Per locazione turistica s’intende il contratto di locazione di appartamenti o case effettuato da privati, senza dare servizi aggiuntivi durante il soggiorno.
La messa a disposizione di case ammobiliate o case vacanza implica la fornitura di servizi aggiuntivi.
In base a tutte le normative regionali l’esercizio di tale attività anche se regolata da contratti di locazione turistica (che non ammetterebbero servizi aggiuntivi) obbliga alla SCIA o quanto meno alla comunicazione al Comune e l’applicazione di tutte le prescrizioni della normativa amministrativa e di polizia.
I bed & breakfast analogamente prevedono la fornitura dei c.d. servizi alla persona come la pulizia giornaliera delle stanze, il cambio della biancheria o i servizi di colazione o ristorazione.
(Le risposte sono contenute nel Libro cartaceo : Airbnb e Tassazione affitti brevi- aggiornato con la Legge di Bilancio 2022)
Per effettuare le locazioni turistiche o attività di B&B è necessaria l’apertura della partita IVA?
L’attività di mera locazione non obbliga all’apertura della partita IVA.
Lo svolgimento effettivo di un’attività di tipo para-alberghiero potrebbe portare ad una riqualificazione del contratto di locazione o meglio alla contestazione dell’esercizio di un’attività esercitata in maniera professionale e continuativa che presuppone l’apertura della partita IVA e l’iscrizione in Camera di commercio.
Per alcune Regioni l’esercizio di casa vacanze fino a tre unità non obbliga all’apertura della partita IVA, anche se impone il rispetto della normativa amministrativa.
Si ritiene che l’attività di casa vacanza e di B&B con fornitura di servizi alla persona imponga l’apertura della partita IVA salvo il caso particolare dell’attività svolta nella propria abitazione di residenza in maniera saltuaria.
Dal 2021 esiste una presunzione di imprenditorialità, ai fini delle imposte dei redditi, per chi mette in locazione breve più di quattro unità abitative.
Il reddito imprenditoriale, in linea teorica, può però essere anche occasionale senza partita IVA, posto che oltre le 5.000 euro è obbligatoria la posizione previdenziale.