L’entrata in vigore della Direttiva EU 2022/2464, Corporate Sustainability Reporting Directive, “CSRD”. il 5 gennaio 2023 e l’adozione del primo set degli standard europei ESRS, dal 1° gennaio 2024, amplificano le responsabilità degli organi di governance dell’impresa per la pianificazione di piani ed azioni e la gestione dei rischi ed opportunità afferenti alle questioni di sostenibilità per i fattori Environmental, Social e Governance[1].
Disporre di informazioni affidabili è fondamentale per il processo decisionale dell'azienda e per gli stakeholder e coinvolge anche le PMI non obbligate alla rendicontazione di sostenibilità che si trovano a monte o a valle della catena del valore (obbligo indiretto di valenza strategica).
La leadership del Consiglio di amministrazione è determinante nel:
[1] Della stessa autrice si veda “Sostenibilità e Valore ESG. Strategie per professionisti ed imprese”, di A. Botti, G. Felici, M. Peta. F Santori, V. Valla, Maggioli Editore, settembre 2023.
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La Direttiva EU CSRD afferma il principio della doppia materialità, “double materiality”, secondo cui un’informazione per essere rilevante, cioè significativa per gli aspetti ambientali, sociali e governance, deve essere d’impatto per l’impresa dal punto di vista finanziario e rispetto al contesto socio-ambientale.
Di conseguenza, l’ ESRS 1 tra gli altri requisiti generali, richiede di analizzare e valutare la rilevanza materiale sotto due aspetti:
Impact e financial materiality, sono aspetti interdipendenti e dinamici, che si combinano sotto l’ombrello della double materiality, la cui analisi e valutazione consente al management di identificare le tematiche rilevanti da rendicontare all’interno del report.
Un esempio può essere rappresentato con riferimento all'inquinamento atmosferico e alle emissioni di carbonio CO2 derivanti dall’attività di una azienda il cui sito produttivo utilizza combustibili fossili come petrolio o carbonio:
Si consiglia della stessa autrice: Rendicontazione sostenibilità e Modello di Business ESG Segui tutti gli aggiornamenti nel Dossier Gratuito dedicato alla Rendicontazione non Finanziaria |
L’assessment della materialità si fonda sul principio della due diligence.
L’ ESRS 1 definisce la dovuta diligenza come il processo attraverso il quale le imprese identificano, prevengono, mitigano e spiegano come sono affrontati gli impatti negativi effettivi e potenziali sull'ambiente e sulle persone derivanti dalle operazioni dell'impresa, dai suoi prodotti o servizi e dai suoi rapporti commerciali. Il citato principio non impone un nuovo requisito di condotta aziendale, né estende o modifica il ruolo degli organi di governo e richiama espressamente le norme internazionali, ed in particolare le linee guida dell’OCSE per le imprese multinazionali ed i principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, anche se la Commissione Europea ha ritenuto opportuno impegnarsi nell’emanazione di una nuova Direttiva sulla due diligence, “CSDDD” coerente con i contenuti ed i principi della Direttiva CSRD.
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L’adozione di norme che rafforzano la rendicontazione di sostenibilità, nonché l’obbligatorietà estesa ad una platea più ampia di imprese, non comporta l’attuazione di una strategia di sostenibilità separata o in aggiunta alla strategia principale, ma piuttosto impone agli organi di governance di riconsiderare il modo in cui un'azienda crea valore nel breve, medio e lungo termine mediante la revisione completa del modello di business che sia adeguato a prevenire o contenere gli impatti negativi interni ed esterni, effettivi e potenziali legati alle questioni di sostenibilità rilevanti o materiali.
Tuttavia, è bene precisare che, sotto questo profilo i comportamenti delle imprese saranno differenziati:
In ogni caso la transizione verso la rendicontazione di sostenibilità SCRD modifica il “business as usual” dell’azienda e comporta la revisione completa delle operazioni, dei processi, delle catene del valore, delle relazioni, dell’outsourcing, dell’accettazione dei clienti, degli acquisti, della gestione del rischio aziendale, della comprensione dei mercati futuri e della visione anticipata.
Tale consapevolezza amplifica le responsabilità dei consigli di amministrazione che dovranno guidare gli sforzi dell’organizzazione per comprendere:
Al riguardo, la EUROPE Accounting - insieme all’ECIIA e l’ECODA - ha pubblicato, novembre 2023, un utile documento “Governance ESG: domande che i consigli di amministrazione dovrebbero porsi per guidare la transizione verso la sostenibilità” proponendo un’analisi generale delle attività che possono impegnare la responsabilità del CDA per:
Vediamo di seguito una check list con alcuni esempi di assessment questions che il CDA deve porsi.
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Si rappresenta di seguito una check list, con alcuni esempi di assessment questions che il CDA deve porsi:
Clicca di seguito per la check list esempi assessment questions.
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