Il Governo su proposta del ministro del lavoro Calderone ha predisposto uno schema di decreto legge che prevede molte modifiche normative in tema di adempimenti dei datori di lavoro e tutela della sicurezza oltre alle nuove misure di sostegno e inclusione lavorativa che sostituiranno il reddito di cittadinanza dal 2024.
La bozza del provvedimento conta ben 43 articoli e prevede anche alcuni decreti ministeriali necessari all'attuazione; Per alcune misure comunque l'entrata in vigore è prevista già nel 2023.
La principale novità, che occupa i primi dieci articoli come detto è la definizione della nuova misura di sostegno contro la povertà e per l'inclusione lavorativa declinata in tre diverse misure chiamate Garanzia per l'inclusione Garanzia di attivazione lavorativa e prestazione di accompagnamento al lavoro ma ci sono al capo 2 e 3 della bozza altre novità rilevanti, ad esempio:
Vediamo tutte le novità previste nei paragrafi seguenti .
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GARANZIA DI INCLUSIONE - GI
Il decreto descrive la misura che va a sostituire il Reddito di cittadinanza come misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro.
L'impianto è molto simile a quello dell'RDC, con limiti piu bassi : prevede un contributo economico di 500 euro mensili per un singolo , parametrato alla scala di equivalenza familiare, cui si accede con ISEE non superiore a 7200 euro.
Andra richiesto all'INPS e avrà durata di 18 mesi + 12 dopo un mese di stop.
Prevista la firma di un patto per l 'inclusione sociale, con obblighi di lavoro e di formazione per i componenti maggiorenni e minorenni che abbiano assolto l'obbligo scolastico. In mancanza del Patto si perde il contributo .
E' previsto l'obbligo per i beneficiari di accettare offerte di lavoro
Se l'offerta di lavoro è superiore ad un mese la Garanzia è sospesa d'ufficio per la durata del contratto.
Leggi per ulteriori dettagli Reddito di cittadinanza addio, arriva la Garanzie per l'inclusione
PRESTAZIONE ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO -PAL
Per i nuclei familiari che da settembre perdono il reddito di cittadinanza e che hanno già sottoscritto un patto per il lavoro scattera la possibilità di richiedere un indennità di 350 euro compatibile con redditi da lavoro fino a 3mila euro, attiva fino al 31 dicembre 2023, sempre che siano presenti i requisiti richiesti già per il RDC.
GARANZIA ATTIVAZIONE LAVORATIVA - GAL
Infine terza misura di sostegno economico sarà. riconosciuta dall'INPS alle persone tra 18 e 59 anni in condizioni di povertà assoluta, con un valore dell’ISEE, non superiore a euro 6.000 annui. La GAL può essere riconosciuta, per ciascun nucleo familiare ad un massimo di due persone, condizionata alla firma della dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro presso i Centri per l'impiego che dovranno convocare gli interessati entro 120 giorni. L'importo per il primo beneficiario è di 350 euro , per il secondo di 175 euro, per 12 mensilità
Le nuove norme previste dal Capo 2 del Decreto Lavoro prevedono modifiche al Testo Unico per la sicurezza e in particolare:
Il capo III del maxi-decreto lavoro prevede invece le seguenti novità
Infine importante soffermarsi su due importanti novità di largo impatto per le aziende :
CONTRATTI A TERMINE
L’articolo 35 incide sulla disciplina del contratto di lavoro a termine modificato dal decreto “dignità” con forti limitazioni per i contratti di durata superiore ai 12 mesi, nonché per le proroghe e i rinnovi, La norma consente la stipula di contratti con superiore ai 12 mesi, e non eccedente i 24 mesi, se giustificata dalle ragioni tecniche, organizzative e produttive, che potranno essere riconosciute dalla contrattazione collettiva, anche aziendale .
In caso di mancato esercizio di tale delega da parte della contrattazione collettiva,le ragioni tecniche, organizzative e produttive, dovranno essere preventivamente certificate presso una delle sedi delle commissioni di certificazione, di cui agli articoli 75 e seguenti del decreto legislativo n. 276 del 2003.
Infine possibile derogare ai 12 mesi per l’esigenza di sostituire altri lavoratori.
Leggi sulla normativa in vigore Contratto a tempo determinato: tutte le regole
INCENTIVO ASSUNZIONE UNDER 30
L’articolo 41 prevede, per un periodo di 12 mesi, un incentivo pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali a favore dei datori di lavoro che effettuino, tra il 1° giugno ed il 31 dicembre dell’anno 2023, assunzioni di giovani nelle seguenti condizioni:
Tale incentivo è cumulabile con quello previsto dall’art. 1, comma 297, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, in deroga a quanto previsto dal comma 114, secondo periodo, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, e con altri esoneri o riduzioni delle aliquote previsti dalla normativa vigente, limitatamente al periodo di applicazione degli stessi. Vedi anche il Dossier Incentivi assunzioni per ulteriori approfondimenti
In caso di cumulo l'incentivo è riconosciuto nella misura del 20% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per ogni lavoratore “NEET” assunto.
L'agevolazione può essere applicata alle assunzioni
Restano esclusi i rapporti di lavoro domestico.