I lavoratori frontalieri sono definiti dal Ministero delle finanze come lavoratori dipendenti che sono residenti in Italia e quotidianamente si recano all’estero (zone di frontiera o Paesi limitrofi) per svolgere la prestazione
di lavoro. I Paesi confinanti con l’Italia, sono: la Confederazione Svizzera, la Francia, l’Austria e la Slovenia,
oltre a Stati con ricadute minori per quanto riguarda questo fenomeno (Citta del Vaticano,San Marino)
Essi godono di particolari benefici fiscali previsti dalla normativa.
Non rientrano in tale previsione le ipotesi di lavoratori dipendenti, anch’essi residenti in Italia che, in forza di uno specifico contratto soggiornino all’estero per un periodo superiore a 183 giorni.
Il d.P.R. 18 gennaio 2002 considerava lavoratori frontalieri coloro che hanno la loro residenza in un altro Stato membro dell’Unione europea nel cui territorio di norma ritornano ogni giorno o almeno una volta alla settimana...”
Alcune convenzioni internazionali, come ad esempio l’Austria, fanno riferimento ai lavoratori che abitualmente attraversano la frontiera.