Si. nel caso in esame è dovuto un compenso forfetario in abbonamento, che varia in base al numero di linee utilizzate.
Si ricorda he la musica diffusa in pubblico, che valorizza attività commerciali di varia tipologia, è un bene tutelato dalla legge.
La normativa italiana sul diritti d’autore (LDA 633/41) e le direttive dell'Unione Europea tutelano, infatti, sia i diritti degli autori ed editori per la composizione dei brani (gestiti da SIAE), sia i diritti degli artisti e dei produttori che realizzano le registrazioni discografiche: i diritti connessi discografici.
SCF è il consorzio che In Italia rappresenta l’industria discografica nella gestione di tali diritti. Il compenso per i diritti connessi discografici è autonomo e indipendente rispetto a quanto dovuto a SIAE. Chi diffonde musica registrata in pubblico deve riconoscerli entrambi, qualunque sia la modalità impiegata.