Speciale Pubblicato il 02/09/2024

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I lavoratori dello spettacolo e i requisiti pensionistici

di Redazione Fisco e Tasse

Lavoro nello spettacolo e la pensione. Artisti del mondo dello spettacolo, autonomi o dipendenti, hanno diritto agli stessi benefici pensionistici dei lavoratori iscritti all'AGO



I lavoratori dello spettacolo, sia dipendenti che autonomi, hanno diritto agli stessi benefici pensionistici dei lavoratori iscritti all'AGO. 

Dal 1° luglio 2021, nuove norme hanno aggiornato il regime pensionistico per gli iscritti al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo (FPLS), introducendo il calcolo contributivo per le pensioni dal 1° gennaio 2012. A partire dalla data indicata, i lavoratori che hanno maturato i requisiti per accedere alla pensione nei regimi di calcolo misto e contributivo vedono sostituite le pensioni

con le nuove pensioni di vecchiaia e vecchiaia anticipata.

I lavoratori sono suddivisi in tre gruppi con requisiti contributivi specifici.

Di seguito ulteriori dettagli.

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Pensione lavoratori dello spettacolo: le modifiche in vigore dal 2021

I lavoratori del settore dello spettacolo, sia che operino come dipendenti che come autonomi, godono degli stessi diritti pensionistici riconosciuti ai lavoratori dipendenti iscritti all'Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO).

Con l'articolo 66, commi 17-19, del decreto-legge n. 73/2021, sono state introdotte nuove norme riguardanti il regime pensionistico per coloro che sono iscritti al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo (FPLS). Queste modifiche, in vigore dal 1° luglio 2021, hanno aggiornato le disposizioni previste dal decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 182, includendo nuove tipologie di attività che richiedono l'obbligo di iscrizione e contribuzione al FPLS. Per quanto riguarda il calcolo delle pensioni, le quote maturate a partire dal 1° gennaio 2012 sono determinate esclusivamente secondo il metodo contributivo, senza eccezioni.

A partire dalla data indicata, i lavoratori che hanno maturato i requisiti per accedere alla pensione nei regimi di calcolo misto e contributivo vedono sostituite le pensioni

con le nuove pensioni di vecchiaia e vecchiaia anticipata.

Anche per i lavoratori del settore dello spettacolo è prevista l'applicazione delle disposizioni relative alla pensione anticipata flessibile.

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Pensione lavoratori dello spettacolo: i lavoratori a tempo determinato

È importante ricordare che i lavoratori dello spettacolo sono suddivisi in tre categorie distinte, ciascuna con modalità di calcolo dei contributi e delle prestazioni specifiche, oltre a requisiti contributivi diversi per il calcolo dell’anzianità contributiva. Queste differenze tengono conto delle particolari caratteristiche del lavoro in questo settore, dove molti lavoratori sono impiegati solo per determinati periodi dell’anno e non in modo continuativo. Di conseguenza, i contributi sono calcolati in base alle singole giornate lavorative.

Nel GRUPPO A rientrano i lavoratori a tempo determinato che svolgono attività artistica o tecnica direttamente collegata alla produzione e realizzazione di spettacoli, come attori, conduttori, registi, e altre figure simili.

Contributi giornalieri corrispondenti a 1 anno di contribuzione: 

• 120 (fino al 30 giugno 2021); 

• 90 (dal 1° luglio 2021). 

Per garantire l'accesso al diritto alla prestazione pensionistica, i lavoratori del Gruppo A che non riescono a raggiungere il requisito dell’annualità di contribuzione richiesto possono beneficiare di un accreditamento automatico di contributi. In particolare, negli anni in cui la retribuzione complessiva derivante dall'attività nello spettacolo supera quattro volte l'importo del trattamento minimo annuo previsto nell'Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), vengono accreditati d'ufficio un numero di contributi giornalieri necessario a raggiungere il requisito dell’annualità di contribuzione. Questo meccanismo consente di compensare la discontinuità lavorativa tipica del settore dello spettacolo, assicurando così ai lavoratori una maggiore sicurezza per il futuro pensionistico.

Ai soli fini dell’acquisizione del diritto alla prestazione pensionistica, 

 Ogni giornata contributiva versata al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo (FPLS) dai lavoratori appartenenti alla categoria degli attori cinematografici e audiovisivi (codice 022) comporta l'accreditamento di un'ulteriore giornata contributiva. Questo accreditamento aggiuntivo continua fino a raggiungere il requisito dell’annualità di contribuzione richiesta, fino a 90 giorni. Questo meccanismo è stato introdotto per agevolare gli attori, riconoscendo la natura spesso irregolare e intermittente del loro lavoro, permettendo loro di maturare più rapidamente i contributi necessari per ottenere il diritto alla pensione.

