Il “Decreto Sanzioni” (D.Lgs 87/2024) ha riformato, tra le altre cose, le penalità previste per gli omessi o tardivi versamenti, riducendo – come accaduto in diversi altri comparti – le sanzioni applicabili.
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Con il D.Lgs 87/2024 sono state ridotte diverse sanzioni applicabili alle casistiche più disparate (dichiarative, relative alle irregolarità della fatturazione e registrazione delle operazioni eccetera), cosa che è accaduta anche con riguardo a quelle previste per le irregolarità dei versamenti, laddove è stata variata la misura della penalità applicabile “a regime” (dall’art. 13, comma 1, primo periodo del D.Lgs 471/1997) per i pagamenti dei tributi:
per i quali la nuova sanzione risulta pari al 25%, non invece più al 30% come era previsto in precedenza.
Si può però notare come simile novità si ripercuota anche sulle ulteriori previsioni, di ritardo contenuto:
Le diverse misure sanzionatorie, così come riformate dal “Decreto Sanzioni” e comparate con le precedenti, diventano dunque le seguenti:
SANZIONI TARDIVI / OMESSI VERSAMENTI | ||
RITARDO VERSAMENTO | VECCHIA PREVISIONE | NUOVA PREVISIONE |
Entro i primi 14 giorni | 1% per ogni giorno di ritardo | 0,83% per ogni giorno di ritardo |
Tra 15 e 90 giorni | 15% | 12,50% |
Oltre 90 giorni (oppure omissione) | 30% | 25% |
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