Speciale Pubblicato il 09/06/2023

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Notifica telematica: stop alla proroga di termini che scadono di sabato?

di Dott. Roberto Bianchi , Avv. Edoardo Ferragina , Dott. Luca Procopio

In discussione il posticipo delle scadenze che cadono di sabato, per la possibilità di notifica telematica. Commento alla sentenza CGT Catanzaro 2023



La Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Catanzaro, con la recentissima pronuncia n. 1500 del 6 giugno 2023, ha messo in discussione il principio, ormai consolidato nella giurisprudenza della Suprema Corte, secondo cui la disposizione contemplata al comma quinto dell’art. 155 c.p.c. trova applicazione anche nei giudizi tributari. 

Più in particolare, la Corte calabrese ha dichiarato, d’ufficio, l’inammissibilità di un ricorso proposto avverso un’ingiunzione fiscale notificata, a mezzo del servizio postale ordinario, in data 19.08.2021, dopo aver constatato che la “pec” di notifica del ricorso era stata trasmessa in data 01.11.2021 (lunedì), quando, secondo il Collegio, l’ultimo giorno utile per procedere alla notifica telematica sarebbe stato sabato 30.10.2021 (anziché correttamente il successivo martedì 2 novembre, atteso che il 1 novembre è un giorno festivo).

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Stop proroga scadenze atti processuali - Le motivazioni della sentenza

Nelle sintetiche motivazioni della citata pronuncia si legge che il Collegio «condivide l’orientamento giurisprudenziale secondo cui le notifiche degli atti del processo tributario alla controparte tramite PEC, ai sensi dell’art. 5, comma 2, DM 163/2013, possono essere effettuate 24 ore su 24, tutti i giorni inclusi i festivi» , a cui consegue, implicitamente, il superamento delle norme recate dai commi 4 e 5 dell’art. 155 del codice di procedura civile, peraltro non richiamate in sentenza e che, leggendo tra le righe del ragionamento giudiziale, non avrebbero più alcuna giustificazione nell’ambito delle notifiche telematiche.

In altri termini, la possibilità di effettuare le notifiche telematiche “tutti i giorni”, “inclusi i festivi”, sembrerebbe comportare la tacita abrogazione delle disposizioni dei citati commi quarto e quinto dell’art. 155 c.p.c. che così dispongono: 

Scadenza atti processuali: orientamento Cassazione e commento

In verità, la giurisprudenza di legittimità, proprio a proposito delle controversie tributarie, aveva considerato del tutto irrilevante la circostanza che le parti potessero notificare gli atti in scadenza nella giornata di sabato, essendo notoriamente aperti gli uffici postali, ovvero la disponibilità delle segreterie ad accettare gli atti in scadenza l’ultimo giorno (cfr. ex multis: Cass. civ. n. 11269/2016; Cass. civ. n. 310/2016 e Cass. civ. n. 2047/2016), sicché non pare che le nuove modalità di notifica o di deposito degli atti processuali possano condurre a diverse opzioni ermeneutiche.

Anzi, a dirla tutta, non sembra che le argomentazioni adottate dalla Corte di Giustizia Tributaria di Catanzaro possano integrare i presupposti per un mutamento della giurisprudenza di legittimità che, invece, ha ripetutamente affermato che «nelle controversie tributarie, il termine per proporre ricorso, che è “a decorrenza successiva” e va, pertanto, computato escludendo il giorno iniziale e conteggiando quello finale, è soggetto all’art. 155 c.p.c., comma 5, sicché, ove il “dies ad quem” cada di sabato, è prorogato di diritto al primo giorno seguente non festivo, essendo irrilevante l’apertura degli uffici postali o la disponibilità ad accettare gli atti in scadenza l’ultimo giorno» (Cass. civ. n. 16234/2020).

D’altro canto, a definitiva smentita della tesi fatta propria della sentenza in commento si può considerare che: 




TAG: Riforma Giustizia Tributaria e Processo Telematico 2024