Domanda e Risposta Pubblicata il 13/04/2018

Tempo di lettura: 2 minuti

A chi va presentata l'istanza di interpello dal 1° marzo 2018?

A chi va spedita l'istanza di interpello nel 2018? Con quali modalità? Le novità dopo il Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 01 marzo 2018



L'interpello previsto dallo Statuto del Contribuente all'art. 11 della Legge n. 212 del 2000 consente al contribuente di interpellare l'Amministrazione Finanziaria per conoscere la soluzione nel caso in cui ci siano dubbi interpretativi. Con il Provvedimento n.47688/2018 del 1° marzo 2018 l'Agenzia delle Entrate, in seguito alla riorganizzazione che ha coinvolto gli uffici centrali ha previsto alcune modifiche agli indirizzi pec a cui mandare l'istanza.  Dopo aver visto le modalità con cui è possibile presentare l'interpello nel 2018, ecco le novità introdotte e la disciplina transitoria. 

Con che modalità si presenta l'istanza di interpello nel 2018?

La presentazione dell'istanza di interpello può essere effettuata in tre modi:

  1. consegna a mano;
  2. spedite in un plico chiuso con raccomandata con ricevuta di ritorno;
  3. presentata per via telematica attraverso l’impiego della posta elettronica certificata.
È, infine, prevista una modalità di presentazione semplificata per le sole istanze presentate dai contribuenti non residenti che non si avvalgono di un domiciliatario nel territorio dello Stato.

A chi va presentata l'istanza di interpello dal 1° marzo 2018?

Dal 1 marzo 2018 la Divisione Contribuenti diventa l’unica struttura alla quale inviare le diverse tipologie di interpello. Il provvedimento indica il nuovo indirizzo unico di Posta elettronica certificata (Pec) per l’invio delle istanze. Infatti, le istanze via Posta elettronica certificata vanno inviate a

interpello@pec.agenziaentrate.it

L'elenco completo di tutti gli indirizzi di posta elettronica delle varie Direzioni Regionali e Provinciali sono disponibili sul sito dell'Agenzia delle Entrate. 

Il provvedimento specifica che per gli interpelli da parte dei soggetti ammessi al regime di adempimento collaborativo occorre invece fare riferimento all’indirizzo Pec indicato nelle istruzioni per la compilazione del modello per l’adesione approvato con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate prot. n. 54237 del 14 aprile 2016.

dc.acc.cooperative@pec.agenziaentrate.it


È indicato anche il nuovo indirizzo di posta elettronica libera utilizzabile dai soggetti non residenti che non si avvalgono di un domiciliatario nel territorio dello Stato

div.contr.interpello@agenziaentrate.it


Chi erano gli Uffici competenti prima del 1° marzo 2018

L'istanza va presentata alla Direzione Regionale dell'Agenzia delle Entrate, in quanto sono competenti indipendentemente dalla tipologia di istanza presentata. In particolare, la competenza degli uffici è diversamente articolata a seconda che le istanze concernenti i tributi amministrati dall’Agenzia abbiano ad oggetto:

La Circolare 9/E 2016 ha specificato che sono inoltrate alla Direzione Centrale Normativa ed alla Direzione Centrale Catasto, Cartografia e Pubblicità immobiliare istanze presentate da:

Per approfondimenti e aggionarmenti segui il Dossier Interpello 2018

Ti potrebbe interessare Guida pratica alla redazione di un ricorso tributario utile guida su come redigere correttamente un ricorso per opporsi alle pretese erariali, con casi concreti di opposizione arricchiti da elementi strategia processuale.

Fonte: Fisco e Tasse


TAG: Riforma Giustizia Tributaria e Processo Telematico 2024 Interpello 2024