Nuovi criteri di collegamento per l’individuazione della residenza fiscale delle persone fisiche e giuridiche oltre e nuove agevolazioni previste per il rimpatrio dei cervelli o per le aziende che decidono di investire in Italia.
Il libro "Novità Fiscalità Internazionale alla luce della Riforma" di Ennio Vial e Silvia Bettiol, rappresenta una risorsa fondamentale per professionisti e aziende che devono affrontare le nuove sfide introdotte dalla recente riforma fiscale. L'entrata in vigore del Decreto Legislativo 27 dicembre 2023, n. 209, ha apportato modifiche sostanziali alla disciplina della fiscalità internazionale, richiedendo un'adeguata comprensione e applicazione delle nuove norme per evitare errori e sanzioni.
Il testo offre una panoramica dettagliata delle novità legislative, mettendo in luce i cambiamenti più significativi rispetto alla normativa precedente. La riforma introduce nuovi criteri di collegamento per l'individuazione della residenza fiscale delle persone fisiche e giuridiche, agevolazioni per il rimpatrio dei cervelli e incentivi per le aziende che decidono di investire in Italia. Queste modifiche mirano a rendere il sistema fiscale italiano più competitivo e attrattivo per gli investimenti internazionali, nonché a contrastare fenomeni di evasione ed elusione fiscale.
Gli autori, con un approccio pratico e aggiornato, offrono strumenti utili per interpretare correttamente le nuove disposizioni e per applicarle in modo efficace. Il libro è strutturato in modo da fornire sia un inquadramento teorico delle norme sia un supporto operativo per la loro applicazione, grazie all'analisi di casi pratici e all'approfondimento delle problematiche più comuni.
In un contesto globale sempre più complesso e interconnesso, la conoscenza delle regole di fiscalità internazionale diventa indispensabile per garantire la compliance fiscale e per sfruttare le opportunità offerte dalle nuove disposizioni.
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Approfondisci con Novità Fiscalità Internazionale alla luce della Riforma – libro di carta
l libro è destinato a una vasta gamma di professionisti e aziende che operano in ambito internazionale e che devono affrontare le nuove sfide poste dalla riforma fiscale. Tra i principali destinatari si possono individuare:
In sintesi, il manuale rappresenta uno strumento indispensabile per chiunque debba destreggiarsi nel complesso panorama della fiscalità internazionale post-riforma, offrendo chiarezza e approfondimenti su un tema di grande rilevanza pratica.
Approfondisci con Novità Fiscalità Internazionale alla luce della Riforma – libro di carta
La struttura del libro è organizzata in capitoli tematici che coprono vari aspetti della fiscalità internazionale, con particolare attenzione alle novità introdotte dalla riforma. Ogni capitolo è suddiviso in paragrafi che approfondiscono specifici argomenti, fornendo sia un contesto storico sia una spiegazione dettagliata delle nuove disposizioni legislative (si rimanda all'indice per i dettagli).
1. La Residenza delle Persone Fisiche dal 2024
Il primo capitolo esamina i criteri per determinare la residenza fiscale delle persone fisiche, confrontando le vecchie regole con le nuove introdotte dal decreto. La discussione include la ridefinizione del concetto di domicilio e l'introduzione del criterio della mera presenza fisica nel territorio dello Stato.
2. La Residenza delle Società
Questo capitolo si concentra sulla residenza fiscale delle società e degli enti, descrivendo la normativa precedente e le nuove disposizioni. Viene analizzata anche la disciplina relativa ai trust e alle società di persone, con riferimenti alle convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni.
3. La residenza del Trust
Viene esaminata la disciplina della residenza fiscale dei trust, illustrando i cambiamenti apportati dalla nuova normativa. Si discutono le presunzioni di residenza in Italia per i trust esteri e le implicazioni delle convenzioni contro le doppie imposizioni.
4. La disciplina delle Controlled Foreign Companies (CFC)
Il quarto capitolo tratta la normativa sulle CFC, con una spiegazione dettagliata delle novità introdotte dal D.Lgs. 209/2023. Viene analizzata la nozione di controllo e il meccanismo di imputazione per trasparenza.