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Pensione lavoratori dello spettacolo: i lavoratori a tempo determinato (es. impiegati) e quelli a tempo indeterminato

Gruppo B: Include i lavoratori a tempo determinato che svolgono attività non direttamente connesse alla produzione artistica o tecnica di spettacoli, come ad esempio gli impiegati. Questi lavoratori, pur operando nel settore dello spettacolo, non rientrano nelle categorie artistiche o tecniche del Gruppo A. Le modalità di calcolo dei contributi e delle prestazioni per il Gruppo B seguono regole differenti rispetto a quelle previste per il Gruppo A, adattate alle caratteristiche delle mansioni più stabili e continuative svolte da questi lavoratori.

Contributi giornalieri corrispondenti a 1 anno di contribuzione: 260.

Gruppo C: Comprende i lavoratori dello spettacolo con rapporti di lavoro a tempo indeterminato, sia che svolgano attività artistiche o tecniche direttamente connesse alla produzione e realizzazione di spettacoli (come quelli del Gruppo A), sia che svolgano attività diverse (come i lavoratori del Gruppo B, ad esempio impiegati).

Contributi giornalieri corrispondenti a 1 anno di contribuzione: 312.

Per ottenere il diritto alle prestazioni pensionistiche nel settore dello spettacolo, almeno due terzi del requisito contributivo richiesto devono derivare da effettive prestazioni lavorative svolte nel settore stesso.

Nel caso in cui un lavoratore passi da un gruppo all'altro (ad esempio, dal Gruppo A al Gruppo B o C), per determinare il numero complessivo di giornate contributive accreditate, i contributi giornalieri accumulati nei diversi gruppi di provenienza vengono riproporzionati. 

Questo riproporzionamento avviene sulla base del rapporto tra i requisiti di annualità di contribuzione richiesti per il diritto alle prestazioni nei vari gruppi. In questo modo, viene garantita una continuità contributiva che tiene conto delle diverse caratteristiche e requisiti contributivi di ciascun gruppo.

Gli assicurati nel settore dello spettacolo sono classificati nella categoria in cui hanno maturato la maggiore anzianità contributiva. Questo significa che, al momento della liquidazione della pensione, viene applicato il criterio della prevalenza contributiva, ovvero si considera prevalente la categoria in cui il lavoratore ha accumulato il maggior numero di contributi.

Per i periodi precedenti al 1° agosto 1997, l’annualità di contribuzione si raggiungeva con le seguenti modalità2:

Periodo

Gruppo di appartenenza dei lavoratori

Contributi giornalieri

Fino al 31.12.1992

Ex 1°

60

Ex 2°

180

Dal 1/1/1993 al 31/7/1997

Ex 1°

120

Ex 2°

260

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Pensione lavoratori dello spettacolo: il requisito dell'età per l'accesso alla pensione

Il requisito dell’età per l’accesso alla pensione varia in base al momento in cui il lavoratore ha iniziato a versare i contributi, distinguendo tra coloro che hanno iniziato prima o dopo il 1° gennaio 1996.

Per i lavoratori iscritti dal 1996 in poi, i requisiti pensionistici sono gli stessi applicati alla generalità dei lavoratori, richiedendo quindi almeno 20 anni di contributi al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia.

Per i lavoratori che avevano già maturato un'anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, e che maturano i requisiti pensionistici a partire dal 1° gennaio 2014, esistono condizioni più favorevoli per l’accesso alla pensione.

I lavoratori già in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, con esclusivo riferimento ai soggetti che maturano i requisiti pensionistici a decorrere dal 1° gennaio 2014, appartenenti alle categorie specifiche dello spettacolo, nonché i ballerini e tersicorei, potranno accedere al pensionamento, con requisiti più favorevoli3:

Categorie

Limite di età

Artisti lirici; professori d’orchestra; orchestrali; coristi; concertisti; cantanti di musica leggera

Dal 1° gennaio 2023: 62 anni uomini e donne

Attori, conduttori, presentatori e disc-jockey; attori generici cinematografici, attori di doppiaggio cinematografico; direttori d’orchestra e sostituti; figuranti e indossatori

 

Dal 1° gennaio 2023: 65 anni uomini, 64 anni donne

Ballerini e tersicorei

Dal 1° gennaio 2023: 47 anni – uomini e donne

 Per accedere al pensionamento è richiesta la cessazione dell’attività lavorativa dipendente

La pensione di vecchiaia decorre dal 1° giorno del mese successivo al perfezionamento dei requisiti richiesti oppure, a domanda dell’interessato, dal 1° giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di pensione.

3Approfondisci con Il lavoro nello spettacolo - libro di carta



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