L'eBook "Manuale delle ASD e SSD dopo la riforma dello sport" del dott. Lamberto Mattei si propone come una guida fondamentale per la comprensione delle nuove dinamiche amministrative e fiscali che interessano il mondo dello sport dilettantistico a seguito della recente riforma dello sport.
L'opera affronta temi cruciali quali le forme giuridiche ammesse per gli enti sportivi dilettantistici, i requisiti statutari, gli obblighi di rendicontazione, i regimi fiscali applicabili e le diverse agevolazioni nel settore, fornendo un quadro dettagliato e aggiornato che integra le novità legislative con l'esperienza diretta dell'autore nel settore.
Il manuale si articola in una serie di capitoli che approfondiscono le implicazioni della riforma dello sport, analizzando la disciplina delle associazioni e le società sportive dilettantistiche (ASD e SSD) sotto molteplici aspetti.
L'autore, Lamberto Mattei, dottore commercialista e revisore contabile con una vasta esperienza in ambito tributario e societario, mette a disposizione del lettore la sua competenza per muoversi tra le complessità del contesto normativo attuale.
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Per approfondire consulta l'ebook completo Manuale delle ASD e SSD dopo la riforma dello Sport - Profili amministrativi e fiscali delle associazioni e società sportive dilettantistiche (ASD e SSD) dopo la riforma dello Sport; Manuale in pdf di 192 pag.
L'eBook "Manuale delle ASD e SSD dopo la riforma dello sport" è strutturato in modo dettagliato per offrire una panoramica completa e approfondita sulle nuove disposizioni normative e fiscali applicabili agli enti sportivi dilettantistici. Di seguito è riportata la struttura del manuale, capitolo per capitolo:
1. Quadro normativo di riferimento delle ASD e delle SSD: Introduce le novità legislative recate dalla riforma dello sport, delineando il contesto normativo attuale e le sue implicazioni per le associazioni e società sportive dilettantistiche.
2. Le associazioni sportive dilettantistiche (ASD): Analizza in dettaglio la figura dell'ASD, soffermandosi sulla distinzione tra associazioni riconosciute e non riconosciute, la responsabilità civile e tributaria, diritti e obblighi degli associati, e i requisiti statutari necessari.
3. Gli adempimenti delle associazioni sportive dilettantistiche: Esplora gli obblighi amministrativi e fiscali a carico delle ASD, dalla costituzione, all'ottenimento del Codice fiscale e della Partita IVA, fino all'iscrizione al Registro CONI e al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD).
4. Le società sportive dilettantistiche (SSD): Si concentra sulle società sportive dilettantistiche, approfondendo le varie forme societarie, i requisiti statutari specifici, e le peculiarità di questo modello organizzativo rispetto alle ASD.
5. Gli adempimenti delle società sportive dilettantistiche: Tratta gli obblighi a carico delle SSD, similmente a quanto fatto per le ASD, con particolare attenzione alle differenze procedurali e normative.
6. Imposizione diretta delle ASD e delle SSD: Approfondisce il regime fiscale applicabile alle ASD e SSD, focalizzandosi sui diversi regimi di imposizione diretta e sulle specificità introdotte dalla riforma del Terzo settore.
7. Il regime forfetario di cui alla legge n. 398 del 1991: Analizza il regime forfetario specifico per gli enti sportivi dilettantistici, discutendo i criteri di accesso, gli adempimenti formali e i limiti di applicazione.
8. La riforma del regime IVA delle ASD e delle SSD: Esamina le modifiche al regime IVA per gli enti sportivi, con un focus sul nuovo regime di esenzione IVA per le attività sportive dilettantistiche e le relative implicazioni pratiche.
9. Altre agevolazioni e prescrizioni nel settore sportivo dilettantistico: Raccoglie informazioni sulle varie agevolazioni fiscali, i bonus e le esenzioni specifiche per il settore sportivo, inclusi i benefici in termini di IRAP, Imposta di Registro, e altri tributi.
10. L'esenzione IMU per gli immobili utilizzati in ambito sportivo dilettantistico: Chiude il manuale con un capitolo dedicato all'esenzione IMU per gli immobili ad uso sportivo, analizzando la normativa di riferimento, i criteri applicativi e le questioni critiche.
Ogni capitolo del manuale è strutturato per offrire una visione chiara e completa sulle specifiche tematiche trattate, combinando analisi normativa e suggerimenti pratici, per rendere l'opera uno strumento utile e di riferimento per operatori del settore, professionisti, e studenti interessati alla materia.
