Con il Dpcm del 20 giugno 2023 il Ministro per le pari opportunità e la famiglia ha fornito le linee guida approvate dalla Conferenza Stato Regioni per favorire le pari opportunità generazionali e di genere, e l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità negli appalti.
Le norme riguardano nello specifico i contratti riservati ovvero quelli rivolti principalmente all’inclusione lavorativa delle persone disabili o svantaggiate , previsti all'articolo 61 del Codice degli appalti, Dlgs 36/2023 , cui possono partecipare le cooperative sociali , i loro consorzi e gli operatori economici che occupano almeno il 30% di soggetti disabili o svantaggiati
Le indicazioni potranno avere un influenza anche sul miglioramento delle pari opportunità lavorative in tutti gli ambiti non solo quello degli appalti pubblici
Vediamo le principali indicazioni delle linee guida
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Il nuovo codice degli appalti prevede che «Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti possono riservare il diritto di partecipazione alle procedure di appalto e quelle di concessione o possono riservarne l'esecuzione a
il cui scopo principale sia l'integrazione sociale e professionale delle persone con disabilita' o svantaggiate, oppure quando almeno il 30 per cento dei lavoratori dei suddetti operatori economici sia composto da lavoratori con disabilita' o da lavoratori svantaggiati».
Nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti, come requisiti necessari o come ulteriori requisiti premiali dell'offerta, vanno previsti quindi meccanismi e strumenti idonei a realizzare le pari opportunita' generazionali, di genere e di inclusione lavorativa per le persone con disabilita' o svantaggiate».
ATTENZIONE al fatto che si considerano:
Per la partecipazione deve essere richiesta quindi la produzione di documenti che certificano l'impegno delle aziende in tema di inclusione e pari opportunità ovvero
a. il rapporto sulla situazione del personale, per gli operatori che occupano oltre 50 dipendenti di cui all'art. 46 del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198; ( Per la predisposizione del rapporto le aziende utilizzano la piattaforma «equalmonitor» del Ministero del lavoro accedendo con le proprie credenziali)
b. la consegna della relazione di genere sulla situazione del personale maschile e femminile per operatori con almeno 15 dipendenti non tenuti alla redazione del precedente di cui al comma 2 dell'art. 1 dell'allegato II.3 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36;
c. la presentazione della dichiarazione e della relazione circa il rispetto delle norme che disciplinano il diritto al lavoro delle persone con disabilita', di cui all'art. 17 della legge 12 marzo 1999, n. 68. L'obbligo riguarda le aziende sopra i 15 dipendenti.
Le tre relazioni vanno trasmesse alle rappresentanze sindacali aziendali , le prime due anche alla consigliera regionale di parita' .
Le linee guida specificano nel dettaglio le modalità di calcolo del 30% di assunzioni riservate a donne e giovani e precisano in particolare che la quota si riferisce al numero complessivo di assunzioni necessarie all'espletamente delle attività del contratto e connesse anche tramite subappalti.
Le assunzioni da destinare a occupazione giovanile e femminile si identificano con il perfezionamento di contratti di lavoro subordinato disciplinati dal decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, e dai contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni comparativamente piu' rappresentative a livello nazionale.
Sono previste deroghe alla quota del 30% solo se debitamente documentate
Il DPCM precisa che i requisiti minimi la partecipazione ai contratti riservati sono da considerare sempre obbligatori anche in mancanza di espressa previsione nel bando di gara , tuttavia, per la certezza e la tutela dei partecipanti richiede comunque che tali obblighi siano espressamente indicati .
Per agevolare le stazioni appaltanti nelle linee guida vengono forniti alcuni i modelli di redazione per le clausole principali che sono
Vengono forniti inoltre modelli di redazione delle clausole di premialità riguardanti i seguenti aspetti:
Il DPCM ricorda che sul profilo del committente, nella sezione «Amministrazione trasparente», vanno pubblicati i documenti già citati
a. il rapporto sulla situazione del personale
b. la relazione di genere sulla situazione del personale maschile e femminile
c. la dichiarazione circa il rispetto delle norme che disciplinano il diritto al lavoro delle persone con disabilita',
e che notizia e link di pubblicazione vanno comunicati via PEC, ai Ministri o autorita' delegati