5. La tassazione dei dividendi paradisiaci
Questo capitolo approfondisce gli impatti delle nuove regole CFC sui dividendi, includendo le partecipazioni di controllo e non. Vengono presentati casi pratici per illustrare l'applicazione delle nuove disposizioni.
6. Gli impatriati alla luce del nuovo articolo 5 D.Lgs. 209/2023
Si esamina il nuovo regime agevolativo per i lavoratori impatriati, includendo i requisiti soggettivi, la durata delle agevolazioni e le differenze tra vecchia e nuova normativa.
7. Trasferimento in Italia di attività economiche estere – il c.d. Reshoring
Analizza le agevolazioni fiscali per il trasferimento di attività economiche estere in Italia. Esamina le osservazioni di Assonime e altre previsioni agevolative per le imprese non residenti che si trasferiscono in Italia.
8. La rivalutazione delle partecipazioni estere
Spiega la rivalutazione delle quote e partecipazioni estere, includendo ambito soggettivo e oggettivo, modalità di perfezionamento della disciplina e problemi del credito d'imposta.
9. La PEX estesa alle società estere dalla Legge di Bilancio 2024
Tratta dell'estensione della participation exemption (PEX) alle società estere, analizzando la territorialità e la qualificazione delle plusvalenze da partecipazioni in società italiane.
10. 2024: La Svizzera diventa “White”
Esamina le conseguenze della rimozione della Svizzera dalla black list fiscale, inclusi gli effetti positivi e l'applicazione delle convenzioni contro le doppie imposizioni.
11. Il Nuovo Quadro RW 2024
Descrive le modifiche al quadro RW del Modello Redditi PF/2024, includendo la tassazione e il monitoraggio delle criptoattività e altre novità fiscali, come l'introduzione del quadro W nel mod.730.
12. La Convenzione Multilaterale BEPS
Analizza la Convenzione Multilaterale BEPS (Base Erosion and Profit Shifting), spiegando la natura delle disposizioni, l'eliminazione della doppia residenza e le norme antiabuso.
13. Applicazione di Ritenute su Canoni per Utilizzo di Software
Esamina la disciplina domestica e convenzionale per l'applicazione di ritenute sui canoni pagati per l'utilizzo di software, includendo casi pratici e la posizione dell'Agenzia delle Entrate.
14. Residenza fiscale e split year nelle risposte ad interpello dell’Agenzia delle Entrate
Analizza la residenza fiscale in Italia e il concetto di split year, attraverso le risposte ad interpello dell'Agenzia delle Entrate e le convenzioni internazionali.
15. Lo Smart Working anche alla luce della C.M. n. 25/E del 18 Agosto 2023
Esplora il rapporto tra residenza fiscale e smart working, inclusi i regimi speciali per gli impatriati e i trasferimenti fittizi della residenza all'estero.
16. I Lavoratori frontalieri e le indicazioni della C.M. n. 25/E del 18 Agosto 2023
Descrive la normativa interna e convenzionale per i lavoratori frontalieri, includendo la definizione di frontaliere e le indicazioni dell'Agenzia delle Entrate.
17. I Beneficiari residenti in Italia di un trust estero
Analizza l'imposizione diretta e indiretta dei beneficiari residenti in Italia di trust esteri, includendo la distinzione tra trust opachi e trasparenti e le questioni di monitoraggio fiscale.
18. Recenti principi di diritto in tema di stabile organizzazione e nuova IME
Esamina la definizione di stabile organizzazione nella normativa interna e convenzionale, inclusi i rapporti tra casa madre e stabile organizzazione e il regime di branch exemption.
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Come già segnalato in precedenza, in data 28 dicembre 2023 è stato pubblicato in G.U. il D.Lgs. 27 dicembre 2023 n. 209, attuativo dell’art. 3 comma 1 lett. c), d), e) ed f) della L. 111/2023 (legge delega di riforma fiscale) in materia di fiscalità internazionale.
L’art. 2 del decreto in commento riformula il comma 3 dell’articolo 73 del Tuir in materia di residenza delle società e degli enti.
