o elettronica, che danno al possessore il diritto di ottenere, dagli esercizi convenzionati con la società emittente, la somministrazione di alimenti e bevande oppure  la cessione di prodotti di gastronomia pronti per il consumo per un valore fisso  stabilito 

Vengono generalmente erogati ai  lavoratori dipendenti  come welfare aggiuntivo della retribuzione  e godono di uno speciale trattamento fiscale agevolato contenuto  nell’art. 51, comma 2, lett. c), TUIR, come modificato dall’art. 1, comma 677, Legge 27 dicembre 2019, n. 160 (Legge di Bilancio 2020).

I buoni pasto risultano quindi:

  1. interamente deducibili per il datore di lavoro e 
  2. esenti da tassazione  per il dipendente entro il limite massimo di:

L’eventuale maggiore valore è invece  assoggettato a tassazione in capo al lavoratore.

Buoni pasto: possibile  sospensione o erogazione a termine

Riguardo alla durata di questo " benefit"  occorre ricordare che  l'ordinanza  di Cassazione n. 16135 del 28.07.2020  ha affermato che i buoni pasto non vanno considerati un  elemento della retribuzione "normale", ma di agevolazione di  carattere assistenziale collegata al rapporto di lavoro da un nesso meramente

occasionale (Cass. 21 luglio 2008, n. 20087; Cass. 8 agosto 2012, n. 14290; Cass. 14  luglio 2016, n. 14388), pertanto non rientranti nel trattamento retributivo in senso  stretto (Cass. 19 maggio 2016, n. 10354; Cass. 18 settembre 2019, n. 23303).

Per questo , il regime della loro erogazione può essere variato anche per unilaterale  deliberazione datoriale, in quanto previsione di un atto interno, non prodotto da un  accordo sindacale.

Questo significa che,  a meno che non sia previsto dal contratto collettivo territoriale aziendale o anche dal contratto individuale, l'erogazione del  buono pasto può essere liberamente regolata dal datore di lavoro cioè definita per un periodo limitato di tempo o sospesa , con decisione unilaterale. 


Per approfondire  vedi la Circolare del Giorno 126 del 05.05.2022 La disciplina fiscale dei buoni pasto -  disponibile anche in abbonamento .

Ti può interessare anche il nuovo manuale Paghe e contributi 2023 di A. Gerbaldi

Fonte: Fisco e Tasse


TAG: Oneri deducibili e Detraibili La rubrica del lavoro