l’Ispettorato nazionale del Lavoro ha fornito la scorsa settimana con la circolare 2 2023 i chiarimenti sulle novità in tema di lavoro previste dalla riforma del lavoro sportivo DLgs. 36/2021 e dal DL 120/2023.
Tra i vari aspetti sono state specificate alcune particolarità relative alle tipologie di contratti applicabili .
Vediamo nei paragrafi seguenti le principali indicazioni riguardo il lavoro subordinato.
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Il lavoro sportivo prestato nei settori professionistici ovvero presso le società che svolgono la propria attività sportiva con finalità lucrative è regolato dalle norme contenute nel Titolo V del D.Lgs. n. 36/2021 e, in particolare, dall’art. 27 .
Si prevede anzitutto che nei settori professionistici, il lavoro sportivo prestato dagli atleti come attività principale, ovvero prevalente, e continuativa, si presume oggetto di contratto di lavoro subordinato.
Può essere qualificato come lavoro autonomo solo se ricorra almeno uno dei seguenti requisiti:
Gli ispettori dovranno verificare le condizioni autonomamente, caso per caso, ad esempio qualora si superino le 8 ore settimanali ma l’impiego risulti comunque inferiore ai 5 giorni al mese o ai 30 giorni l’anno il requisito potrà ritenersi soddisfatto. e il rapporto qualificarsi come lavoro autonomo.
Il rapporto di lavoro si costituisce mediante assunzione diretta e con la stipulazione di un contratto in forma scritta, a pena di nullità e deve deve essere depositato, a cura della società, entro 7 giorni dalla stipulazione, presso la Federazione Sportiva Nazionale o la Disciplina Sportiva Associata,
Il contratto di lavoro subordinato può avere termine finale non superiore a 5 anni dalla data di inizio del rapporto.
Sono ammesse anche:
Le società o associazioni sportive dilettantistiche e le società professionistiche possono stipulare :
La formazione degli atleti può essere conseguita anche con le classi di laurea L-22 (Scienze Motorie e di laurea magistrale), LM-47 (Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie), la LM-67 (Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative), nonché la LM-68 (Scienze e tecniche dellosport).
In relazione all'apprendistato di primo livello , il limite di età minimo – in deroga ala normativa vigente – è fissato a 14 anni, atteso che il percorso di apprendistato assolve all'obbligo di istruzione e ciò anche nell'ottica della “valorizzazione non solo sportiva, ma anche culturale-sociale dei giovanti atleti”.
Ai contratti di apprendistato nel settore sportivo non si applica la disciplina del licenziamento illegittimo, del recesso al termine del rapporto ovvero della sua prosecuzione e del contingentamento del numero di apprendisti.
Inoltre, diversamente da quanto prevede la disciplina generale del D.Lgs. n. 81/2015, la riforma dello sport prevede espressamente che al termine del periodo di apprendistato, fissato nel contratto, quest'ultimo si risolve automaticamente.
Si attende comunque l’emanazione di uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri per la definizione degli “standard professionali e formativi relativi ai percorsi di istruzione e formazione finalizzati all'acquisizione dei titoli e delle qualifiche”.
per le società sportive professionistiche che assumono lavoratori sportivi con contratto di apprendistato professionalizzante,:
Si ricorda che nel settore dilettanti invece il lavoro sportivo si presume oggetto di contratto di lavoro autonomo, nella forma della collaborazione coordinata e continuativa, sempre che
la durata delle prestazioni anche continuativa, non superi le 24 ore settimanali, escluso il tempo dedicato alla partecipazione a manifestazioni sportive, e
quando le prestazioni oggetto del contratto risultano coordinate sotto il profilo tecnico-sportivo, in osservanza dei regolamenti federali (art. 28 del DLgs. 36/2021).
Questi requisiti per l'ispettorato sono sufficienti a dare luogo alla presunzione di lavoro autonomo in quanto data la particolarità del settore non si applica comunque la presunzione di lavoro subordinato prevista dalla disciplina in materia di etero-organizzazione (’art. 2 comma 2 del DLgs. 81/2015)