Speciale Pubblicato il 02/06/2024

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L’evolversi del mercato del tabacco a 20 anni dalla legge Sirchia

di Pamela Furlanetto

Sigarette tradizionali ed elettroniche e-cig, Pod, nicotine pouches come cambia il mercato delle sigarette e dei fumatori



Negli ultimi anni il mondo dei fumatori e del tabacco ha subito innumerevoli novità e cambiamenti.

Se pensiamo che sono passati già 20 anni dalla famosa legge Sirchia, che vietava il fumo nei locali pubblici, una legge che agli esordi aveva fatto molto scalpore e aveva diviso l’opinione pubblica.

Ricordiamo che era stata una battaglia compresa ampiamente dai cittadini, forse perché non si trattava di una legge apparentemente dettata da interessi economici, come spesso accade, ma guardava alla salute della popolazione, soprattutto di chi subiva il fumo passivo, quanto ostacolata dalle multinazionali del tabacco.

Questa legge in Italia ha influito probabilmente in due decenni a ridurre i fumatori, con età superiore ai 15 anni che tra il 2002 e il 2020 è sceso da circa il 33% al 22%.

Ovviamente, questa legge ha fatto in modo che anche le aziende del tabacco dovessero reinventarsi e proporre prodotti per ovviare agli ostacoli portati della nuova normativa. Sono così nate le sigarette elettroniche e i prodotti del tabacco riscaldato.

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Mercato del tabacco: evoluzione del mercato delle sigarette tradizionali e delle e-cig

Attualmente stiamo assistendo ad un’inversione di tendenza in quanto i fumatori sono nuovamente aumentati dal 22 al 24,2% che in valori assoluti corrisponde a circa 800 mila fumatori.

In occasione della Giornata mondiale contro il tabacco, secondo uno studio dell’Istituto superiore di sanità (Iss) di maggio 2022, sono stati diffusi i dati che rilevano che la quota di italiani che fumano sigarette a tabacco riscaldato è cresciuta dall’1,1% nel 2019 al 3,3% nel 2022, (il 36,6%) in quanto nell’immaginario comune vengono considerati meno dannosi delle sigarette tradizionali.

Anche gli utilizzatori di e-cig sono aumentanti negli ultimi anni, passando dall’1,7% del 2019 all’attuale 2,4%. 

Le e-cig sono nate cercando di imitare le sensazioni e la gestualità della sigaretta tradizionale, la grande differenza sta nel fatto che nelle sigarette elettroniche non avviene la combustione che negli anni è stata identificata come causa di malattie cardiovascolari e polmonari e che pertanto ha definito questi dispositivi come utili a dire addio al fumo.

Ormai le e-cig sono diventate talmente di dominio pubblico che hanno coniato anche un termine che ne definisce proprio il modo di utilizzo: svapare.

La semplicità con cui possono essere utilizzare e la possibilità di avvicinarsi a questi dispositivi con facilità, provando vari aromi e varie quantità di nicotina hanno fatto il successo di questi dispositivi negli ultimi anni.

Mercato del tabacco: le norme e l’impatto sulla salute pubblica

Attualmente, come è successo per il tabacco, le sigarette elettroniche sono entrate nell’occhio del ciclone e si parla continuamente di normare l’utilizzo di questi dispositivi.

La TPD (Tobacco Product Directive, normativa legislativa - 2014/40/EU - dell'Unione Europea che regolamenta il mercato dei prodotti del tabacco e dei prodotti contenenti nicotina) detta i paletti per normare la concentrazione massima di nicotina in 20mg/ml.

La battaglia iniziata verso le sigarette elettroniche, in particolare usa e getta, che contenendo all’interno del dispositivo una batteria, devono essere trattati come rifiuti speciali, è già iniziata e in Europa, la vicina Francia, valuta il blocco di questi dispositivi già dal 2025, motivo per cui il mercato si è già spostato su dispositivi ricaricabili.

Mercato del tabacco: le innovazioni

Tali dispositivi ricaricabili, detti Pod mod, sono sigarette elettroniche leggere e maneggevoli che però sono composte da due elementi il Pod, (contenitore di liquido) e la Mod (il corpo batteria), questo dispositivo è pratico e permette all’utilizzatore di avvicinarsi con facilità a questo mondo, sia per smettere di fumare che per avvicinarsi al fumo ad un costo contenuto avendo la possibilità di sperimentare vari aromi.

Il mercato delle “sigarette” è un mercato in continua evoluzione che permette al consumatore di identificarsi ed orientarsi verso una delle varie alternative possibili sul mercato.

Il divieto del fumo nei luoghi pubblici e la continua lotta contro il fumo, ha fatto sì che negli ultimi anni il mercato si sia evoluto fornendo moltissime alternative diverse al consumatore.

L’ultimo arrivo nel mercato Italiano sono le nicotine pouches, delle bustine di nicotina innovative e monouso che rivoluzionano il modo di assumere nicotina.

Mercato del tabacco: prospettive future e conclusioni

Queste bustine di nicotina sono discrete e piccole e vengono posizionate sotto il labbro superiore, essendo senza combustione e senza inalazione, permettendo al fumatore di assumere la nicotina ovunque, potendole utilizzare anche vicino ad altre persone .

Quest’ ultima tipologia rappresenta una vera innovazione nel panorama delle alternative al fumo e diversi studi le definiscono un’alternativa più sicura al classico fumo di sigaretta.

Probabilmente l'ampliarsi del mercato, crea appunto, la controtendenza di cui si è detto all’inizio, aumentando la percentuale dei fumatori in Italia. Anche se le sigarette elettroniche sono nate per smettere di fumare, hanno avvicinato molti giovani all’utilizzo di questi dispositivi diventati di tendenza e di facile consumo ed acquisto, attirati anche dai vari gusti disponibili sul mercato.

Si prevede che anche le nicotine pouches avranno le loro contestazioni e attireranno numerose polemiche, in quanto non si possono identificare come un metodo per smettere di fumare, ma sicuramente come una nuova alternativa che crea comunque dipendenza da nicotina.

Stiamo a vedere quali saranno le nuove normative in merito al Fumo e quali altre novità riusciranno ad inventarsi le case di tabacco per contrastarle. Per ora in questi 20 anni di storia possiamo sicuramente affermare che il mercato del Fumo ha fornito innumerevoli novità ed è stato sempre al passo con l’evolversi delle richieste dei fumatori, destando l’interesse anche di chi era scettico all’avvicinarsi a questo mondo.

Detto questo però, occorre riflettere su come lo Stato ha gestito il mercato del tabacco nel periodo covid che tanto ha condizionato le nostre vite negli ultimi anni. In un momento di allerta mondiale, uno dei pochi servizi e beni non di prima necessità, le tabaccherie, non hanno subito nessuna chiusura e hanno potuto continuare a vendere i loro prodotti per rimanere sempre a disposizione della popolazione, nonostante la lotta contro il fumo.



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