La legge di Bilancio 2024, legge 213 2023, pubblicata il 30 dicembre in Gazzetta Ufficiale prevede un nuovo taglio del cuneo contributivo, riservato alle lavoratrici madri, occupate sia nel settore pubblico che nel privato.
I commi 180-181 prevedono infatti lo sgravio totale dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici , pari al 9,19% della retribuzione imponibile, sempre che
Il nuovo incentivo intende favorire l'occupazione femminile e sostenere le famiglie. Va ricordato comunque che l'aumento del netto in busta paga, dovuto allo sgravio contributivo, comporta maggiori imposte.
Il 31 gennaio INPS ha pubblicato la circolare 27 2024 con le istruzioni operative per l'applicazione del beneficio da parte dei datori di lavoro.
Vediamo di seguito maggiori dettagli su requisiti, condizioni, applicabilità e i possibili effetti in busta paga.
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Il comma 180 della legge di bilancio 213 2023 come detto prevede due diverse misure:
In entrambi i casi resta ferma l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, cioè il calcolo della pensione non prevede riduzioni.
La circolare INPS specifica che l'applicazione di questo taglio contributivo è alternativa a quella dell'esonero dei contributi IVS già in vigore per i redditi fino a 25/ 35mila euro annui.
Secondo la stima contenuta nella relazione tecnica, il nuovo esonero riguarderà circa il 6% delle donne occupate. È destinato infatti alle 570.475 lavoratrici con due o piu figli che risultano ad oggi nelle banche dati dell'INPS .
La platea della nuova decontribuzione per le madri risulta dunque limitata : su 9,74 milioni di occupate nel 2022, a beneficiare del nuovo sgravio, come detto, saranno circa il 6 per cento del totale.
Sono escluse le lavoratrici dipendenti con contratti a tempo determinato (1,48 milioni), le libere professioniste (482mila), le lavoratrici autonome (751mila), oltre alle lavoratrici domestiche. e ovviamente le lavoratrici senza figli o con un figlio unico.
CUMULABILITA CON ESONERO IVS
La circolare afferma che l’esonero in oggetto risulta strutturalmente alternativo all’esonero parziale sulla quota dei contributi IVS a carico del lavoratore, in quanto ad esempio nel caso di sgravio del 7% , l’onere contributivo massimo che può essere sostenuto dalla lavoratrice con aliquota contributiva pari a 9,19%, risulta i 247,39 euro, inferiore alla quota contributiva massima esonerabile con l'esonero at 1 commi 180 e 181, pari a 250 euro mensili (3.000 euro annui/12).
Resta fermo che dal mese successivo a quello in cui scada la fruizione di una delle due misure per maggiore età del figlio più piccolo o, al contrario, in caso di nascita si può ricorrere alla diversa misura di esonero della quota a carico della lavoratrice.
ESEMPIO
"Le lavoratrici madri di tre o più figli, dal mese successivo al raggiungimento della maggiore età del figlio più piccolo possono accedere all’esonero IVS, non possedendo più i requisiti per l’accesso all’esonero comma 180 dell’articolo 1 della legge di Bilancio 2024. Analogamente, dal mese della nascita del secondo figlio, la lavoratrice può accedere, sino al 31 dicembre 2024, all’esonero di cui al comma 181 in alternativa al comma 15 fruito nella precedente mensilità (cfr., sul punto, anche la circolare n. 11 del 16 gennaio 2024)".
Nel settore privato il beneficio è già attivo mentre nel settore pubblico dovrebbe iniziare con la busta paga di maggio (messaggio Noi Pa-Mef 35/2024), e con il riconoscimento delle quote arretrate dal 1° gennaio 2024.
Necessario evidenziare che il risparmio contributivo garantito da questa nuova misura fa comunque innalzare l'imponibile fiscale con conseguente maggiori tasse da versare .
Un articolo del Sole 24 ore del 6 novembre 2023 aveva proposto alcuni esempi:
In tutti i casi con il taglio contributivo l'imponibile fiscale sarà più alto.
Nella circolare 27 del 31 gennaio 2024 INPS riepiloga la normativa sull'esonero contributivo per le madri fornendo importanti specificazioni sui requisiti sull'applicabilità, oltre che le istruzioni per la fruizione nei flussi Uniemens.
In particolare, in tema di REQUISITI l'istituto specifica che la realizzazione del requisito si intende soddisfatta al momento della nascita del secondo (per il 2024) o terzo figlio (o successivo) e la verifica dello stesso requisito si cristallizza alla data della nascita del secondo/terzo figlio (o successivo),
Non si decade dal diritto a beneficiare della riduzione contributiva in caso di
La circolare riporta alcuni esempi specifici di casistiche riguardo alla decorrenza e alla durata dell'agevolazione in relazione alla data di nascita dei figli.
UNIEMENS
I datori di lavoro non agricoli autorizzati possono esporre a partire dal flusso Uniemens di competenza febbraio 2024, le lavoratrici per le quali spetta l’esonero valorizzando, secondo le consuete modalità, l’elemento <Imponibile> e l’elemento <Contributo> della sezione <DenunciaIndividuale>.
In particolare, nell’elemento <Contributo> deve essere indicata la contribuzione dovuta calcolata sull’imponibile previdenziale del mese.
Per esporre il beneficio spettante devono essere valorizzati
- nell’elemento <CodiceCausale> il valore “ELA3” avente il significato di “Esonero articolo 1, comma 180, legge n. 213/2023” nella casistica in cui sono presenti almeno tre figli oppure
- il valore “ELA2” avente il significato di “Esonero articolo 1, comma 181, legge n. 213/2023” nel caso in cui siano presenti due figli.
UNIEMENS POSAGRI
I datori di lavoro agricolo sono tenuti ad esporre nel flusso di denuncia Uniemens - PosAgri, a partire dal mese di competenza di gennaio 2024, i dati delle lavoratrici alle quali spetta l’esonero compilando anche i campi sotto specificati:
a) Lavoratrici madri di tre o più figli:
in <Tipo Retribuzione>/<CodiceRetribuzione> il codice “Y”; in <AgevolazioneAgr>/<CodAgio> il codice Agevolazione “LG”, che assume il nuovo significato di “Esonero art. 1, comma 180, legge n. 213/2023 tre o più figli”;
b) Lavoratrici madri di due figli:
in <Tipo Retribuzione>/<CodiceRetribuzione> il codice “Y”; in <AgevolazioneAgr>/<CodAgio> il codice Agevolazione “LF”, che assume il nuovo significato di “Esonero art. 1, comma 181, legge n. 213/2023 due figli”.
ARRETRATI
Dato che nel mese di gennaio 2024 non è stato possibile applicare lo sgravio per mancanza di istruzioni , il recupero degli arretrati di esonero per i mesi di gennaio e febbraio potrà essere effettuato entro il mese di maggio 2024.
Per l’accesso alla misura, le lavoratrici pubbliche e private devono comunicare al loro datore di lavoro la volontà di avvalersi dell’esonero fornendo:
dati che consentono all'istituto le verifiche sulla spettanza del beneficio.
I datori di lavoro possono, conseguentemente, esporre nelle denunce retributive l’esonero spettante secondo le indicazioni specificate nella circolare per le diverse gestioni.
Inps annuncia anche che è in preparazione un nuovo applicativo per consentire alla lavoratrice di comunicare direttamente all’Istituto le informazioni e sottolinea che l'assenza di comunicazione dei codici fiscali dei figli, con una delle due modalità descritte, comporta la revoca del beneficio.