Domanda e Risposta Pubblicata il 22/03/2010

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Commodity

Prodotti altamente standardizzati



Commodity (commodities al plurale) è un termine inglese entrato oramai nel gergo commerciale ed economico per la mancanza di un equivalente italiano, e deriva dal francese “commodité”, che in italiano si può tradurre, col significato di “ottenibile comodamente”, col termine “pratico”. Indica materie prime o altri beni assolutamente standardizzati, tali da potere essere prodotti ovunque con standard qualitativi equivalenti e commercializzati senza che sia necessario l’apporto di ulteriore valore aggiunto. Una commodity deve essere facilmente stoccabile e conservabile nel tempo, cioè non perdere le caratteristiche originarie.

L'elevata standardizzazione che caratterizza una commodity ne consente l'agevole negoziazione sui mercati internazionali. Le commodities possono costituire un'attività sottostante per vari tipi di strumenti derivati, in particolare per i future.

Nonostante vengono commercialmente chiamate "commodities" quelle merci che il mercato richiede in ogni caso, poiché sono legate alla sopravvivenza di una popolazione, come i fertilizzanti ed i prodotti agricoli, o permettono il funzionamento dell'economia di una nazione, come l’energia o più spesso le fonti energetiche, il legname ed i metalli in genere, possono considerarsi tali anche gli acciai e i microprocessori.

Il prezzo di una commodity viene fissato in apposite borse merci o da ristretti club o gruppi di aziende o stati, denominati "lobbies", che in qualche modo ne detengono il controllo sulla produzione .

Fonte: Wikipedia


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