Speciale Pubblicato il 13/08/2023

Tempo di lettura: 7 minuti

E-commerce: possibilità di sviluppo per imprese italiane che operano all'estero

di Avv.to Gianmaria Giannusa

Destinate parte delle risorse del fondo 394/81 gestito da SIMEST alle PMI che intendono sviluppare un progetto di internazionalizzazione nell’ambito del commercio elettronico



Con l’avvio della presentazione delle domande - a partire dal 27 luglio scorso - di accesso al finanziamento a tasso agevolato (o in parte a fondo perduto) per i progetti di internazionalizzazione, si è registrato un significativo interesse di adesione all’agevolazione.

L’Ente gestore, infatti, dopo pochi giorni dall’avvio della procedura ha reso nota la necessità di modificare in corso d’opera le modalità di accesso alla procedura di ammissione al finanziamento.

Tra le linee di intervento agevolative (oltre: inserimento mercati - fiere ed eventi - temporary manager - transizione digitale o ecologica - certificazioni e consulenze) si segnala quella relativa all’e-commerce che consente alle imprese italiane di accedere ai mercati internazionali tramite apposite piattaforme.

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Chi puo accedere al finanziamento

In generale, i requisiti di accesso all’agevolazione sono uguali per tutte le tipologie di intervento.

Possono, dunque, beneficiare degli interventi agevolativi tutte le imprese, in particolare le Micro, Piccole e Medie Imprese che, alla data di presentazione della domanda, siano in possesso dei seguenti requisiti:

A. avere sede legale in Italia; 

B. avere sede operativa in Italia; 

C. essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e regolarmente costituita e iscritta nel registro delle imprese e in stato di attività. In caso di imprese aggregate le stesse dovranno costituire una rete soggetto con autonoma soggettività giuridica mediante la sottoscrizione di un contratto di rete;

D. alla data di presentazione della domanda, avere depositato presso il Registro imprese almeno due Bilanci relativi a due Esercizi completi precedenti alla presentazione della Domanda che siano stati approvati o per cui siano scaduti i termini di deposito. I bilanci devono riguardare lo stesso soggetto richiedente (identificato dal codice fiscale). Si precisa che in assenza di obbligo di deposito del bilancio, sarà necessario acquisire la dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi due esercizi e prospetti economico-patrimoniali redatti con i criteri di cui al DPR n. 689/74 ed in conformità agli art. 2423 e seguenti del codice civile con dichiarazione attestante che i dati contabili utilizzati per l'elaborazione di tali situazioni sono gli stessi utilizzati per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi;

E. operare in conformità alle pertinenti disposizioni legislative e regolamentari nazionali in materia ambientale;

F. essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa del lavoro e di prevenzione degli infortuni e con gli obblighi contributivi, come risultante dal DURC; 

G. non avere ricevuto, e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea; 

H. non risultare inadempiente ad altre obbligazioni assunte nei confronti della SIMEST in qualità di gestore di fondi pubblici e non trovarsi comunque in alcuna delle situazioni previste quale causa di revoca dell’Intervento Agevolativo;

I. avere integralmente restituito gli importi oggetto di un provvedimento di revoca, totale o parziale, o di restituzione dei finanziamenti agevolati concessi a valere sul Fondo 394/81 o di un Cofinanziamento; 

J. alla data di presentazione della Domanda non:

K. alla data di presentazione della Domanda;

L. non rientrare nell’ambito delle Esclusioni. 

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Quali sono le spese ammissibili

Il finanziamento è destinato alla realizzazione di un progetto di investimento digitale per lo sviluppo del commercio elettronico sui mercati esteri, finalizzato alla distribuzione di beni e/o servizi dell’Impresa prodotti in Italia o con marchio italiano, attraverso:

Nello specifico le spese ammesse sono le seguenti:

In aggiunta alle spese sopra menzionate, sono ammesse anche le spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale, oltre alle spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di Intervento Agevolativo per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato.

 Il riconoscimento delle suddette spese è subordinato alla preventiva trasmissione a SIMEST del contratto e della dichiarazione di indipendenza del consulente, in fase di presentazione della domanda e/o nelle fasi successive del finanziamento. 

Le spese individuate nei primi due punti (Creazione e sviluppo di una Piattaforma propria oppure utilizzo di un market place e Investimenti per una Piattaforma propria oppure per un market place) devono rappresentare almeno il 50% dell’Intervento Agevolativo

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A quanto ammonta l'importo finanziabile

Fermo restando l’importo minimo di euro 10.000,00, l’importo massimo dell’Intervento Agevolativo che l’Impresa Richiedente può chiedere è pari al minore tra: 

•    il 20% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due Bilanci depositati (voce A1 del conto economico),

•    e 500.000 euro per una Piattaforma propria o per una piattaforma di terzi.

Durata del finanziamento: 4 anni, di cui 2 di preammortamento

L’Erogazione dell’Intervento Agevolativo avviene in 2 tranche, sul Conto Corrente Dedicato dell’Impresa Richiedente, subordinatamente alle positive verifiche e ai controlli previsti, secondo le seguenti modalità: 

Il finanziamento può essere a fondo perduto per un importo pari al 10% dell’intervento agevolativo e comunque non oltre 100.000 euro che, però, sarà concesso solo per le PMI che rispondano a specifici requisiti (PMI innovative, giovanili, femminili o con sede operativa al sud e per le imprese con requisiti di sostenibilità).



TAG: Accesso al credito per le PMI Agevolazioni per le Piccole e Medie Imprese Gli aspetti fiscali del commercio elettronico