Domanda e Risposta Pubblicata il 28/05/2015

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Quali sono le attività finanziarie per le quali si paga l’Ivafe?

A partire dal 2014 occorre calcolare l’imposta non più su tutte le attività finanziarie detenute all’estero ma solo sui prodotti finanziari



Grazie alle nuove disposizioni introdotte dalla Legge del 30 ottobre 2014 n. 161, Legge europea 2013-bis, a partire dall’anno d’imposta 2014 è stata dunque uniformata la base imponibile degli investimenti finanziari ai fini del pagamento delle imposte. Si applicano, quindi, le stesse disposizioni e vengono tassati gli stessi prodotti e investimenti finanziari per i quali sono previste imposte in Italia.
Quindi la tassazione non riguarda più tutte le attività finanziarie detenute all’estero, come previsto nell’anno d’imposta 2013, ma esclusivamente prodotti finanziari, conti correnti e libretti di risparmio. Invece sono esclusi tutti i beni eventualmente depositati nelle cassette di sicurezza, ad esempio metalli preziosi, valute, polizze di assicurazione. Imposta non dovuta, inoltre su partecipazioni in società non quotate e contratti derivati.
Riepilogando i prodotti finanziari soggetti a IVAFE:

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Fonte: Fisco e Tasse


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