L'eBook "Manuale delle ASD e SSD dopo la riforma dello sport" si caratterizza sia per la sua approfondita analisi normativa sia per l'ampio spettro di pubblico a cui si rivolge.
Il manuale è particolarmente utile per diverse categorie di lettori che operano o hanno interesse nel mondo dello sport dilettantistico, nonché nel contesto legale e fiscale che lo regola. Di seguito sono elencati i principali destinatari:
In sintesi, l'eBook si presenta come una risorsa essenziale per chiunque sia interessato o coinvolto nella gestione, nell'amministrazione, nella consulenza o nello studio delle entità sportive dilettantistiche e delle relative normative. La sua capacità di abbinare dettaglio normativo a considerazioni pratiche lo rende uno strumento indispensabile per gestire con successo il complesso panorama dello sport dilettantistico italiano.
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Ecco un riassunto di alcune delle principali novità che possono essere considerate rilevanti
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Prefazione
1. Quadro normativo di riferimento delle ASD e delle SSD: le novità recate dalla riforma dello sport
1.1. Premessa
1.2. L’ordinamento sportivo nazionale ed i suoi principali attori (cenni)
1.3. La riforma dello sport: brevi cenni introduttivi
1.4. La definizione di sport. L’attività sportiva e le declinazioni dilettantistiche e professionistiche
1.5. Gli enti sportivi dilettantistici: le forme giuridiche ammesse
1.6. (Segue…) Gli enti del Terzo settore (cenni)
1.7. Riconoscimento ai fini sportivi
1.8. (Segue…) Certificazione della natura sportiva dilettantistica dell’ente: la struttura e le modalità di iscrizione al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche
1.9. Il Registro CONI
2. Le associazioni sportive dilettantistiche (ASD)
2.1. L’associazione riconosciuta e l’associazione non riconosciuta: disciplina generale (cenni)
2.2. La responsabilità per gli atti compiuti dall’associazione e la responsabilità tributaria
2.3. Diritti ed obblighi dell’associato
2.4. Modalità di costituzione e requisiti statutari
2.4.1 Sede legale
2.4.2 Denominazione
2.4.3 Oggetto sociale
2.4.4 La rappresentanza legale dell’associazione
2.4.5 Assenza di fini di lucro
2.4.6 Le norme sull’ordinamento interno
2.4.7 I rendiconti economico-finanziari
2.4.8 Le modalità di scioglimento dell’associazione
2.4.9 La devoluzione ai fini sportivi del patrimonio
2.5. (Segue…) Ulteriori requisiti statutari
2.6. L’esercizio in via stabile e principale dell’organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche, ivi comprese la formazione, la didattica, la preparazione e l’assistenza all’attività sportiva dilettantistica
2.7. (Segue…) la possibilità di svolgere attività secondarie e strumentali accanto all’attività principale
2.8. L’assenza di fini di lucro ed il divieto di distribuzione degli utili. La devoluzione ai fini sportivi del patrimonio in caso di scioglimento
2.9. Le incompatibilità
2.10. I locali utilizzabili
3. Gli adempimenti delle associazioni sportive dilettantistiche
3.1. La costituzione dell’associazione riconosciuta e la conformità degli statuti
3.2. (Segue…) La costituzione dell’associazione non riconosciuta
3.3. Il codice fiscale, la Partita Iva e l’iscrizione al Repertorio economico amministrativo
3.4. Richiesta di iscrizione al registro CONI
3.5. L’iscrizione al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD): requisiti e procedura
3.6. L’istituzione e conservazione dei libri sociali e delle scritture contabili
3.7. L’obbligo di rendicontazione delle associazioni sportive dilettantistiche
3.8. La compilazione e l’invio del Modello EAS
4. Le società sportive dilettantistiche (SSD)
4.1. Le società in generale
4.2. (Segue…) le società a responsabilità limitata e le società a responsabilità limitata semplificata
4.3. La società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata: le modalità di costituzione e i requisiti statutari
4.4. L’assenza di fini di lucro e la deroga al divieto di distribuzione degli utili
5. Gli adempimenti delle società sportive dilettantistiche
5.1. La costituzione della società sportiva dilettantistica
