Speciale Pubblicato il 21/04/2023

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Decreto Lavoro in arrivo: tutte le novità

di Redazione Fisco e Tasse

Cosa prevede la bozza di decreto sul lavoro: contratti a termine, omesse ritenute, lavoro sportivo, incentivi assunzioni, deducibilità contributi colf, Garanzia inclusione.



Il Governo su proposta del ministro del lavoro Calderone ha predisposto uno schema di decreto legge che prevede molte modifiche normative  in tema di adempimenti dei datori di lavoro e tutela della sicurezza oltre alle nuove misure di sostegno e inclusione lavorativa  che sostituiranno il reddito di cittadinanza dal 2024.

 La bozza  del provvedimento conta ben 43 articoli e  prevede anche alcuni decreti ministeriali necessari all'attuazione;  Per alcune misure comunque l'entrata in vigore  è prevista già nel 2023.

La principale novità, che occupa i primi dieci articoli  come detto è la definizione della nuova misura di sostegno contro la povertà e per l'inclusione lavorativa declinata in tre diverse misure chiamate Garanzia per l'inclusione  Garanzia di attivazione lavorativa e prestazione di accompagnamento al lavoro   ma ci sono al capo 2 e 3 della bozza   altre novità rilevanti, ad esempio:

  1. causali più ampie per i contratti a termine fino a 24 mesi, 
  2. sorveglianza sanitaria per i lavoratori domestici e innalzamento  a 3mila euro della soglia di deducibilità dei contributi previdenziali versati dai datori di lavoro
  3. diminuzione delle sanzioni per omesse ritenute 
  4. semplificazione delle comunicazioni obbligatorie sul rapporto di lavoro
  5. semplificazioni in materia di lavoro sportivo dilettantistico 
  6. nuovo incentivo per l'assunzione di under 30  iscritti al programma Garanzia Giovani

Vediamo  tutte le  novità previste nei paragrafi seguenti .

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Decreto lavoro: garanzia per l'inclusione, GAL e PAL

GARANZIA DI INCLUSIONE - GI

Il decreto descrive la misura che va a sostituire il Reddito di cittadinanza come misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro.

L'impianto è molto simile a quello dell'RDC, con limiti piu bassi :  prevede un contributo economico di 500 euro mensili  per un singolo , parametrato  alla scala di equivalenza  familiare,  cui si accede con ISEE non superiore a 7200  euro.

Andra richiesto all'INPS  e avrà durata di 18 mesi + 12 dopo un mese di stop.

Prevista la  firma di un patto per l 'inclusione sociale, con obblighi di lavoro e di formazione per  i componenti maggiorenni  e minorenni che abbiano assolto l'obbligo scolastico. In mancanza del Patto si perde il contributo .

E' previsto  l'obbligo per i beneficiari di accettare offerte di lavoro 

Se l'offerta di lavoro è superiore ad un mese la Garanzia è sospesa d'ufficio per la durata del contratto.

Leggi per ulteriori dettagli Reddito di cittadinanza addio, arriva la Garanzie per l'inclusione

PRESTAZIONE ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO  -PAL

Per i nuclei familiari che da settembre perdono il reddito di cittadinanza  e che hanno già sottoscritto un patto per il lavoro scattera la possibilità di richiedere  un indennità di 350 euro   compatibile con redditi da lavoro fino a 3mila euro,  attiva fino al 31 dicembre 2023, sempre che siano presenti i requisiti richiesti già per il RDC.

GARANZIA ATTIVAZIONE LAVORATIVA  -  GAL 

Infine terza misura di sostegno economico sarà. riconosciuta dall'INPS  alle  persone tra 18 e 59 anni in condizioni di povertà assoluta, con un valore dell’ISEE,  non superiore a euro 6.000 annui. La GAL può essere riconosciuta, per ciascun nucleo familiare  ad un massimo di due persone, condizionata alla firma della dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro presso i Centri per l'impiego  che dovranno convocare gli interessati entro 120 giorni. L'importo per il primo beneficiario è di 350 euro , per il secondo di 175 euro, per 12 mensilità

Decreto Lavoro: Vigilanza Sicurezza, INAIL scuola, Lavoro domestico

Le nuove norme  previste dal Capo 2  del Decreto Lavoro prevedono modifiche al Testo Unico per la sicurezza  e in particolare:

Decreto Lavoro: pensioni, semplificazioni, lavoro sportivo, sanzioni per omesse ritenute

Il capo III del maxi-decreto lavoro   prevede invece le seguenti novità

Decreto lavoro contratti a termine, e incentivo assunzioni

Infine importante soffermarsi  su due importanti novità di largo impatto per le aziende :

CONTRATTI A TERMINE 

L’articolo 35 incide sulla disciplina del contratto di lavoro a termine modificato dal  decreto “dignità”  con forti limitazioni per i contratti di durata superiore ai 12 mesi, nonché per le proroghe e i rinnovi, La norma   consente la stipula di contratti con superiore ai 12 mesi, e non eccedente i 24 mesi, se  giustificata dalle ragioni tecniche, organizzative e produttive, che potranno essere riconosciute dalla contrattazione collettiva, anche aziendale .

In caso di mancato esercizio di tale delega da parte della contrattazione collettiva,le ragioni tecniche, organizzative e produttive,  dovranno essere preventivamente certificate presso una delle sedi delle commissioni di certificazione, di cui agli articoli 75 e seguenti del decreto legislativo n. 276 del 2003.

Infine possibile derogare ai 12 mesi per   l’esigenza di sostituire altri lavoratori.

Leggi sulla normativa in vigore Contratto a tempo determinato: tutte le regole

INCENTIVO ASSUNZIONE UNDER 30 

L’articolo 41 prevede, per un periodo di 12 mesi, un incentivo pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali a favore dei datori di lavoro che effettuino, tra il 1° giugno ed il 31 dicembre dell’anno 2023, assunzioni di giovani nelle seguenti condizioni:

Tale incentivo è cumulabile con quello previsto dall’art. 1, comma 297, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, in deroga a quanto previsto dal comma 114, secondo periodo, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, e con altri esoneri o riduzioni delle aliquote previsti dalla normativa vigente, limitatamente al periodo di applicazione degli stessi. Vedi anche il Dossier Incentivi assunzioni per ulteriori approfondimenti

 In caso di cumulo  l'incentivo è riconosciuto nella misura del 20% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per ogni lavoratore “NEET” assunto. 

L'agevolazione può essere applicata  alle assunzioni 

Restano esclusi  i rapporti di lavoro domestico.




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