In buona sostanza, dal 2024, la residenza delle società e degli enti si mantiene riconducibile a tre criteri alternativi tra loro e da soddisfarsi per la maggior parte del periodo di imposta. Tuttavia, rispetto alla previgente previsione normativa, viene eliminato il criterio dell’oggetto principale.
Il criterio della sede dell’amministrazione trova una più puntuale definizione. Detto criterio viene bipartito nel criterio della “sede di direzione effettiva” e della “gestione ordinaria in via principale”.
Si tratta di concetti di natura sostanziale volti a identificare, rispettivamente, il luogo in cui sono assunte le decisioni strategiche e il luogo in cui si svolgono concretamente le attività di gestione della società o dell’ente.
Riportiamo per comodità lo stralcio di testo del novellato comma 3 di nostro interesse, a mente del quale: “Ai fini delle imposte sui redditi si considerano residenti le società e gli enti che per la maggior parte del periodo di imposta hanno nel territorio dello Stato la sede legale o la sede di direzione effettiva o la gestione ordinaria in via principale. Per sede di direzione effettiva si intende la continua e coordinata assunzione delle decisioni strategiche riguardanti la società o l’ente nel suo complesso. Per gestione ordinaria si intende il continuo e coordinato compimento degli atti della gestione corrente riguardanti la società l’ente nel suo complesso. Gli organismi di investimento collettivo del risparmio si considerano residenti se istituiti in Italia. […]”.
In sostanza viene confermato il criterio della sede legale che, però, per i trust non appare essere rilevante e viene finalmente espunto il criterio dell’oggetto dell’attività, fonte di passati dubbi interpretativi.
Il criterio della sede dell’amministrazione viene meglio declinato nelle due versioni della “sede di direzione effettiva” e della “gestione ordinaria in via principale”.
Dalla definizione proposta nella norma emerge come si tratti della sede del top management e della sede della gestione day by day. In sostanza, possiamo affermare che entrambe le tipologie di attività decisionale ben si conciliano con le “funzioni” tipiche del trustee. L’abbandono del criterio dell’oggetto dell’attività, unito alla conferma della irrilevanza del criterio della sede legale, porta e ritenere oggi ancor più di ieri che la residenza fiscale del trust tenda a coincidere con quella del trustee.al libro