5.2. Il codice fiscale, la Partita Iva e l’iscrizione al Repertorio economico amministrativo
5.3. Richiesta di iscrizione al Registro CONI e al RASD
5.4. L’istituzione e conservazione dei libri sociali e delle scritture contabili 0
5.5. L’obbligo di rendicontazione delle SSD
5.6. La compilazione e l’invio del Modello EAS
6. Imposizione diretta delle ASD e delle SSD tra TUIR e riforma del Terzo settore
6.1. Introduzione
6.2. Il regime fiscale del cd. “Terzo settore”. Cenni generali
6.2.1 Il regime forfetario degli enti non commerciali (art. 145 TUIR)
6.2.1.1 Connotazioni generali
6.2.1.2 L’opzione per il regime forfettario
6.2.1.3 Il nuovo regime forfettario previsto dal Codice per gli enti del Terzo settore
6.2.2 La de-commercializzazione dei corrispettivi specifici (art. 148 TUIR)
6.2.3 La perdita della qualifica di ente non commerciale: in particolare, nei casi di continuata prevalenza dell’attività commerciale
6.3. Il regime fiscale delle Associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e delle Società sportive dilettantistiche (SSD)
6.3.1 Premessa
6.3.2 Il regime fiscale normale delle Associazioni sportive dilettantistiche
6.3.3 I requisiti di non lucratività ed effettività del rapporto associativo
6.3.4 La raccolta occasionale di fondi e le attività commerciali connessi a scopi istituzionali
6.3.5 (Segue…) le attività che secondo l’Amministrazione finanziaria non sono coerenti con gli scopi istituzionali
6.4. Il divieto di distribuzione degli utili in favore di dipendenti e collaboratori
6.5. Il corretto trattamento fiscale delle sponsorizzazioni
6.6. Estensione della disciplina delle ASD anche alle SSD
6.7. La disciplina IRAP delle ASD e delle SSD
7. Il regime forfetario di cui alla legge n. 398 del 1991
7.1. Profili generali del regime agevolativo
7.2. Adempimenti formali
7.3. Limiti reddituali per l’accesso al regime agevolato
7.4. La violazione della disciplina dei limiti al contante e l’ammissione al regime forfetario ex legge 398/1991
7.5. La possibile rilevanza penal-tributaria dell’indebita fruizione del regime “398”
7.6. Rapporto tra regime forfetario 398 e riforma del Terzo settore
8. La riforma del regime IVA delle ASD e delle SSD
8.1. Premessa
8.2. L’attuale assetto della disciplina IVA per gli enti non commerciali
8.2.1 Il regime di esclusione da IVA di cui all’art.4 del D.P.R. n. 633/1972
8.2.2 Il regime forfetario IVA di cui alla legge n. 398/1991
8.2.3 Il regime cd. “Super-forfetario IVA” per gli spettacoli sportivi in favore di soggetti con volume d’affari ridotto
8.3. Il nuovo regime di esenzione IVA per le attività sportive dilettantistiche
8.3.1 Il passaggio dal regime di esclusione a quello di esenzione IVA
8.3.2 Le disposizioni interpretative contenute nel decreto cd. “PA-bis”
8.3.3 Le “prestazioni di servizi strettamente connessi con la pratica dello sport”
8.3.4 I servizi didattici e formativi
8.3.5 Decorrenza e applicazione medio tempore del nuovo regime IVA
8.4 La cessione dei contratti sportivi
8.5 Tassazione del premio di addestramento e formazione tecnica
9. Altre agevolazioni e prescrizioni nel settore sportivo dilettantistico
9.1 Erogazioni liberali in favore dello sport: deduzioni e detrazioni fiscali
9.2 Il cd. “Social bonus”
9.3 Esenzione IRES e IRAP degli utili per le Federazioni riconosciute dal CONI
9.4 L’Imposta di registro nel settore dello sport
9.5 L’esenzione dell’Imposta di bollo
9.6 Esenzione dall’IVAFE
9.7 Possibilità di distribuire dividendi per le società sportive
9.8 Le scritture contabili: esoneri e prescrizioni sostituite
9.9 L’obbligo del rendiconto/bilancio degli enti sportivi dilettantistici
9.10 Il Modello EAS
10. L’esenzione IMU per gli immobili utilizzati in ambito sportivo dilettantistico
10.1 Quadro normativo generale di riferimento
10.2 Il problema dell’utilizzazione mista dell’immobile e il cd. “Decreto Grilli”
10.3 Criticità applicative della disciplina di esenzione nel caso di immobili utilizzati promiscuamente
10.4 La peculiare soluzione adottata dal Comune di ROMA CAPITALE
10.5 Considerazioni conclusive
Bibliografia
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