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Scopo della norma è la tutela del consumatore da un lato ed il principio della libera concorrenza dall'altro, per colpire in modo specifico e puntuale le organizzazioni che propongono forme di vendita piramidale.
I primi quattro articoli definiscono l'ambito di applicazione della legge e disciplinano l'esercizio dell'attività di vendita diretta a domicilio, nonché quella dell'incaricato alla vendita e il rapporto fra quest'ultimo e la ditta affidante.
Il quinto articolo sancisce il divieto di realizzare, organizzare o promuovere operazioni o strutture di vendita piramidale e operazioni quali "giochi", piani di sviluppo, catene di S. Antonio.
Le sanzioni previste dall'art. 7 sono pesanti e prevedono, salvo che il fatto costituisca più grave reato, che chiunque promuove o realizza le attività o le strutture di vendita o le operazioni piramidali, e' punito con l'arresto da sei mesi ad un anno o con l'ammenda da 100.000 euro a 600.000 euro.
La vendita diretta, che la norma si propone di tutelare, ha lo scopo di avvicinare il produttore al consumatore finale tramite una rete di vendita costituita da agenti o venditori che vengono retribuiti dalla casa mandante proporzionalmente alla quantità o al valore del prodotto venduto.
La vendita attraverso il multilevel marketing, che rientra tra le forme di vendita diretta, è una forma di vendita del tutto innovativa per il nostro sistema economico che presenta parecchi elementi positivi:
a) possibilità di offrire nuove possibilità di impiego ;
b) comodità della dimostrazione dell'acquisto a domicilio;
c) clausola "soddisfatti o rimborsati", che è espressione di quel "diritto di ripensamento" che l'ordinamento giuridico di ogni stato moderno riconosce quale diritto inalienabile del consumatore.
A differenza che nella vendita diretta in una organizzazione piramidale il prodotto è solo il pretesto per reclutare altri venditori che pagheranno all'agente esclusivamente la posizione di rivenditore all'interno della piramide. A sua volta il venditore appena subentrato cercherà altri venditori a cui fare pagare il "diritto d'accesso" i quali a loro volta ne cercheranno altri e cosi via. Tutto ciò ovviamente indipendentemente dalla quantità di merce venduta.
A differenza, infatti, della vendita diretta che ha lo scopo di avvicinare il produttore al consumatore finale, le vendite piramidali tendono, al contrario, a moltiplicare i livelli di vendita. Ciò che si compra non è infatti un prodotto od un servizio ma semplicemente l'accesso alla "catena", ovvero la posizione di venditore in sé e per sé.
Le vendite piramidali sono vietate in quasi tutti i paesi (Olanda, Germania, Francia, Portogallo, Austria ecc..)
Si è in presenza di una vendita e di una impresa truffaldina quando :
Si ha presunzione della sussistenza di una operazione o di una struttura di vendita vietate al ricorrere di una delle seguenti circostanze:
a) obbligo del soggetto reclutato di acquistare dall'impresa organizzatrice, ovvero da altro componente la struttura, una rilevante quantita' di prodotti senza diritto di restituzione o rifusione del prezzo, nel caso di mancata o parzialmente mancata vendita al pubblico;
b) obbligo del soggetto reclutato di corrispondere, all'atto del reclutamento e comunque quale condizione per la permanenza nell'organizzazione, all'impresa organizzatrice o ad altro componente la struttura, una somma di denaro o titoli di credito o altri valori mobiliari e benefici finanziari in genere di rilevante entita' e in assenza di una reale controprestazione;
c) obbligo del soggetto reclutato di acquistare, dall'impresa organizzatrice o da altro componente la struttura, materiali, beni o servizi, ivi compresi materiali didattici e corsi di formazione, non strettamente inerenti e necessari alla attivita' commerciale in questione e comunque non proporzionati al volume dell'attivita' svolta.
Appaiono perciò chiari gli elementi che distinguono la vendita diretta dalla vendita piramidale.
Nella vendita piramidale la remunerazione è basata sulla acquisizione di nuove posizioni di rivendita, cioè sul semplice reperimento di nuovi elementi da inserire nell'organizzazione. Gli acquirenti che entrano nella catena pagano non tanto la merce ma il diritto di accesso all'organizzazione.
Nella vendita diretta, invece, il guadagno dipende esclusivamente dalla merce effettivamente venduta.
Inoltre, nella vendita piramidale, l'investimento iniziale è obbligatorio non per l'acquisto della merce (operazione spesso di "pura facciata"), ma quale prezzo per entrare nell'organizzazione. Anche per questo motivo il diritto dell'acquirente di restituzione della merce, anche ove formalmente previsto, rimane di difficilissima attuazione.
Per il testo della legge completo clicca qui!