Estratto dal libro Novità Fiscalità Internazionale alla luce della Riforma
1 La residenza delle persone fisiche dal 2024
1.1 Introduzione
1.2 La residenza delle persone fisiche: un confronto tra passato e presente
1.3 Le regole in vigore fino al 31 dicembre 2023
1.4 Le nuove regole dell’art. 1 del decreto internazionalizzazione
1.5 Il domicilio tra dilemmi vecchi e nuovi
1.6 Le pronunce della Cassazione che considerano prevalenti gli interessi personali
1.7 Le pronunce della Cassazione che considerano prevalenti gli interessi economici
1.8 La questione della presenza fisica
1.9 Una digressione sul tema dell’iscrizione all’AIRE e le sue sanzioni
1.9.1 L’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero
1.9.2 Soggetti obbligati ad iscriversi all’AIRE
1.9.3 Soggetti non obbligati ad iscriversi all’AIRE
1.9.4 Modalità di iscrizione all’AIRE
1.9.5 Decorrenza dell’iscrizione all’AIRE
1.9.6 La cancellazione dall’AIRE
1.9.7 La mancata iscrizione all’AIRE
1.9.8 Il regime sanzionatorio
1.10 Il rapporto con le convenzioni contro le doppie imposizioni
2 La residenza delle società
2.1 Introduzione
2.2 La residenza delle società e degli enti
2.2.1 La disciplina precedentemente in vigore
2.2.2 La nuova previsione normativa in vigore dal 2024
2.2.3 In relazione ai trust
2.2.4 In relazione alle società di persone
2.3 La residenza delle società e degli enti nelle convenzioni contro le doppie imposizioni
2.4 Orientamenti giurisprudenziali in tema di residenza estera delle società e degli enti
2.4.1 La giurisprudenza secondo cui esterovestizione equivale ad abuso del diritto
2.4.2 La giurisprudenza secondo cui esterovestizione equivale ad evasione
3 La residenza del trust
3.1 Introduzione
3.2 La vecchia disciplina della residenza fiscale: la soggettivizzazione fiscale del trust
3.3 La vecchia disciplina della residenza fiscale in vigore fino al 2022
3.4 La nuova residenza del trust dal 2024
3.5 Le presunzioni di residenza in Italia per i trust esteri
3.6 Cosa cambia davvero con il Decreto Internazionalizzazione per i trust?
3.7 La residenza fiscale del trust e le Convenzioni contro le doppie imposizioni
3.7.1 L’evoluzione storica del pensiero
3.7.2 La posizione dell’Amministrazione finanziaria
4 La disciplina controlled foreign companies. Le novità del D.Lgs. 209/2023
4.1 Introduzione
4.2 I lineamenti della disciplina controlled foreign companies
4.2.1 Profili introduttivi
4.2.2 La normativa cfc in sintesi
4.3 La nozione di controllo
4.4 La tassazione effettiva da confrontare
4.4.1 Rapporto tra disciplina cfc e disciplina relativa ai dividendi
4.4.2 Successione temporale dei provvedimenti
4.4.3 Imposte estere da considerare
4.4.4 Adesione della società estera ad una tassazione di gruppo
4.4.5 Regimi opzionali esteri
4.4.6 Le differenze temporanee
4.4.7 Applicazione del principio di derivazione rafforzata
4.5 La determinazione del reddito estero
4.6 Il meccanismo di imputazione per trasparenza
4.7 Il trasferimento in Italia della cfc: i chiarimenti della C.M. 18/E/2021 e della C.M. 29/E/2022
4.8 Determinazione dell’ultimo esercizio di residenza estera
4.9 Interpello probatorio
4.10 Holding estera e cfc
4.10.1 I casi di discussione: il raffronto dell’imposizione in assenza di applicazione del principio
4.10.2 Applicazione del principio del provvedimento: le regole italiane applicate alla holding estera
4.10.3 Applicazione del principio del provvedimento: le regole estere applicate nel calcolo dell’ETR della holding estera e del VTR
4.10.4 Una riflessione sugli esempi
4.10.5 Il caso della holding lussemburghese
4.11 Le nuove previsioni relative alla tassazione effettiva della società estera cfc: la tassazione del 15%
4.11.1 Come computare la tassazione effettiva estera
4.11.2 Le condizioni restrittive per applicare la nuova regola
4.11.3 Le ulteriori nuove ipotesi previste dalla novella
4.11.4 Il contenuto del provvedimento 30 aprile 2024 – L’opzione per la tassazione del 15%
4.11.5 Una riflessione: ma le persone fisiche sono davvero discriminate?
4.11.6 I riflessi sulla tassazione dei dividendi
4.11.7 Alcuni casi pratici
5 La tassazione dei dividendi paradisiaci. Risvolti operativi a seguito delle novità introdotte dal D.Lgs. 209/2023 alla disciplina cfc
