Il 30 ottobre 2024, il Cancelliere del Regno Unito Rachel Reeves ha presentato la nuova Legge di Bilancio, che rappresenta un passo importante verso una revisione della politica fiscale britannica.
Con un obiettivo di raccolta di circa 40 miliardi di sterline, questa manovra mira a rafforzare l’economia nazionale attraverso l’incremento delle entrate fiscali e a sostenere investimenti pubblici strategici.
Le misure proposte colpiscono principalmente chi possiede investimenti, grandi patrimoni o uno status di residenza in UK.
Di seguito, le principali novità fiscali rilevanti per chi ha interessi economici nel Regno Unito.
L'articolo continua dopo la pubblicità
Una delle novità principali è l’aumento delle aliquote della Capital Gains Tax (CGT), l’imposta sulle plusvalenze. L’aliquota base sale dal 10% al 18%, mentre l’aliquota maggiore aumenta dal 20% al 24%. Questo incremento impatterà chi vende asset come azioni, seconde case o altri investimenti, riducendo il guadagno netto dopo le imposte. Per chi prevede di vendere beni a breve termine, può essere utile rivedere la strategia fiscale per pianificare al meglio il momento della vendita e sfruttare eventuali agevolazioni. Una corretta pianificazione può contribuire a minimizzare l’impatto della CGT e a ottimizzare i rendimenti netti.
La soglia esente da imposta di successione rimane congelata a £325.000, ma sui patrimoni superiori a £1 milione verrà applicata una nuova aliquota del 20%, colpendo in particolare beni agricoli e aziendali. Questo cambiamento potrebbe generare un onere fiscale significativo per chi intende trasferire patrimonio alle generazioni future, specialmente per chi possiede proprietà di alto valore. Pianificare la successione diventa quindi essenziale per evitare imposte eccessive. Agevolazioni come il “Business Property Relief” (BPR) permettono di ridurre il carico fiscale su alcune tipologie di beni aziendali, consentendo un passaggio di patrimonio più efficiente.
Dal prossimo aprile, i datori di lavoro dovranno affrontare un aumento dei contributi al National Insurance, che passa dal 13,8% al 15%. Inoltre, la soglia di esenzione viene ridotta da £9.100 a £5.000. Questi cambiamenti comporteranno un incremento dei costi del personale per molte aziende, in particolare quelle con una forza lavoro significativa. Le imprese sono incoraggiate a rivedere le strutture retributive e a valutare opportunità di efficienza nella gestione del personale per ridurre i costi.
Dal prossimo aprile, i datori di lavoro dovranno affrontare un aumento dei contributi al National Insurance, che passa dal 13,8% al 15%. Inoltre, la soglia di esenzione viene ridotta da £9.100 a £5.000. Questi cambiamenti comporteranno un incremento dei costi del personale per molte aziende, in particolare quelle con una forza lavoro significativa. Le imprese sono incoraggiate a rivedere le strutture retributive e a valutare opportunità di efficienza nella gestione del personale per ridurre i costi.
A partire da gennaio 2025, le rette scolastiche delle scuole private saranno soggette a IVA, aumentando i costi per le famiglie. Inoltre, dal 2028/29, le soglie dell’imposta sul reddito verranno rivalutate in base all’inflazione, con un possibile impatto sulle fasce di reddito più alte. Questo suggerisce la necessità di una pianificazione finanziaria a lungo termine, in modo da prepararsi a eventuali aumenti delle imposte sui redditi.
La Legge di Bilancio prevede di raccogliere ulteriori 6,5 miliardi di sterline rafforzando le misure contro l’elusione fiscale, con una maggiore attenzione alle società umbrello e ad altre strutture fiscali. Le aziende sono invitate a verificare la loro conformità ai nuovi regolamenti, effettuando controlli interni per prevenire possibili problematiche fiscali.
Queste modifiche rendono essenziale una pianificazione fiscale proattiva e una gestione strategica a lungo termine per chi opera nel Regno Unito o ha interessi finanziari rilevanti nel paese.