Speciale Pubblicato il 27/08/2024

Tempo di lettura: 4 minuti

Reverse Charge Interno e Reverse Charge Esterno

di Dott.ssa Francesca Iaccarino

Inversione contabile: come fare in pratica. Ecco come emettere l'autofattura o l'integrazione elettronica. Quali sono i termini per l'emissione dell'autofattura o integrazione



Il reverse charge, o inversione contabile, è un meccanismo fiscale introdotto al fine di “semplificare” la riscossione dell’IVA nonché di contrastare la frode, l’evasione e l’elusione fiscale nei settori considerati a rischio. Questo sistema sposta l'onere dell'assolvimento dell'imposta dal fornitore all'acquirente, evitando quindi la possibilità che il debitore del tributo (cedente/prestatore) ometta il versamento e, al contempo, l’acquirente (cessionario/committente) rivendichi il proprio credito IVA.

Esistono due tipologie principali: il reverse charge interno e quello esterno.

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Come Fare in Pratica: Reverse Charge Interno

Il reverse charge interno si applica a specifiche operazioni nazionali tra soggetti passivi IVA italiani, come definito dall'art. 17 e dall’art 74 del D.P.R. n. 633/72. 

Le operazioni interessate includono:

  1. Cessioni di oro da investimento e di oro industriale (art. 17, comma 5)
  2. Prestazioni di servizi nel settore edile (art. 17, comma 6, lett. a)
  3. Cessioni di fabbricati con opzione IVA (art. 17, comma 6, lett. a-bis)
  4. Prestazioni di servizi di pulizia, demolizione, installazione di impianti relative ad edifici (art. 17, comma 6, lett. a-ter)
  5. Cessioni di telefoni cellulari, console da gioco, tablet PC e laptop (art. 17, comma 6, lett. b e lett. c)
  6. Trasferimenti di quote di emissioni di gas a effetto serra (art. 17, comma 6, lett. d-bis)
  7. Trasferimenti di altre unità e di certificati relativi al gas e all’energia elettrica (art. 17, comma 6, lett d-ter)
  8. Cessioni di gas ed energia elettrica a soggetti passivi-rivenditori (art. 17, comma 6, lett. d-quater)
  9. Cessioni di rottami e cascami (art. 74, commi 7-8)

Procedura:

  1. Il fornitore emette una fattura senza l’addebito dell’IVA, indicando come natura IVA uno dei sottocodici N6 "inversione contabile".
  2. L'acquirente integra la fattura con l'IVA dovuta, e può trasmettere l'integrazione allo SdI usando il tipo documento TD16.
  3. L'acquirente registra il documento nei registri IVA acquisti e vendite, in modo da garantire la “neutralità” dell’operazione ai fini IVA.

Come Fare in Pratica: Reverse Charge Esterno

Il reverse charge esterno si applica alle operazioni transfrontaliere con fornitori UE o extra-UE

Le operazioni interessate includono:

  1. Prestazioni di servizi generiche (art. 7-ter DPR 633/72) ricevute da soggetti UE o extra-UE;
  2. Acquisti di beni da cedente UE;
  3.  Acquisti di beni già presenti in Italia da cedente Extra-UE. Diversamente, non è previsto alcun obbligo di emissione e trasmissione in Sdi nel caso di ricevimento delle fatture Extra-UE relative a cessioni di beni fisicamente non presenti già in Italia, ciò in quanto le importazioni sono corredate di bolletta doganale ed è la stessa Agenzia delle Dogane a comunicare i dati inerenti l’operazione di importazione.

Procedura per fornitori UE:

  1. L'acquirente riceve la fattura senza l’addebito dell’IVA, con l’annotazione "inversione contabile"
  2. L'acquirente integra la fattura tramite SdI:
    • Per servizi: usa il tipo documento TD17
    • Per beni: usa il tipo documento TD18

Procedura per fornitori extra-UE:

  1. L'acquirente riceve la fattura senza l’addebito dell’IVA.

2.  L'acquirente emette un'autofattura elettronica tramite SdI:

    • Per servizi: usa il tipo documento TD17
    • Per beni: usa il tipo documento TD19.

Come Emettere l'Autofattura o l'Integrazione Elettronica

Dal 1° luglio 2022, l'emissione di autofatture e integrazioni deve avvenire elettronicamente tramite il Sistema di Interscambio (SdI). 

Ecco i passi da seguire:

  1. Preparazione del file XML:
    • Utilizzare il formato XML previsto per le fatture elettroniche.
    • Compilare i campi obbligatori, inclusi i dati del fornitore e dell'acquirente.
    • Inserire il corretto tipo documento (TD16, TD17, TD18, TD19).
    • Indicare l'imponibile e l'IVA calcolata.
  2. Trasmissione allo SdI:
    • Inviare il file XML allo SdI tramite i canali ufficiali (PEC, web service, FTP).
    • Rispettare le tempistiche previste per ciascun tipo di operazione.
  3. Conservazione:
    • Conservare elettronicamente il file XML inviato e la ricevuta di trasmissione.
  4. Registrazione contabile:
    • Annotare l'operazione nei registri IVA acquisti e vendite, in modo da garantire la “neutralità” dell’operazione ai fini IVA.

Reverse charge interno ed esterno: esempi pratici

Esempio reverse charge interno:

Un'impresa edile esegue lavori di ristrutturazione per la società X s.r.l. per € 10.000.

Esempio reverse charge esterno:

Un'azienda italiana acquista servizi di consulenza da un fornitore francese per € 5.000.

L'azienda italiana emette un'integrazione (TD17) per € 5.000 + € 1.100 IVA (22%).

Reverse charge interno ed esterno: termini per emissione autofattura e integrazione

La corretta e tempestiva trasmissione elettronica tramite SdI è fondamentale per evitare sanzioni e garantire la conformità fiscale. Questo processo sostituisce la precedente comunicazione esterometro, offrendo una gestione più efficiente e tracciabile delle operazioni soggette a reverse charge.



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