Il calcolo del reddito dominicale si basa sulle tariffe d’estimo, stabilite dalla legge catastale, che indicano, per ciascun Comune, il reddito dominicale medio ordinario per ogni ettaro di terreno, espresso in moneta legale, stabilito dall’amministrazione del catasto dei Servizi tecnici erariali.
A tal riguardo, si ricorda che a decorrere dal 1° gennaio 1997, ai fini della determinazione delle imposte sui redditi, la tariffa d'estimo, che esprime il reddito dominicale, deve essere rivalutata dell'80 per cento.
ESEMPIO:
Reddito dominicale risultante dal catasto: 500
Rivalutazione 80%: 500 * 80% = 400
Reddito imponibile: 500 + 400 = 900
Nota: La Legge di Stabilità 2013 ha previsto un’ulteriore rivalutazione del 15% dei redditi dominicali e agrari per gli anni 2013, 2014 e 2015. La rivalutazione totale quindi, raggiungerà, per il reddito dominicale il 95%. Tuttavia la legge prevede una rivalutazione inferiore, pari al 5%, per i redditi dominicali e agrari dei terreni agricoli e dei terreni non coltivati, se posseduti e condotti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola. In tal caso, quindi, la rivalutazione totale sarà pari all’85% per il reddito dominicale.