Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 108/2024, che modifica alcune disposizioni in materia di avvisi bonari, vengono introdotte importanti novità che riguardano la gestione degli avvisi bonari e i nuovi termini di pagamento e impugnazione a partire dal 1° gennaio 2025.
Queste modifiche pongono l’accento su una maggiore tutela per il contribuente e su una gestione più flessibile degli adempimenti fiscali.
L'articolo continua dopo la pubblicità
Con la nuova normativa, il termine per rispondere agli avvisi bonari è stato esteso da 30 a 60 giorni, offrendo così ai contribuenti un periodo più ampio per esaminare l’avviso e agire di conseguenza.
Questa modifica consente ai contribuenti di disporre di più tempo per rispondere agli avvisi, con la possibilità di:
• Pagare l’importo dovuto.
• Richiedere una rateizzazione.
• Fornire chiarimenti tramite il sistema Civis.
Inoltre, per quanto riguarda le comunicazioni intermediarie inviate all’intermediario fiscale, il termine per gestire e comunicare le informazioni richieste all’Agenzia delle Entrate è stato fissato a 120 giorni, rispetto ai precedenti 60 giorni, permettendo così di gestire con maggiore efficienza le problematiche più complesse.
Dello stesso autore ti consigliamo l'eBook Indagini Finanziarie
I contribuenti che scelgono il pagamento rateale avranno tempo fino a 60 giorni dalla ricezione dell’avviso per versare la prima rata (rispetto ai 30 giorni precedenti). Per il saldo finale, il termine passa a 90 giorni dalla comunicazione dell’importo residuo da pagare, offrendo maggiore flessibilità nella gestione dei pagamenti.
Dello stesso autore ti consigliamo l'eBook Indagini Finanziarie
Il cassetto fiscale rappresenta uno strumento fondamentale per monitorare la propria posizione tributaria e per gestire in modo efficace la comunicazione con l’Agenzia delle Entrate. A partire dal 2025, il cassetto fiscale assume un ruolo ancora più rilevante, poiché le comunicazioni relative agli avvisi bonari e altre informazioni fiscali saranno visibili in tempo reale tramite questo strumento.
Dal 1° gennaio 2025, infatti, tutti gli avvisi bonari emessi dall’Agenzia delle Entrate saranno disponibili nel cassetto fiscale del contribuente, che potrà accedervi facilmente per:
• Monitorare le scadenze di pagamento.
• Verificare gli importi dovuti.
• Gestire la rateizzazione o inviare chiarimenti.
Questo permetterà una gestione tempestiva e accurata delle proprie obbligazioni fiscali, evitando errori legati a dimenticanze o a una gestione poco oculata delle comunicazioni fiscali.
Anche le comunicazioni relative ai chiarimenti richiesti e la risposta tramite Civis possono essere verificate direttamente nel cassetto fiscale. Questo strumento consente di:
• Visualizzare le risposte dell’Agenzia alle proprie richieste.
• Controllare lo stato delle impugnazioni.
• Monitorare la propria posizione fiscale in modo completo.
Dello stesso autore ti consigliamo l'eBook Indagini Finanziarie
Una delle modifiche più rilevanti riguarda la possibilità di impugnare direttamente l’avviso bonario, senza dover aspettare la cartella di pagamento. L’impugnabilità autonoma è stata ribadita dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 24390 del 2022, che ha stabilito che l’avviso bonario è un atto impositivo autonomamente impugnabile.
In merito alle modalità di impugnazione, l’avviso bonario può essere impugnato entro 60 giorni dalla sua ricezione, salvo casi eccezionali. I motivi di impugnazione possono includere:
Per quanto riguarda gli effetti dell'impugnazione, quando un avviso bonario viene impugnato, la procedura di riscossione è sospesa fino alla decisione finale del giudice tributario. In caso di accoglimento del ricorso, l’avviso sarà annullato e l’Agenzia delle Entrate dovrà correggere l’errore. Se, invece, l’impugnazione viene respinta, la riscossione riprenderà senza interruzione.
Dello stesso autore ti consigliamo l'eBook Indagini Finanziarie
in ambito giuridico che operativo. Di seguito riportiamo i principali riferimenti giurisprudenziali e le circolari dell’Agenzia delle Entrate che trattano degli avvisi bonari e della loro gestione.
È quindi fondamentale monitorare con attenzione i nuovi termini di risposta e di rateizzazione introdotti dal Decreto Legislativo 108/2024 per evitare di incorrere in sanzioni.
A parere di chi scrive, le modifiche introdotte dal Decreto Legislativo 108/2024 rappresentano un miglioramento significativo nella gestione degli avvisi bonari, offrendo maggiore flessibilità e nuove opportunità per contestare errori prima che la situazione fiscale si complichi e diventi definitiva permettendo al contribuente , e a chi lo assiste, di evitare (o anticipare) situazioni conflittuali con l’amministrazione finanziaria.
Dello stesso autore ti consigliamo l'eBook Indagini Finanziarie