Bonus stipendiali e welfare sanitario anche negli atenei ed enti di ricerca per i cervelli in fuga. Su queste novità sono stati firmati nei giorni scorsi dal ministro dell'Università e della ricerca Bernini tre decreti ministeriali di cui si attende ora la pubblicazione, in attuazione di norme contenute nel decreto Pubblica amministrazione 44/2023 e nel decreto PNRR 13/2023.
Le misure intendono fornire qualche strumento in più per trattenere in Italia studiosi affermati ma anche giovani di talento che dopo l'Università spesso emigrano all'estero per vedere valorizzate le proprie capacità, sia a livello economico che di prospettive di carriera. Destinatari università ed enti di ricerca.
Si ricorda che il dl 13 2023 ha anche messo in campo un esonero contributivo rivolto alle imprese per l'assunzione di ricercatori.
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Il governo mette in campo dunque ulteriori incentivi economici, oltre agli ormai consolidati regimi agevolati per impatriati previsti dall'articolo 16 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 147 (c.d. «regime speciale per lavoratori impatriati»), e dall'articolo 44 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 («regime speciale per docenti e ricercatori»), anche per assicurare un migliore livello scientifico e competitività delle nostre istituzioni nazionali.
Nello specifico le novità riguardano :
Vediamo alcuni dettagli sulle nuove misure, in attesa della pubblicazione dei decreti, attualmente al vaglio della Corte dei conti.
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Il decreto per la pubblica amministrazione n. 44 2023 introduce un premio con importo che può arrivare al 30% dello stipendio annuale per i ricercatori e i professori che si aggiudicano un bando di ricerca in ambito Ue o internazionale.
La norma viene attuata con due decreti distinti:
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Con il terzo decreto firmato dal ministro dell'università si attua la misura contenuta nel Decreto legge dedicato all'attuazione del PNRR (Dl 13/2023). L'articolo 26 prevede che gli atenei possano riservare una quota delle risorse o ottenuta per progetti di ricerca vincitori di bandi , europei o internazionali, limitatamente alla parte forfettaria non soggetta a rendicontazione alla stipula di polizze sanitarie integrative a favore di professori e ricercatori fino a un massimo del 2% della spesa annuale per tale personale
Questo tipo di assistenza potrà riguardare docenti, ricercatori, assegnisti , contrattisti di ricerca, oltre che studiosi provenienti dall’estero privi delle tutele del Servizio sanitario nazionale e potrà essere estesa ai familiari grazie all'integrazione con fondi dell'ateneo.