5.1 Introduzione
5.2 Le ricadute delle nuove regole cfc sui dividendi: le partecipazioni non di controllo
5.3 Le ricadute sulle partecipazioni di controllo
5.4 Quali sono le modifiche in tema di tassazione cfc?
5.5 Torniamo ai dividendi
5.6 Il regime dei dividendi paradisiaci in ipotesi di controllo
5.7 Applicazioni pratiche: applicazione del test 1007
5.8 La cessione della partecipazione
5.9 E se il test 1007 non risulta soddisfatto?
5.10 Analisi della C.M. 35/E/2016 sulla base di un caso concreto
5.11 Il requisito della revisione: alcune riflessioni con i test della C.M. 35/E/2016
5.12 Un quadro di sintesi
5.13 Alcuni esempi
6 Gli impatriati alla luce del nuovo articolo 5 D.Lgs. 209/2023
6.1 Introduzione
6.2 Il nuovo regime agevolativo in favore dei lavoratori impatriati
6.2.1 Requisiti soggettivi
6.2.2 Durata dell’agevolazione
6.2.3 Detassazione maggiore per chi rientra con figli
6.2.4 Chiarezza sugli impatriati che rientrano dopo periodi di distacco
6.2.5 Stop alla maggiore agevolazione per i trasferimenti al Sud Italia
6.3 Aiuti de minimis e regime di impatrio
6.4 Cosa accade per i vecchi impatriati? Ovvero per chi è rientrato quando ancora era in vigore la previgente normativa? – Le previsioni dei commi 9 e 10
6.5 Una tabella di sintesi fra vecchia e nuova disciplina
6.6 Osservazioni conclusive
7 Trasferimento in Italia di attività economiche estere – il c.d. reshoring
7.1 Introduzione
7.2 Trasferimento in Italia di attività economiche – A chi si rivolge
7.2.1 Le osservazioni di Assonime – Circolare 4/2024
7.3 Ulteriori previsioni agevolative
7.3.1 I valori di ingresso dell’impresa non residente che si trasferisce
7.3.2 Il meccanismo del recapture
8 La rivalutazione delle partecipazioni estere
8.1 Introduzione
8.2 La rivalutazione delle quote in generale
8.2.1 Ambito soggettivo
8.2.2 Ambito oggettivo
8.3 Modalità di perfezionamento della disciplina
8.4 L’ammissibilità della rivalutazione di quote estere
8.5 Le partecipazioni estere
8.5.1 In relazione alla normativa nazionale
8.5.2 Il Modello OCSE 2017
8.5.3 Il problema del credito di imposta
8.5.4 L’ipotesi delle partecipazioni detenute in società non residenti
8.5.5 La rivalutazione della quota estera e il conferimento
8.5.6 La rivalutazione in ipotesi di successione e donazione
9 La pex estesa alle società estere dalla legge di bilancio 2024
9.1 Introduzione
9.2 Territorialità e qualificazione delle plusvalenze conseguite da società non residenti per la cessione di partecipazioni in società italiane
9.2.1 Disciplina domestica di tassazione delle società non residenti sulle plusvalenze immobiliari
9.2.2 Disciplina convenzionale
9.3 Il vecchio regime impositivo
9.3.1 Inquadramento
9.3.2 Modalità dichiarative
9.3.3 Un quadro di sintesi
9.4 Il nuovo regime impositivo
9.4.1 La novella della legge di bilancio 2024
9.4.2 L’origine giurisprudenziale della novella
9.4.3 Un quadro di sintesi: società extra UE e società non SEE con scambio info
9.4.4 Un quadro di sintesi: società UE e SEE con scambio info
9.5 La tassazione delle plusvalenze nel Modello Convenzionale
9.6 Le Convenzioni dell’Italia: un quadro sinottico
9.7 Paesi con Convenzione che non prevede la clausola relativa alle società immobiliari
9.8 Paesi con Convenzione che contiene una clausola per le società immobiliari vicina alla formulazione del Mod. OCSE 2003
9.9 Paesi con Convenzioni che contengono una clausola relativa alle società immobiliari vicina al Mod. OCSE 2017
9.9.1 La Convenzione con la Francia
9.9.2 La Convenzione con Cipro
10 2024: la Svizzera diventa “white”
10.1 Introduzione
10.2 La fuoriuscita dalla black list
10.3 Efficacia ex nunc o ex tunc?
10.4 Il primo effetto della fuoriuscita dalla black list: disapplicazione della presunzione di residenza
10.4.1 Orientamenti giurisprudenziali in tema di residenza fiscale
10.5 Ulteriori effetti positivi dalla fuoriuscita dalla black list
10.5.1 La disapplicazione del raddoppio di sanzioni e termini
10.6 Lo stato attuale della black list di cui al D.M. 4 maggio 1999
10.7 Altri casi di applicazione del decreto 4 maggio 1999
11 Il nuovo quadro RW 2024
11.1 Introduzione
11.2 Le criptoattività dal 2023
11.2.1 Il monitoraggio delle criptoattività
11.2.2 La tassazione delle criptoattività
11.3 La vivisezione del quadro RW nel Mod. Redditi PF/2024
11.3.1 Il rigo RW1: l’analisi colonna per colonna
11.4 Il battesimo del quadro W nel Mod. 730
11.5 L’aumento di IVIE ed IVAFE dal 2024
11.5.1 Raddoppio IVAFE per prodotti finanziari in paesi paradisiaci
11.5.2 L’aumento IVIE dal 2024
11.5.2.1 Le ipotesi di esonero per abitazione principale
11.5.2.2 L’IVIE per la prima casa di lusso
11.5.2.3 E se gli immobili non variano?
12 La Convenzione Multilaterale BEPS
12.1 Introduzione
12.2 N natura della Convenzione: che valenza ha?
12.3 Dove reperire le informazioni utili
12.4 Entrata in vigore
12.5 N natura delle disposizioni (obbligatorie o non obbligatorie)
12.6 Le entità con doppia residenza (art. 4)
12.6.1 Introduzione
12.6.2 L’eliminazione della doppia residenza per i soggetti diversi dalle persone fisiche
12.6.3 Le riserve
12.6.4 La notifica delle riserve al depositario
12.6.5 La posizione dell’Italia
12.7 Applicazione dei metodi per l’eliminazione della doppia imposizione
12.7.1 Introduzione
12.7.2 Le opzioni possibili
12.7.3 Il gioco delle opzioni e delle riserve
12.7.4 La posizione dell’Italia
12.8 La norma antiabuso in tema di dividendi
12.8.1 Introduzione
12.8.2 La previsione antielusiva
12.8.3 Le riserve
12.8.4 La posizione dell’Italia
12.9 La nuova stabile organizzazione nella Convenzione Multilaterale
12.9.1 Introduzione
12.9.2 Elusione attraverso la figura del commissionario
12.9.2.1 La nuova previsione
12.9.2.2 Esclusione dall’applicazione
12.9.2.3 Modalità applicative
12.9.2.4 La riserva
12.9.2.5 La posizione dell’Italia
12.9.3 Elusione attraverso specifiche attività
12.9.3.1 Introduzione
12.9.3.2 La presenza della stabile organizzazione della casa madre o di una parte correlata
12.9.3.3 La sede fissa di affari
12.9.3.4 Il gioco delle riserve
12.9.3.5 Ulteriori condizioni per l’operatività delle opzioni
12.9.3.6 L’operatività del paragrafo 4 relativo alla forza attrattiva della stabile
12.9.3.7 La posizione dell’Italia
12.9.4 Lo splitting-up dei contratti
12.9.4.1 Lineamenti della disciplina
12.9.4.2 Le riserve e la pozione dell’Italia
12.10 Un caso professionale: il magazzino può essere stabile organizzazione
12.10.1 Introduzione
12.10.2 Il caso concreto
12.10.3 La normativa interna
12.10.4 Le previsioni del Modello di Convenzione OCSE 2017: la negative list
12.10.5 Il magazzino collegato ad un business del gruppo
12.10.6 La Convenzione Multilaterale 2017
12.10.7 La stabile nella Multilaterale
12.11 Le plusvalenze internazionali da partecipazioni immobiliari
12.11.1 Introduzione
12.11.2 Le plusvalenze immobiliari
12.11.3 Le plusvalenze da partecipazioni immobiliari
12.11.4 La nuova formulazione del paragrafo 4 contenuta nel Modello OCSE 2017
12.11.5 Le previsioni della Convenzione Multilaterale
12.11.5.1 Le disposizioni dell’art. 9: il caso in cui la Convenzione già prevede la clausola delle plusvalenze immobiliari
