Per le operazioni da effettuare a partire dal 1° gennaio 2015, gli esportatori abituali che intendono effettuare acquisti o importazioni senza applicazione dell’IVA devono trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione d’intento (art 1, comma 1, lett. c), decreto-legge 29 dicembre 1983, n. 746, convertito con modificazioni dalla legge 27 febbraio 1984, n. 17 e art. 20, decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175).
La dichiarazione, unitamente alla ricevuta di presentazione rilasciata dall’Agenzia delle Entrate deve essere consegnata
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al fornitore/prestatore
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in dogana.
Dal 1° marzo 2017 è necessario utilizzare un nuovo modello composto da frontespizio e il quadro A per il plafond. Per la consegna al fornitore è consentita la stampa della sola dichiarazione d’intento escludendo il quadro A “Plafond”. Il modello DI per la presentazione della lettera d'intento è allegata a questo articolo.
FRONTESPIZIO DICHIARAZIONE D'INTENTO
Numero di dichiarazione: Il dichiarante deve indicare, nello spazio riservato, il numero progressivo assegnato alla dichiarazione da trasmettere e l’anno di riferimento.
Dati del dichiarante: il dichiarante deve indicare, oltre al proprio codice fiscale e partita IVA, i seguenti dati:
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se persona fisica, il cognome, il nome, il sesso, la data di nascita, il Comune di nascita e la sigla della provincia. In caso di nascita all’estero, nello spazio riservato all’indicazione del Comune va riportato solo lo Stato estero di nascita;
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se soggetto diverso da persona fisica, va indicata la denominazione o la ragione sociale. La denominazione va riportata senza abbreviazioni, a eccezione della natura giuridica che va indicata in forma contratta (esempio: S.a.s. per Società in accomandita semplice).
Dati relativi al rappresentante firmatario della dichiarazione: questo riquadro va compilato solo nel caso in cui chi sottoscrive la dichiarazione sia un soggetto diverso dal dichiarante. In questo caso è necessario indicare il codice fiscale della persona fisica che sottoscrive la dichiarazione, il “Codice carica” corrispondente e i dati anagrafici richiesti. Il “Codice carica” può essere individuato nella tabella presente nelle istruzioni per la compilazione del modello di dichiarazione annuale IVA, pubblicato sul sito internet www.agenziaentrate.it nella sezione “Strumenti > Modelli > Modelli di dichiarazione”.
Se la dichiarazione è presentata da una società per conto del dichiarante, va compilato anche il campo “Codice fiscale società” e va indicato il “Codice carica” corrispondente al rapporto tra la società che presenta la dichiarazione e il dichiarante (es. la società che presenta la dichiarazione in qualità di rappresentante negoziale del dichiarante indica il codice carica 1).
Recapiti: Possono essere indicati i recapiti telefonici e l’indirizzo e-mail del dichiarante (o del rappresentante) per eventuali richieste di chiarimenti sui dati esposti nella dichiarazione da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Integrativa: Nell’ipotesi in cui, prima di effettuare l’operazione, si intenda rettificare o integrare i dati di unadichiarazione già presentata (ad esclusione dei dati relativi al plafond, indicati nel quadro A), è necessario inviare una nuova dichiarazione, barrando la casella “Integrativa” e indicando il numero di protocollo della dichiarazione che si intende integrare. La dichiarazione integrativa sostituisce la dichiarazione integrata.
Dichiarazione: Il dichiarante indica se intende avvalersi della facoltà, prevista per i soggetti che hanno effettuato cessioni all’esportazione od operazioni assimilate, di effettuare acquisti o importazioni senza applicazione dell’IVA, l’anno di riferimento e la tipologia del prodotto o del servizio. Il dichiarante compila:
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il campo 1, se la dichiarazione d’intento si riferisce ad una sola operazione, specificando il relativo importo. In caso di importazione indicare nel campo 1 un valore presunto relativamente all’ imponibile ai fini IVA,riferito alla singola operazione doganale, che tenga cautelativamente conto di tutti gli elementi che concorrono al calcolo di tale imponibile. L’importo di effettivo impegno del plafond sarà quello risultante dalla dichiarazione doganale collegata alla dichiarazione d’intento;
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il campo 2, se la dichiarazione d’intento si riferisce ad una o più operazioni fino a concorrenza dell’importo ivi indicato.
Destinatario della dichiarazione Il campo “Dogana” è barrato nel caso di importazioni. Nei campi relativi all’“Altra parte contraente” il dichiarante indica i dati del cedente o fornitore destinatari della dichiarazione
QUADRO A- PLAFOND DICHIARAIONE D'INTENTO
Tipo di plafond Nel rigo A1, il dichiarante indica la natura del plafond: Fisso o Mobile.
Operazioni che concorrono alla formazione del plafond Se, alla data di trasmissione della dichiarazione d’intento, la dichiarazione annuale IVA è stata già presentata, va barrata la casella 1 “Dichiarazione annuale IVA presentata” e non è necessario indicare quali operazioni concorrono alla formazione del plafond (caselle da 2 a 5).
Se la dichiarazione annuale IVA non è stata ancora presentata occorre barrare almeno una delle caselle da 2 a 5 del rigo A2, indicando quali operazioni hanno concorso alla formazione del plafond:
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la casella 2, per le esportazioni di beni (art. 8, primo comma, lettere a) e b) del d.P.R. 633/72);
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la casella 3, per le cessioni intracomunitarie di beni;
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la casella 4, per le cessioni di beni effettuate nei confronti di operatori sammarinesi;
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la casella 5, per le operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione