Le spese di manutenzione straordinaria, a causa della loro pluriennale utilità, devono essere capitalizzate ad incremento del valore dell’immobilizzazione cui si riferiscono.
Le spese di manutenzione straordinaria, dunque, si aggiungono al costo del bene, e partecipano nel tempo al risultato economico attraverso il conseguente aumento delle quote di ammortamento imputabili a ciascun esercizio. Il processo di ammortamento procede senza soluzione di continuità sul nuovo valore incrementato, lasciando immutato il periodo di ammortamento a fronte di maggiori quote annue. Qualora tali spese si traducano in un effettivo aumento della vita utile del cespite, sia tecnica che economica, sarà necessario modificare l’originario piano di ammortamento, al fine di tener conto della residua possibilità di utilizzazione dell’immobilizzazione in questione.