12.11.5.2 Il caso in cui la Convenzione non prevede la clausola delle partecipazioni immobiliari
12.12 Le riserve e le opzioni
12.13 La posizione dell’Italia
12.14 La rete dei trattati dell’Italia: i trattati con la clausola antiabuso
12.15 I trattati senza la clausola antiabuso
13 Applicazione di ritenute su canoni per utilizzo di software
13.1 Introduzione
13.2 La disciplina domestica
13.3 La disciplina convenzionale
13.4 Il reddito di impresa nel Modello OCSE
13.5 Le royalties nel Modello OCSE
13.6 L’orientamento dell’Agenzia delle Entrate
13.7 Direttiva canoni interessi
13.8 Alcuni esempi concreti
13.8.1 Il compenso per la commercializzazione del software è pagato da una società estera a una italiana
14 Residenza fiscale e split year nelle risposte ad interpello dell’Agenzia delle Entrate
14.1 Introduzione
14.2 La residenza fiscale in Italia: l’art. 2, co. 2 del D.P.R. n. 916/1987
14.2.1 L’iscrizione all’anagrafe
14.2.2 Il domicilio nel codice civile
14.2.3 La residenza ai sensi del codice civile
14.3 La disciplina convenzionale: il presupposto della disciplina convenzionale
14.4 Trasferimento della residenza in corso d’anno
14.4.1 La disciplina convenzionale
14.4.2 La disciplina domestica
14.5 Le Convenzioni siglate dall’Italia che prevedono lo split year
14.6 Gli interventi di prassi in tema di split year
14.7 Il caso dell’apolidia fiscale – Un tema ancora irrisolto
14.8 Lo split year trova applicazione anche alle società?
15 Lo smart working anche alla luce della C.M. n. 25/E del 18 agosto 2023
15.1 Introduzione
15.2 Quando lo smart working ha avuto la sua massima “applicazione”
15.3 Il rapporto tra residenza fiscale e smart working
15.4 La residenza nelle Convenzioni
15.5 Convenzioni e smart working
15.5.1 Redditi da lavoro dipendente
15.6 Lo smart working nel periodo emergenziale
15.7 Regimi speciali per gli impatriati in caso di svolgimento dell’attività lavorativa in Italia
15.7.1 Regime degli impatriati
15.8 I trasferimenti fittizi della residenza all’estero
15.9 La stabile organizzazione e la base fissa
16 I lavoratori frontalieri e le indicazioni della C.M. n. 25/E del 18 agosto 2023
16.1 Introduzione
16.2 La definizione di frontaliere
16.2.1 Il lavoratore frontaliere nella normativa interna
16.2.2 La definizione di frontaliere nelle Convenzioni
16.2.3 La rivisitazione dei Comuni interessati
16.3 Brevi note conclusive
17 I beneficiari residenti in Italia di un trust estero
17.1 Introduzione
17.2 L’imposizione indiretta
17.3 L’imposizione diretta
17.3.1 Trust opaco o trasparente
17.3.2 La tassazione dei beneficiari del trust trasparente non residente
17.3.3 La tassazione dei beneficiari del trust opaco non residente: la natura paradisiaca del trust
17.3.4 La questione dei trust comunitari
17.3.5 La determinazione della tassazione nominale: questioni introduttive
17.3.6 Tassazione nominale e aliquote progressive per scaglioni
17.3.7 Aliquote differenziate in base alle tipologie di reddito e scaglione di esenzione
17.3.8 Tassazione in capo ai beneficiari e tassazione nominale
17.3.9 La questione delle esimenti
17.3.10 La tassazione dei beneficiari del trust opaco non residente dopo la conclusione del trust
17.4 Il monitoraggio fiscale del trust trasparente ed opaco
17.5 Il caso del trust interposto
17.5.1 Introduzione
17.5.2 Trust interposto nei confronti del beneficiario residente in Italia
17.5.3 Trust interposto nei confronti del disponente estero
18 Recenti principi di diritto in tema di stabile organizzazione e nuova IME
18.1 Introduzione
18.2 La definizione di stabile organizzazione nella normativa interna
18.3 Le operazioni delle stabili organizzazioni rientranti in gruppi IVA
18.3.1 I rapporti tra casa madre e stabile organizzazione in assenza di un gruppo IVA
18.3.2 I rapporti tra casa madre e stabile organizzazione se la madre o la stabile aderiscono ad un gruppo IVA UE
18.3.3 I rapporti tra casa madre e stabile organizzazione se la madre o la stabile aderiscono ad un gruppo IVA non UE
18.3.4 Rapporti tra due stabili organizzazioni di un soggetto comunitario con una stabile extracomunitaria aderente ad un gruppo IVA
18.3.5 Rapporti tra due stabili organizzazioni italiane di due società estere aderenti ad un gruppo IVA UE
18.4 Il regime di branch exemption (168-ter Tuir)
18.5 La disciplina convenzionale
18.6 L’opzione nel Modello Redditi SC
18.7 La remissione in bonis
18.8 Il principio di diritto n. 10/2023 in tema di opzione per il regime Bex
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